Le partite, i fatti e gli aventi più significativi accaduti nella storia della Lazio il 19 giugno. Giorno in cui i biancocelesti festeggiano un traguardo storico
Ci sono date destinate ad entrare nella storia. Partite indimenticabili per tutti i tifosi e gli appassionati. Il 19 giugno del 1988 i sostenitori biancocelesti hanno chiuso in modo trionfale una stagione intensa, arrivata a completare un triennio in cui era accaduto di tutto. Dal coinvolgimento al secondo filone del calcioscommesse, alla penalizzazione di nove punti inflitta dalla Corte Federale, da Lazio-Vicenza (con il gol di Fiorini nei minuti finali) agli spareggi di Napoli.
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Fino alla stagione 87-88, quando la Lazio di Eugenio Fascetti è protagonista di una lunga cavalcata, che si conclude con il successo casalingo nell’ultimo turno di campionato: che riporta la squadra biancoceleste nella massima serie dopo tre stagioni complicate. Una giornata indimenticabile, per tutti quelli che erano presenti allo stadio Olimpico e per chi ha atteso il fischio finale, per riversarsi in città e dare libero sfogo ai festeggiamenti.
19 giugno 1988, la Lazio di Fascetti torna in serie A
Il 19 giugno del 1988, Lazio e Taranto sono le protagoniste dell’ultima giornata di campionato. I biancocelesti, che la settimana precedente erano stati fermati a Parma, nonostante un vero e proprio esodo di tifosi, che avevano riempito di bandiere e sciarpe biancocelesti lo stadio Tardini, hanno bisogno almeno di un punto per festeggiare la promozione. Si gioca in uno stadio Olimpico che presenta uno scenario suggestivo. La Curva Nord, cuore del tifo laziale, è stata abbattuta per i lavori di ristrutturazione in vista dei prossimi Mondiali di Italia 90. La Lazio attacca sin dai primi minuti e sblocca il risultato grazie ad un eurogol di Raimondo Marino. Il difensore biancoceleste, calcia dal limite dell’area di rigore e disegna una traiettoria magica, che si spegne sotto l’incrocio dei pali.

Nella ripresa sarà una splendida doppietta di Paolo Monelli a regalare alla Lazio i gol che permetteranno di iniziare i festeggiamenti per la promozione in A con largo anticipo. La Lazio chiude un triennio devastante: il successo con il Taranto riporta la squadra di Calleri nel calcio che conta. Al termine della gara scatta la festa: i giocatori e il tecnico Fascetti vanno sotto la Curva Sud (dove sono traslocati i tifosi più caldi), mentre Piazza di Spagna, Trinità dei Monti e alcuni monumenti storici della città, vengono assediati dai tifosi. C’è voglia di lasciarsi alle spalle un periodo difficilissimo: e di guardare al futuro con maggiore ottimismo.