Sarri e Fabiani non fanno che incontrarsi e parlare per programmare al meglio il futuro della squadra che prima però va sfoltita
C’è una Lazio da restaurare e far ripartire con faccia, volto e idee di Maurizio Sarri. Ma prima di fare questo vedere se è il caso di prendere qualcuno o meno, bisogna vendere, ovvero c’è la necessità impellente di liberarsi di tutti gli esuberi. Allo stato attuale nella casse della Lazio sono già entrati dei soldi e precisamente 6,8 milioni dal Bologna per il riscatto obbligatorio di Casale, grazie all’obiettivo centrato, ovvero alla qualificazione all’Europa League, ma anche altri 4,2 dal San Paolo per Marcos Antonio. In tutto 10,6 milioni di euro, denaro che servirà in parte per coprire i riscatti obbligatori per alcuni dei giocatori acquistati negli anni scorsi, come Rovella e Pellegrini circa 22 milioni di euro, la prima parte di Noslin, circa 8,5 milioni di euro e il riscatto di Dele Bashiru che ammonta a 3,6 milioni dopo che la Lazio aveva versato 2 milioni circa per il prestito oneroso.

IN questo discorso non c’è Dia che verrà pagato nell’estate del 2026 a circa 11 milioni di euro, come per Belahyane e Provstgaard che, non verificandosi determinate condizioni, la loro annualità andrà direttamente alla prossima stagione, trattandosi rispettivamente di 9,5 milioni e di 4 milioni. Insomma, Lotito per questa estate deve tirar fuori oltre una trentina di milioni di euro. In parte sono stati già accantonati a suo tempo anche per l’ultima rata di Milinkovic di circa 12,5 milioni e l’ultima di Luis Alberto di circa 7,5. Bene o male i riscatti obbligatori sarebbero sanati e completati in questo modo.
Da Cataldi a Basic fino a Fares e forse Floriani Mussolini: tra 10 e 11 giocatori da piazzare
Ora non resta che sfoltire e cercare di racimolare qualche altro soldo. Come? Dalla cessione o quanto meno dallo sfoltimento, quindi la riduzione dell’ingaggio, per quelli che sono ancora sotto contratto con la Lazio. E si va da Basic fino a tutti quelli che dovranno rientrare dai prestiti. In totale sono undici giocatori, tra i quali c’è anche Cataldi, per il quale però la Fiorentina avrà un’altra settimana di tempo per decidere se riscattarlo o meno.

Sono quattro i milioni la cifra pattuita e ci stanno riflettendo, ma pare che l’orientamento sia per il no anche se non c’è certezza, almeno assicura questo il suo procuratore. n cerca di sistemazione e soprattutto di una squadra ci sono Kamenovic, Artistico, Cancellieri, Fares, gli ex primavera Floriani Mussolini, Fernandes, Ruggeri, Cancellieri, Crespi e Gonzalez.