Maurizio Sarri parla del suo ritorno alla Lazio e di Nuno Tavares e Rovella. Resteranno alla Lazio? Le parole del tecnico sono chiare e non lasciano adito a dubbi
Il tecnico biancoceleste è stato il protagonista assoluto del Clinic di specializzazione per i giovani allenatori, andato in scena a Castiglion della Pescaia. Il tecnico toscano, imbeccato dai cronisti viola, che chiedevano notizie sul suo possibile approdo alla Fiorentina, ha spiegato di aver ricevuto una chiamata dalla società, ma solo dopo la firma del contratto con la Lazio.
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L’evento è stata l’occasione adatta per chiarire alcuni aspetti della sua seconda avventura nella capitale. Sarri ha rimandato alla conferenza stampa di presentazione, per tutti i chiarimenti sul presente e sul passato. Ma si è lasciato sfuggire alcune battute. Ha spiegato nel dettaglio i motivi che lo hanno spinto a tornare nella capitale e si è soffermato su due calciatori, attualmente al centro di operazioni di mercato: Nuno Tavares e Rovella.
Sarri e il futuro di Nuno Tavares: parole chiarissime
Sarri ha spiegato il suo pensiero sui due calciatori. In particolare su Nuno Tavares, oggetto del desidero dell’Al-Hilal (che aveva offerto trentacinque milioni di euro) e vero dubbio di mercato. Il tecnico ci punterà oppure no? Nell’anno in cui la Lazio giocherà solo una volta a settimana, non puntare sul portoghese (che potrebbe essere gestito per evitare infortuni) sembrerebbe una follia. Ma il suo essere anarchico (e quindi difficilmente collocabile nei rigidi schemi difensivi sarriani) lascerebbe pensare ad un addio.

L’ex direttore sportivo Igli Tare, in un’intervista rilasciata nei mesi scorsi, aveva ribadito che Nuo Tavares era stato bocciato dal tecnico toscano perchè ritenuto poco adatto al suo modo di difendere. Cosa ne pensa oggi Sarri? “Nuno Tavares è l’unica incognita della difesa che troverò, è forte ma anarchico, se riusciamo a inquadrarlo potrebbe diventare fortissimo”. Parole chiare, che lasciano intendere una volontà precisa. Sarri vuole provare a lavorare sul portoghese. E lo testerà in ritiro, provando a verificarne la compatibilità con i movimenti della sua linea difensiva.
Sarri su Rovella e Guendouzi. Poi la battuta sul derby
E a centrocampo? Il discorso passa su Guendouzi e Rovella. Sul francese Sarri ha ribadito che “è un vero e proprio animale contagioso per chi gli sta accanto. E’ uno che ha bisogno di un guinzaglio perchè non si ferma e tende ad andare oltre il cento per cento”. E Rovella? Il tecnico era stato il primo (nel corso della stagione 2023-24) a testarlo come regista. “Io avevo detto che gli sarebbero servite una cinquantina di gare da vertice basso per essere un top player. Gli manca ancora un pò di palleggio, ma stiamo parlando di un giocatore molto forte”.

Sarri ha poi spiegato che il ritorno nella capitale “per me è come tornare a casa. Riabbraccio un popolo che mi ha voluto bene. Scelta furba? Assolutamente no: tornerò ad allenare una squadra con la quale sono arrivato secondo. Diciamo che dal punto di vista dei sentimenti è stata una scelta piuttosto facile. L’ultimo anno è stato tosto dal punto di vista personale. Ho perso delle persone a me care. Ora ho tanta voglia di tornare ad allenare”. Nel derby, dopo Mourinho, ora affronterà Gasperini: “ Lo stimo molto, perché ha creato un modello di calcio ed è un allenatore che mi piace. Sarà un bel derby tra persone che si conoscono e si apprezzano”.