Gila, Romagnoli, Rovella o Guendouzi: qualè il più sacrificabile sul mercato?

La Lazio sta rifiutando qualsiasi proposta arrivata per i propri giocatori. Fino a quando riuscirà a resistere? E nel caso volesse sacrificare un big per fare cassa, quale sarebbe l’addio meno pesante?

Una strategia che continua a far discutere e che ha portato i tifosi e gli addetti ai lavori a dividersi. Perchè la Lazio continua a rifiutare tutte le offerte per i suoi calciatori? Anche quelle per gli elementi che probabilmente non fanno più parte del progetto tecnico del club? La volontà del club sembra essere quella di non voler smantellare la squadra. Per seguire le indicazioni del tecnico, sperando che Sarri riesca nell’obiettivo fallito da Baroni e per evitare di muoversi con forza sul mercato, limitandosi al minimo indispensabile.

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Gila Rovella Romagnoli
Gila, Romagnoli, Rovella o Guendouzi: qualè il più sacrificabile sul mercato? – La Presse foto – Lalazio.com

Ma se il club volesse provare (seguendo l’esempio della stragrande maggioranza delle società italiane ed internazionale) ad adottare una sorta di player trading che permetta di finanziare attraverso le cessioni, i nuovi acquisti, quali calciatori tra i big della rosa a disposizione di Maurizio Sarri, sarebbe il più sacrificabile?

Il più sacrificabile? Guendouzi. Una scelta di sopravvivenza

Tifosi, opinionisti e addetti ai lavori si interrogano sul nome del calciatore che il club potrebbe sacrificare. Emanuele Artibani, voce storica di Radio Olympia, prova a tracciare le caratteristiche di tutti i big: “Gila è giovane, affidabile, valore in crescita. È il classico difensore che oggi non sembra una colonna, ma tra due anni ti accorgi che lo era. Il problema? Ha mercato. Premier e Liga lo guardano con attenzione. Venderlo adesso sarebbe un autogol sportivo, forse il più clamoroso. Sacrificabile? Solo davanti a un’offerta fuori logica. Altrimenti va blindato. Romagnoli ha esperienza, leadership, e lasciatemelo dire: appartenenza, che a Roma, sponda Lazio, conta eccome.

Guendouzi
Il più sacrificabile? Guendouzi. Una scelta di sopravvivenza – lalazio.com – La Presse foto

“Il contro? Ingaggio alto, rendimento non sempre costante e mercato quasi nullo. Difficile piazzare un centrale di quasi trent’anni a 10-15 milioni. Sacrificabile? No. Ma più per assenza di mercato che per scelta tecnica. Rovella invece è giovane, margini ampi. È cresciuto alla scuola Juve. La stagione è andata così così, ma anche perché non è stato davvero sfruttato a dovere. Sacrificabile? No. O lo rivaluti, o lo svendi. E oggi sarebbe una svendita”.

Chi potrenne partire allora? “Guendouzi. Ha personalità, ha presenza, ha un curriculum europeo. E ha mercato. La Premier ci sbava.
Vendibile tra i 20 e i 25 milioni, è l’unico che può generare una plusvalenza concreta. Sacrificabile? Sì. È lui. Dispiace dirlo, perché Guendouzi è uno dei pochi con spessore vero, uno che sta dentro le partite. Ma se davvero si vuole ripartire, i soldi servono. E li porta lui. È il più sacrificabile per l’economia della Lazio, non per il cuore del tifoso. E no, non sarei felice della sua cessione. Ma se davvero “devono vincere le idee”, allora serve un’idea sostenibile. E l’unica, in questo momento, è fare cassa con l’unico giocatore che ti permette di farla. Non lo chiamate tradimento. Chiamatela sopravvivenza”.

Rovella il più forte, ma il più sacrificabile

Molti puntano su Rovella. “Alla luce delle caratteristiche dei giocatori che che sappiamo si presterebbero meglio al gioco di Sarri e considerando anche la composizione della rosa della prossima stagione dichiara Alessandro De Dilectis – verosimilmente il giocatore che è più sacrificabile, purtroppo, è Rovella. Non solo l’appetibilità sul mercato e il conseguente incasso che permetterebbe alla Lazio di manovrare sul mercato, ma anche la consapevolezza che in quella zona del campo probabilmente servirà un giocatore diverso purtroppo…”. Parere simile a quello di James Wilson: “Sacrificherei rovella ,50 milioni sono una cifra importante da reinvestire….certo bisognerebbe avere le competenze giuste…..ma questa è tutt’a un’altra storia”.

