Il presidente della Lazio ha deciso di adottare una tattica simile a quella usata con Luis Alberto, nella strategia non certo nell’ingaggio
Una pratica non facile, ma doverosa. Non tanto per la forza e l’importanza del giocatore, o meglio anche, ma soprattutto perché a chiederlo è Maurizio Sarri e l’idea di ripartire con qualche magone o peggio di non avere in rosa e a disposizione Alessio Romagnoli, sarebbe come perdere in partenza tutta la fiducia che lo stesso tecnico toscano ha riposto in Lotito e Fabiani. E’ stato deciso e allo stesso tempo perentorio, Sarri sulla possibilità di trattenere i giocatori più importanti che poi coincidono con quelli che conosce bene. E il difensore centrale è uno di questi. Mai vorrebbe l’allenatore della Lazio dover cominciare senza avere uno dei difensori più bravi ed esperti della squadra.
Romagnoli, in verità, era in attesa di una chiamata prima di andare in vacanza definitivamente ma non è successo. Il direttore sportivo Fabiani si è incontrato due volte con i suoi procuratori ma non c’è stata la tanto attesa fumata bianca. La Lazio dal suo punto di vista è un po’ bloccata non puà alzare così tanto gli ingaggi a giocatori che già percepiscono uno stipendio importante. Ma il caso del difensore centrale è un po’ diverso, soprattutto perché a caricarlo è il presidente Claudio Lotito.
Lotito tratta con Romagnoli, accordo durante il ritiro? Non è scontato
A scendere in campo per questa situazione è stato il tecnico Maurizio Sarri che ha parlato con il difensore e cercato di capire come stanno le cose, anche se sapeva bene visto che il malumore del giocatore nasce sin da quando c’era l’allenatore toscano. Ci ha parlato e probabilmente si metterà a fare quasi da mediatore, non certo per l’ingaggio o quello che si pensa, solo per far capire e sottolineare a Lotito quanto sia importante avere Alessio Romagnoli in squadra.
Il giocatore vorrebbe un ritocco agli attuali 2,8 milioni arrivare a 3,5 o anche meno ma almeno 3 fissi, così come aveva garantito Lotito il giorno della firma del contratto quando è arrivato alla Lazio. Da quel giorno ne sono passati tre di anni e quel ritocco non c’è ancora stato, ma la Lazio vuole venire incontro al giocatore e propone di mantenere lo stesso importo ma con una durata contrattuale più lunga e la possibilità di avere nella Lazio un posto per il futuro quando smetterà di giocare. Una durata che si ferma attualmente al 2027 e la Lazio vorrebbe arrivare al 2029 e probabilmente fino al 2030, ovvero altri cinque anni a partire da adesso. Il patron ha garantito che entro il ritiro c’è la voglia di sistemare la faccenda. Ma non è scontato che tutto si risolva.