Mandas e la Lazio: “Quando Sarri mi vide la prima volta…”. Poi sul futuro

Christos Mandas, portiere della Lazio ha parlato in Grecia del suo rapporto con Sarri e di come il tecnico sia stato fondamentale per il suo arrivo a Roma

In Grecia è diventato una sorta di eroe nazionale. Christos Mandas si è preso i riflettori nel corso della sfida tra la nazionale ellenica e la Slovacchia: la prima (dopo l’esordio nell’amichevole con Malta del gennaio del 2024, quando subentrò nel finale) gara da titolare come portiere della Grecia. Il numero uno della Lazio è salito agli onori della cronaca respingendo nella ripresa un calcio di rigore a Duda.

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Mandas e la Lazio: “Quando Sarri mi vide la prima volta…”. Poi sul futuro – lalazio.com – La Presse foto

Un intervento festeggiato a lungo e che gli è valso il premio come migliore in campo:Il mio esordio nella formazione titolare non avrebbe potuto avvenire in modo migliore, lì ho sentito di essere amato più che in qualsiasi altra squadra, a Heraklion e a Creta”, ha dichiarato nel corso di un podcast organizzato dal sito greco Athletiko.gr.

Mandas, gli inizi e le promesse dell’Ofi Creta

Le prestazioni con la maglia della Lazio, l’esordio e il rigore parato in Nazionale, hanno attirato l’attenzione dei media ellenici nei confronti del calciatore, che ha raccontato l’inizio della sua carriera e l’arrivo alla Lazio, che si è concretizzato ad agosto del 2023. Mandas parte dall’arrivo all’Ofi Creta, nel 2021.Quando sono andato all’OFI, c’era la possibilità di trasferirsi all’Aek ATene, ma non c’era stata una vera e propria offerta ufficiale. Diciamo che c’era stato un flirt da parte dell’AEK. Loro erano intenzionati a prendermi, ma solo a parametro zero. Quando l’OFI mi ha chiamato, quello che mi hanno detto era proprio quello che volevo sentirmi dire. Verrai qui, giocherai perché ti supportiamo e crescerai con noi”.

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Mandas, gli inizi e le promesse dell’Ofi Creta – lalazio.com – La Presse foto

A Mandas venne poi prospettato uno scenario che si è verificato con l’entrata in scena della Lazio: “Mi hanno subito fatto capire che se fosse arrivata una buona offerta da una squadra europea di buon livello, non mi avrebbero bloccato. Inizialmente ho parlato con Giorgos Samaras, poi con il presidente e con l’allora preparatore dei portieri Vangelis Lappas, è stato un approccio professionale. Mi hanno detto che nel primo semestre non avrei giocato affatto, ma che mi sarei allenato, avrei imparato a conoscere i mieri compagn i e loro avrebbero conosciuto le mie caratteristiche. E che l’anno successivo sarei diventato titolare. Ed andò proprio così”.

L’arrivo alla Lazio e il volo verso Roma

Poi, a distanza di un anno, arriva la Lazio:Ho giocato un campionato intero da titolare e devo dir che quell’estate molti club si sono avvicinati. Ma un pò le richieste dell’Ofi, un pò i dubbi sulla mia poca esperienza, bloccarono le varie trattative. L’estate fu complicata e per certi versi molto calda. Alla fine pensai di rimanere all’Ofi un altro anno ed iniziai la stagione. Gioco le gare con l’Aris e l’Asteras Tripolis e dopo questa partita sono sceso ad allenarmi con l’OFI e appena entro negli spogliatoi tutti mi baciano e mi fanno i complimenti. Io ero all’oscuro di tutto: non sapevo niente di quello che era successo pochi minuti prima. Qualche compagno mi ha anche rimproverato: ‘ma come – mi disssero – arriva una squadra come la Lazio e neanche ci dici niente? Non si fa così’. Ma io non sapevo davvero nulla”.

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L’arrivo alla Lazio e il volo verso Roma – lalazio.com – La Presse foto

Il resto della storia, sembra davvero un piccolo film: “Salgo al secondo piano del centro sportivo, chiamo il mio manager e mi dice di prendere una maglia, un paio di pantaloni, e di volare a Roma: non avevo nemmeno preso delle scarpe da calcio, solo un paio di guanti. Mi spiegano l’accordo che hanno trovato con la Lazio: sarei andato a Roma a firmare il contratto e poi dovevo tornare in Grecia. In pratica sarei diventato un giocatore della Lazio, ma sarei rimasto un anno ancora all’Ofi. Il mio futuro era questo: sarei andato al Centro Sportivo della Lazio, avrei passato un paio di giorni da calciatore biancoceleste, e poi sarei tornato ad essere il portiere dell’Ofi. Ma poi cambiò tutto”.

L’approccio con Sarri, le parole che lo stupiscono ed il futuro tutto da scrivere

Mandas ricorda l’approccio con Formello e il primo incontro con Sarri:Aspetto con mio padre per un’ora e mezza fuori dagli uffici della Lazio, poi il mio manager esce dalla stanza e mi dice che il signor Sarri voleva tenermi. Che aveva visto delle immagini delle mie partite e che voleva che rimanessi alla Lazio. E’ stato triste lasciare l’Ofi, ma allo stesso tempo bellissimo. La cosa incredibile è che un club come la Lazio e un allenatore come Sarri sapevano tutto di me. Mi ha fatto capire che ci tenevano davvero e che mi volevano a tutti i costi”. La mia avventura è iniziata così”.

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L’approccio con Sarri, le parole che lo stupiscono ed il futuro tutto da scrivere – lalazio.com – La Presse foto

Il portiere è stato protagonista di due stagioni simili: sia nel primo anno (iniziato con Sarri e completato con Tudor), sia nella seconda stagione (con Marco Baroni in panchina), è riuscito a farsi spazio, diventando titolare a fine stagione. Nella prossima stagione, il ritorno in panchina di Maurizio Sarri porterà ad un azzeramento delle gerarchie. Ha appena rinnovato il suo contratto con la Lazio, ma il futuro è ancora tutto da scrivere.

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