Spuntano diversi sondaggi sui social: “Gravina out” è un plebiscito

Sondaggi online unanimi: i tifosi italiani chiedono le dimissioni di Gravina. Le due mancate qualificazioni Mondiali e il caso Spalletti infiammano la protesta

La pazienza è finita. L’aria nel mondo del calcio italiano è sempre più pesante, intrisa di delusione e rabbia. E il bersaglio, dopo l’addio di Spalletti, è rimasto uno solo: Gabriele Gravina, presidente della FIGC. “Gravina out” è diventato un grido di battaglia che risuona potente sui social media, un coro unanime che, sondaggio dopo sondaggio, si trasforma in un vero e proprio plebiscito per le sue dimissioni.

Gabriele Gravina
Spuntano diversi sondaggi sui social: “Gravina out” è un plebiscito (Ansa Foto) – Lalazio.com

Il popolo del web, stanco di promesse e risultati amari, ha emesso la sua sentenza: la gente dice “sì”, le dimissioni sono l’unico passo percorribile per salvare il calcio italiano.

Il cuore del malcontento batte forte sulle ferite ancora aperte della Nazionale. L’Italia, un tempo gloriosa e temuta, è rimasta fuori dal Mondiale per ben due edizioni consecutive. Un’onta, un’umiliazione che brucia ancora sulla pelle di milioni di tifosi.

Due assenze pesantissime, che hanno minato la fiducia e fatto vacillare le certezze. E ora, con l’incubo di un possibile “tris” amaro, la gente non ne può più. Ogni errore, ogni passo falso, viene amplificato da questa ferita profonda, che ha visto la nostra Nazionale passare da campione d’Europa a spettatrice delle più importanti competizioni mondiali. Un tracollo che i tifosi imputano, in gran parte, alla gestione federale.

Le cause del malcontento e la richiesta delle dimissioni

Non solo i risultati sul campo, ma anche la gestione delle figure chiave ha acceso la miccia della protesta. Il caso della separazione da Spalletti, ad esempio, è stato un vero e proprio autogol per la Federazione. Le modalità del suo “licenziamento”, comunicatogli prima dell’ultima gara con la Moldavia e senza una presenza al suo fianco nel momento della comunicazione ai media, ha minato la credibilità e la trasparenza di un sistema che già arranca.

L'ultima conferenza stampa di Luciano Spalletti da Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di Calcio
Le cause del malcontento e la richiesta delle dimissioni (Ansa Foto) – Lalazio.com

I tifosi hanno percepito una gestione approssimativa, poco chiara, che ha aggiunto benzina sul fuoco di un malcontento già diffuso. E la ricerca di un nuovo CT, dopo l’addio inatteso, è già diventata un’odissea. Il rifiuto, pesante, di un nome blasonato come Claudio Ranieri ha evidenziato le difficoltà nel trovare una guida autorevole, un tecnico in grado di risollevare le sorti della Nazionale.

Un altro segnale, secondo i critici, di una federazione che fatica a trovare la rotta, incapace di attrarre i migliori talenti anche fuori dal campo. Insomma, le cause che hanno portato a questo plebiscito anti-Gravina sono tante e complesse. La delusione per i risultati sportivi, la gestione discutibile di alcune vicende, la difficoltà nel dare una direzione chiara al futuro della Nazionale. Tutti elementi che, sommati, hanno fatto traboccare il vaso della pazienza.

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I sondaggi online, spesso termometro impietoso dell’opinione pubblica, non lasciano spazio a interpretazioni: la stragrande maggioranza dei tifosi chiede un cambio al vertice. Non è solo una questione di singoli errori, ma di una visione complessiva, di una sensazione diffusa che il calcio italiano abbia bisogno di una scossa, di un rinnovamento radicale.

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