Su Gustav Isaksen piomba il Tottenham, pronto ad un forte investimento. Il nuovo tecnico apprezza l’esterno laziale e sta spingendo per chiudere l’operazione: tutti i dettagli
Da una parte la necessità della Lazio di vendere, per provare a sbloccare il già conosciuto indice di liquidità che sta bloccando il mercato biancoceleste, dall’altra la volontà del calciatore di provare una nuova avventura che si possa conciliare con le proprie prospettiva di crescita e che gli permetta anche di conciliare alcuni aspetti privati. Nelle ultime ore sta prendendo piede una clamorosa notizia di mercato, che coinvolge Gustav Isaksen.
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L’attaccante danese è entrato nel mirino del Tottenham, club di Premier League, che avrebbe puntato molte delle sue fiches sul giovane attaccante della Lazio, diventato ormai a tutti gli effetti un titolare inamovibile della sua Nazionale. Molti i fattori che lasciano pensare ad una possibile soluzione positiva della trattativa.
La Lazio pensa alle cessioni per sbloccare l’indice di liquidità
In primo luogo, la necessità della Lazio di vendere per smuovere il mercato: il club biancoceleste è bloccato dall’indice di liquidità. Difficile, in assenza di indicazioni chiare da parte del club, quantificare la cifra necessaria che la società dovrebbe racimolare sul mercato per poter sbloccare la situazione. Secondo alcuni esperti servirebbero diverse decine di milioni di euro, altri propendono per una soluzione diversa. Solo un’eventuale comunicazione ufficiale della società permetterebbe di fare chiarezza.
E’ chiaro che, se la Lazio riuscisse a piazzare alcuni colpi in uscita, la situazione potrebbe sbloccarsi. Le voci che si rincorrono dal Regno Unito, vanno perciò seguite con attenzione. Se il Tottenham, come scrivono diversi tabloid inglesi, fosse davvero disposta a spingersi fino ai trentacinque milioni di euro per Isaksen, la Lazio potrebbe aprire ad una cessione. E monitorare poi eventuali operazioni successive.
Isaksen, Londra, il Tottenham e la fidanzata
Il Tottenham sarebbe poi una piazza molto gradita ad Isaksen. Il nuovo tecnico degli Spurs, Thomas Frank è un suo estimatore ed avrebbe fatto espressamente il suo nome dirigenti inglesi. Lo considera una pedina adatta a muoversi come esterno offensivo. La Premier poi, lo ha sempre affascinato. Il club londinese potrebbe garantirgli un ingaggio decisamente più allettante rispetto a quello che percepisce nella capitale e, non per ultimo, ci sarebbe anche una motivazione aggiuntiva. Legata ad aspetti sentimentali.
Isaksen è fidanzato da parecchi anni con Olivia Holdt, calciatrice danese che si è trasferita in Inghilterra e gioca nel Tottenham. In una recente intervista pubblicata dalla stampa danese, Isaksen ha spiegato le difficoltà del rapporto a distanza, aprendo alla possibilità di tornare a vivere in una stessa città: “Devo ammettere che 1800 chilometri di distanza sono davvero troppi per mantenere una relazione, ma noi ce la stiamo facendo e per fortuna c’è la tecnologia che ci fa stare vicini e ci fa passare del tempo insieme, ma essere tutti e due nello stesso posto è un’altra cosa, questo è normale“, ha detto. “Le occasioni per vedersi non sono tantissime anche se quando capita o io vado a Londra o lei viene a Roma, ci manchiamo a vicenda, ma è una parte della nostra vita che, per il momento, va bene così, ma non per molto…“
La volontà di Sarri e le esigenze tattiche
Isaksen non rappresenta poi l’esterno ideale per Sarri: il tecnico ne ha constatato la crescita, rispetto a quando lasciò la capitale a marzo del 2024, ma nella sua idea di gioco, gli attaccanti esterni possono e devono essere più concreti sotto porta: i numeri di Insigne, Callejon, Zaccagni e Felipe Anderson (i giocatori sui quali puntava con maggior costanza) sono decisamente diversi da quelli di Isaksen.
Sarri ne apprezza l’equilibrio tattico (con Baroni Isaksen è cresciuto molto sotto questo aspetto), ma deve migliorare nelle giocate sotto porta: nell’ultima stagione ha messo a referto quattro gol e tre assist. Pochi, per un attaccante titolare di una squadra che ha chiuso la stagione con il terzo attacco della serie A. Per questo motivo, se il danese resterà a Roma, il tecnico toscano continuerà ad utilizzarlo, provando a migliorarne la qualità offensiva. In caso contrario, cercherà con la società un profilo che più si addice alle sue esigenze. Il mercato in entrata, mai come stavolta, dipenderà in modo netto dalle uscite.
