L’ex tecnico della Lazio sta seguendo con grande attenzione e anche entusiasmo la costruzione della squadra che verrà allenata dal toscano
La costruzione della nuova Lazio di Maurizio Sarri affascina ed entusiasma, ma con un pizzico di prudenza. E’ quella che hanno un po’ tutti i tifosi rimasti scottati dall’ultima giornata di campionato e l’aver perso il traguardo europeo per un soffio, ma anche da chi come Delio Rossi che conosce bene l’ambiente ma sa altrettanto bene quanto sia importante il ritorno di un allenatore bravo come Maurizio Sarri. “La fiducia c’è e anche tanta, spero solo che si facciano le cose per bene e che si segua tutta quello che vuole fare l’allenatore, anche perché avrà tanta voglia di fare bene e di rimettersi a lavoro in un ambiente che ha lasciato un po’ a metà con quel lavoro iniziato qualche anno fa”, le parole di Delio Rossi.

E’ entusiasta da tecnico di alcuni nomi che si fanno ma anche di quelli che sono stati confermati, visto che non erano sicuri di restar in quanto avevano il contratto in scadenza, come Vecino e Pedro. Per quel che riguarda lo spagnolo, l’ex tecnico non ha dubbi: “Sarri lo conosce bene, ha dimostrato di stare bene e nell’ultima stagione ha risolto parecchie pratiche, poi è un campione e giocatori come lui fanno soltanto il bene in una squadra, soprattutto come la Lazio“.
Vecino ottimo innesto, sarà utile per Sarri
Delio Rossi non nasconde la sua soddisfazione anche per la conferma di un giocatore come Vecino, anche perché sono Innesti “che possono fare solo che bene“, a patto sostiene l’ex tecnico della Lazio che non “siano titolari fissi ma che facciano parte di un programma di squadra più generale, che siano calciatori che diano una mano anche ai giovani, non solo all’allenatore“.

L’ex tecnico della Lazio è un po’ meno fiducioso sul fatto che si dica da sempre di voler puntare sui giovani, ma su questo sembra essere meno fiducioso rispetto a quello che si sta facendo per la costruzione della squadra, anche perché sui giovani “si doveva fare molto prima e non sbandierare un piano quando in realtà si dice da diversi anni di voler puntare su calciatori giovani. Per me si è già un po’ in ritardo, fermo restano che sui giovani ci si può sempre puntare, ma se veniva fatta quando si diceva magari adesso eri già a buon punto…“