Non solo uscite ed eventuali entrate, la società sta lavorando anche per sistemare alcune vicende che vanno avanti da mesi
Maurizio Sarri guida la Lazio e controlla il più possibile il mercato. I contatti con il direttore sportivo Fabiani sono quotidiani, anche più volte durante il giorno, solo che l’allenatore vorrebbe che tutto sia tranquillo e arrivare in ritiro senza che ci siano giocatori che mugugnano e che abbiano ancora problemi irrisolti. Non solo di mercato, ma il tecnico ha chiesto alla società di fare il possibile per risolvere beghe contrattuali che si portano avanti da qualche tempo. La società ha cercato prima di risolvere e sistemare accordi che erano sospesi e che avevano una certa fretta come Pedro e Vecino. Lo spagnolo è ufficiale il suo rinnovo per un altro anno, l’uruguaiano lo sarà a breve.

Dopo aver risolto e confermato prima Pedro e poi Vecino, due tasselli che per Sarri erano fondamentali, ma non così complicati come altri, adesso viene un po’ il difficile considerato che alcune questioni vanno avanti da qualche tempo, per alcuni casi forse un po’ troppo. Il più complesso, almeno al momento, è quello che riguarda Alessio Romagnoli. La sua situazione è abbastanza particolare, con Sarri che si è messo in mezzo e ha chiesto di risolvere la bega. E così sta tentando di fare la Lazio.
Romagnoli riflette sulla proposta, Guendouzi arriva il manager
Al difensore centrale, che Sarri considera un elemento fondamentale, è stato proposto un contratto identico a quello attuale, ma con una differenza ovvero che invece di andare in scadenza nel 2027 come quello che c’è già adesso, sia nel 2029 come prima tranche e poi rinnovabile il prossimo anno fino al 2030 con un piccolo aumento che scatterebbe il primo luglio del 2027, circa 300 mila euro in più rispetto ai 2,8 attuali più bonus. Il giocatore ci sta pensando anche se ha già offerte superiori da altri campionati, soprattutto in Qatar e in Arabia, ma lui non ci vuole andare.

L’altro caso spinoso e un po’ complesso riguarda Mateo Guendouzi che da qualche mese ha chiesto di poter avere un adeguamento di contratto. Anche per lui come per Romagnoli era stato promesso un ritocco all’ingaggio, Lotito non potrebbe anche perché non è che ci siano tutte queste risorse, ma una promessa è una promessa anche per il francese. E così a breve arriverà nella capitale il suo manager per trattare e trovare una soluzione, anche per lui potrebbe essere quella di allungare il contratto di altri due anni. Basterà?