Nel giro di poche ore il direttore sportivo della Lazio ha siglato i prolungamenti di contratto a due dei senatori della squadra biancoceleste che possono dare un’indicazione per le mosse future sul mercato
Altri due tasselli che vanno al loro posto nel mosaico biancoceleste della prossima stagione. Infatti, nel giro di una settimana la Lazio ha salutato l’oramai ex mister Marco Baroni trovando l’intesa sulla risoluzione di contratto, ha annunciato il ritorno di Maurizio Sarri dopo 15 mesi dalle sue sorprendenti dimissioni a metà del terzo anno sulla panchina biancoceleste e ha raggiunto l’accordo per i rinnovi di due giocatori come Vecino e Pedro che sembravano destinati a lasciare Roma, soprattutto l’uruguaiano, ma che invece lo stesso Sarri ha fortemente voluto che rimanessero.

La Lazio il prossimo anno non dovrà disputare purtroppo nessuna competizione europea. La sconfitta nell’ultima di campionato contro il Lecce in casa è costata l’Europa dopo anni di partecipazioni consecutive e la rosa a disposizione per il Sarri bis sarà per forza di cose ridotta di numero. Saranno infatti soltanto 38 le gare da giocare sicuramente in campionato, più una almeno in Coppa Italia a novembre contro il Milan. Tutte una a settimana tranne due turni infrasettimanali che permetteranno così al mister di poter gestire al meglio giocatori e preparazione tattica dei match.
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Due rinnovi molto attesi dai tifosi
Prima Pedro, poi anche Vecino. La Lazio all’improvviso ha accelerato con i rinnovi e ha risolto due dei casi che dovevano essere in qualche modo conclusi, allungando così la storia di questi due giocatori così importanti con la maglia della Lazio. Due rinnovi fortemente voluti da Sarri stesso che vuole poter fare ancora affidamento sulla classe, sulla tecnica sulla capacità di voler essere ancora decisivi di due campioni infiniti, soprattutto Pedro che in questa stagione ha realizzato numeri che non gli accadeva da fare neanche quando, molto più giovane, indossava la maglia blaugrana. Pedro giocherà almeno fino a 38 anni, li compirà a luglio, con la promessa che fra un anno si riparlerà di futuro.

Mentre per Vecino un biennale, fino a 35, dato che oggi di anni ne ha 33. Due stagioni completamente diverse quelle dei due senatori dello spogliatoio laziale, Quella di Pedro quasi irreale, da record, 14 gol totali, 10 in A, 4 in Europa, 8 gol da subentrato di cui tre doppiette che rappresentano un record in Europa. Quella di Vecino invece molto più sfortunata da quando è stato fermato sul più bello da un infortunio che lo ha bloccato per 18 partite ai box, prima di riuscire a rientrare e siglare il pareggio contro la Juventus.
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Una scelta importante
Due rinnovi voluti e caldeggiati dallo stesso Sarri che non voleva privarsi di due giocatori così importanti anche da subentrati a gara in corso, soprattutto in vista di una stagione che, come detto, vedrà la Lazio impegnata soltanto una volta a settimana in campionato.

Quindi senza sottoporre il fisico dei due calciatori a uno sforzo che poi possa portarli a infortunarsi. Una decisione che però potrebbe aprire scenari contrastanti sul mercato, la necessità di ridurre la rosa a 19-20 giocatori potrebbe far pendere la scelta verso il rinnovo di uno zoccolo duro di giocatori e non andare sul mercato con decisione, cercando di valorizzare la campagna acquisti dello scorso anno che non ha funzionato al meglio. Dele Bashiru, Noslin e per certi versi anche Dia e puntare ancora sui cosiddetti big, in parole povere i titolarissimi anche con Baroni lo scorso anno, più appunto due jolly importanti come Vecino e Pedro pronti o a partire dal primo minuto o a subentrare nel corso di una gara. Una mossa che potrebbe essere anche stata concordata con il tecnico, ma che lascerebbe non certo contenti i tifosi biancocelesti.