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Rovella il più forte, ma il più sacrificabile – lalazio.com – La Presse foto

Punta su Rovella anche Andrea Iustulin: “Trovo assurdo che possano esistere incedibili in un club a cui serve liquidità per fare mercato. A malincuore reputo Rovella il più facile da sostituire, non per il valore tecnico del ragazzo che a me fa impazzire e che penso non abbia ancora espresso tutto il suo potenziale. Se dovesse tornare Cataldi e con la conferma Belahyane, la Lazio potrebbe investire tutto quello che incassa sulla mezzala. Vendere Guendouzi significa perdere l’anima della squadra e doverlo comunque sostituire. A Gila farei fare ancora una stagione con Sarri in panchina adeguandogli il contratto perché non è ancora pronto per i migliori palcoscenici. Romagnoli è uno dei leader dello spogliatoio e la sua cessione non penso sia sufficiente per completare l’organico”.

Anche Enrico Pedone, è convinto che si possa rinunciare più facilmente a Rovella: “E’ il giocatore più sacrificabile, semplicemente perché in rosa hai già due soluzioni per il ruolo di centrale di un centrocampo a 3: Cataldi e Belahyane. Gila, Romagnoli, Guendouzi, per assenza dei loro rispettivi eventuali sostituti all’altezza, devono restare qui”. La valutazione sul centrocampo che Sarri avrà in mente, è al centro del pensiero di Leonardo Conca: “Se Sarri vede in Guendouzi e Rovella due mezzali, allora bisognerebbe sacrificarli entrambi.
Il motivo è semplice: occorre ricostruire un centrocampo con mezzali che garantiscano bonus, ovvero giocatori in grado di portare assist e gol con continuità, come il gioco di Sarri richiede. La coppia centrale Gila-Romagnoli, invece, va mantenuta. Entrambi conoscono già il sistema di Sarri e, anche se nella sua prima esperienza Gila trovava poco spazio, oggi rappresenta una risorsa importante”.

Gila e l’offerta irrinunciabile

Molti pensano che sia Mario Gila il calciatore più sacrificabile. Come Armando Fioretti, cronista del Tg 56: “Senza trattare l’aspetto economico il più sacrificabile è Gila però la plusvalenza non sarebbe così significativa in quanto parte dell’incasso andrebbe al Real Madrid”. Dal punto di vista economico quindi, l’affare diventerebbe un altro. “Forse Rovella, anche perché è il calciatore che ha più richieste, viene da una stagione top ed è sostituibile con Belahyane e Vecino, prossimi al rinnovo, inoltre anche Cataldi potrebbe tornare nella Capitale”.

Gila e l’offerta irrinunciabile – lalazio.com – La Presse foto

Punta su una possibile cessione di Gila anche Mauro Simoncelli: E’ un difensore con ampi margini di miglioramento ma con un idea della difesa troppo moderna per il nostro calcio, per il nostro campionato. Probabilmente ha bisogno di crescere e la Lazio e il campionato italiano, forse non è la squadra adatta a lui poer aspettarlo, ma anche per caratteristiche di gioco. Gila è il prototipo del gioco moderno dove si difende attaccando, Barcellona e PSG di Luis Enrique sarebbero le squadre perfette per le sue caratteristiche. In Italia il difensore deve prima di tutto saper difendere sempre concentrato per 90 e passa minuti perchè il primo errore lo paghi caramente. Gila è un gran bel difensore, ma un titolare di sicuro affidamento roccioso sull’uomo, veloce si può sempore trovare”.

Sullo spagnolo punta anche Daniele Magliocchetti, che però fa una differenziazione: “Gila ha mercato e può essere ceduto, ma c’è la percentuale da riconoscere al Real Madrid che potrebbe essere un peso. Rovella invece interessa a molte squadre che potrebbero avere dei calciatori con i quali fare degli scambi. Il Milan ad esempio. E questo è un particolare che non può passare inosservato”. Chiusura dedicata a Enrico De Lellis. Il cronista di Repubblica, esperto di mercato, ribadisce che “non condivido la strategia della Lazio di non vedere nessuno. Le offerte da 35 milioni di euro per Gila e Tavares erano ottime occasioni da prendere al volo. L’unico che terrei è Romagnoli per la sua lazialità e per il suo peso specifico nello spogliatoio”.

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