Accadde oggi 12 giugno: due storiche invasioni biancocelesti

I fatti, le gare, i personaggi storici e i momenti più importanti vissuti dalla Lazio il 12 giugno. Il racconto di due gare indimenticabili. Trasferte che hanno smosso migliaia di laziali

Due trasferte rimaste nella storia. Due gare indimenticabili per il pubblico biancoceleste, arrivate a cinque anni di distanza, ma disputate entrambe il 12 giugno. Nella prima, la squadra di Giordano, D’Amico, Manfredonia e Podavini ottiene il pareggio che le permette di raggiungere la tanto agognata promozione in serie A: al termine di una stagione intensa, lunga e ricca di colpi di scena. Che si è conclusa nel modo migliore.

ACCADDE OGGI 11 GIUGNO: OLTRE CINQUEMILA LAZIALI SCENDONO IN PIAZZA. PARTE LA RIVOLTA PER BEPPE SIGNORI

12 giugno
Accadde oggi 12 giugno: due storiche invasioni biancocelesti – lalazio.com

Nella seconda, i biancocelesti (accompagnati da oltre diecimila tifosi al seguito) sfiorano la vittoria che sarebbe valsa il ritorno in serie A, bloccati in extremis da un gol dei padroni di casa. Un pareggio che, fortunatamente, ha solo rimandato di una settimana la festa promozione, che si è materializzata allo stadio Olimpico, di fronte ai propri tifosi.

12 giugno 1983, la Lazio pareggia a Cava dei Terreni e torna in A

Per capire l’importanza del pareggio ottenuto il 12 giugno del 1983 sul campo della Cavese, e che è valso il ritorno nella massima serie della Lazio dopo anni di sofferenza, è sufficente leggere l’intervista che un paio di anni fa ci rilasciò Vincenzo D’Amico, fantasista e protagonista di quella squadra. “Che valore ha quella promozione in A? Grandissimo. Intanto abbiamo ottenuto un risultato che ha fatto felici i tifosi in un anno difficile, visto che la Roma vinse lo scudetto. E poi ci permise di prenderci una bella rivincita contro tutti gli scettici. E ti assicuro che molti tifosi della Lazio erano convinti che non saremmo mai riusciti a raggiungere la promozione”.

Cavese-Lazio
12 giugno 1983, la Lazio pareggia a Cava dei Terreni e torna in A – lalazio.com

La Lazio partì forte, ma ad un certo punto fu protagonista di un calo fisico. “Avevamo una buona squadra, con Giordano e Manfredonia su tutti, ma arrivammo a fine stagione senza energie. Fortunatamente all’ultima giornata affrontammo a Cava dei Tirreni una Cavese che non aveva nulla da chiedere al campionato e portammo a casa un pareggio sofferto. Non so come sarebbe andata se i nostri avversari fossero stati con l’acqua alla gola e costretti a giocarsi la partita con il coltello tra i denti, perchè eravamo veramente scoppiati”. A Cava dei Tirreni, nella gara decisiva, la sfida termina 2-2, con reti di Miele e Marini per gli uomini di Morrone. Una vittoria che vale la Serie A.

Rizzolo illude i tifosi… il Parma rallenta la festa

Il 12 giugno del 1988 oltre diecimila laziali accompagnano la squadra di Fascetti al Tardini di Parma: in una sfida che può valere la promozione in A. In caso di successo, i biancocelesti ritroverebbero la massima serie dopo tre anni di assenza. Gli uomini di Fascetti attaccano e tentano sin da subito di imprimere un ritmo forsennato alla sfida. Ma trovano di fronte a loro l’opposizione di una squadra che, pur senza avere obiettivi nel finale di stagione, gioca una gara alla morte.

Rizzolo
Rizzolo illude i tifosi… il Parma rallenta la festa – lalazio.com

Nella ripresa il Tardini (completamente colorato di bianco e celeste) esplode: Rizzolo si invola verso l’area avversaria e con un tocco preciso batte Ferrara in uscita. E’ una rete che può valere un’intera stagione. La Lazio è ad un passo dalla promozione in A, ma nel finale arriva la doccia fredda: Di Nicola, subentrato nella ripresa a Melli, segna il gol del pareggio. Una rete che blocca sul nascere la festa degli uomini di Fascetti. Tutto rimandato alla settimana successiva, quando i biancocelesti (sconfiggendo il Taranto allo stadio Olimpico), festeggia il tanto agognato ritorno nel calcio che conta.

Gestione cookie