Maurizio Sarri vuole la situazione definita e la società sta lavorando per cercare di accontentare il tecnico in ogni modo
Non è stato un anno facile per Luca Pellegrini. Avvio ottimo, nonostante l’exploit di Nuno Tavares, il terzino biancoceleste si è ritagliato il suo spazio anzi, fino a dicembre e per quasi l’intero mese di gennaio ha giocato con regolarità, poi è successo qualcosa con Marco Baroni e, in parte, anche con la società e all’improvviso il giocatore è sparito dai radar biancocelesti. Messo fuori rosa quasi senza una ragione specifica, al di là della motivazione per motivi disciplinari che lasciava il tempo che trovava, sinceramente, dopo una sporadica presenza in coppa Italia con l’Inter a San Siro, è riapparso magicamente e quindi perdonato a fine marzo contro il Torino, un po’ perché il motivo della sua estromissione era rientrata e un po’ perché la Lazio sulle corsie esterne era in grande emergenza.
Una gestione, quella di Luca Pellegrini, che ha lasciato molto a desiderare, soprattutto da Marco Baroni che, invece di mettere la Lazio al di sopra di ogni cosa, probabilmente ha messo altro, tipo l’orgoglio. Ma anche la società ha le sue responsabilità anche perché ha lasciato fare e soprattutto andare questa situazione un po’ troppo alla leggera. Ad ogni modo a fine marzo Pellegrini torna a disposizione e finisce il campionato in crescendo risultando anche uno dei più in forma, tanto da inanellare prestazioni e assist importanti.
Pellegrini verrà riscattato ed è a disposizione per ridurre ingaggio e allungare l’accordo
Sul suo futuro si è detto di tutto e di più, tanto che a gennaio è stato vicinissimo prima al Como e poi all’andare in Turchia, ma alla fine il giocatore ha detto di no a ogni trasferimento e questo inizialmente in casa Lazio non era stato preso benissimo anzi, per niente. Il riscatto di Luca Pellegrini dalla Juventus è obbligatorio, sono circa 4 milioni di euro, più i circa 17 che dovranno essere versati nella casse della società bianconera dalla Lazio per Rovella.
Ma c’è anche altro all’interno di questi accordi. Sia per Rovella ma anche per il terzino laziale, c’è l’obbligo dal 1 luglio del 2025, e una volta definito il riscatto di sottoscrivere un nuovo contratto di tre anni più opzione per il quarto (è solo una formalità per questione fiscale) a circa 2,4 milioni di euro. Una bella somma per un giocatore che non è un titolare ed è anche questo il motivo per cui la Lazio se ne voleva liberare. Ma ci sarebbe una novità. La disponibilità da parte del ragazzo di venire incontro alla società, mettersi a disposizione per ritrattare l’accordo, magari allungano il contratto e fare in modo che l’ingaggio si riduca di almeno 500-700 mila euro, con la possibilità di spalmare l’accordo o inserire dei bonus facilmente raggiungibili. Per la Lazio sarebbe un grande assist, anche perché Sarri lo considera un elemento utile a prescindere dalla conferma o cessione di Tavares.