Le cose in America starebbero andando per il meglio, ma il medico ci ha tenuto a mettere in guardia la Juventus e tutte le altre squadre.
Le cose potrebbero degenerare da un momento all’altro senza che neanche ce ne rendiamo conto, ed è questo quello che ha portato il dottore bianconero a denunciare, sorprendentemente, quest’edizione tanto ricca quanto avvincente del Mondiale per Club.
Fortunatamente non è ancora successo nulla che facesse ufficialmente scattare l’allarme, ma uscendo allo scoperto di questa maniera il sanitario della Vecchia Signora ha quanto meno cominciato a sollevare il problema.
Il medico della Juventus lancia l’allarme
Fino a questo momento il Mondiale per Club sta rispettando le aspettative, con partite avvincenti e ricche di sorprese. Per quanto possa essere bello parteciparvi, la competizione ha ovviamente i suoi pro ed i suoi contro, denunciati fra le altre cose anche da Luis Enrique al termine della partita (poi persa) del suo Paris Saint Germain contro il Botafogo.
Il tecnico spagnolo ci aveva tenuto a precisare che quelle sue dichiarazioni non fossero assolutamente un alibi per giustificare la prestazione della squadra, ma una vera e propria denuncia per l’appunto per salvaguardare la saluta dei calciatori. A Luis Enrique si è presto aggiunto anche il medico sociale della Juventus Marco Freschi, che intervistato dai taccuini de La Gazzetta dello Sport ha deciso di esporre in maniera ancora più chiara il problema.
Il dipendente bianconero ha infatti detto che giocare agli orari e alle temperature di questo Mondiale per Club rischia seriamente di esporre molto più facilmente i calciatori agli infortuni. Addirittura il sanitario bianconero ha anche parlato di “colpo di calore“, forse la conseguenza peggiore a delle condizioni meteo che mettono in estrema difficoltà soprattutto le compagini europee, non abituate a giocare quando fa estremamente caldo come adesso negli States.
Juventus, il medico spiega come prevenire il tutto
Così come ha posto il problema, il medico sociale della Juventus Marco Freschi ha anche svelato le tecniche per far fronte all’estremo caldo degli Stati Uniti.
Innanzitutto il sanitario bianconero ha parlato di idratazione adeguata nelle 48 ore che anticipato il fischio di inizio match. Questo potrebbe garantire al giocatore maggiore resistenza al caldo oltre che una bassa percentuale di calo di zuccheri. Sempre alla rosea ha poi spiegato come durante i cooling break vengano adottate strategie di raffreddamento, con asciugami congelati che vengono poggiati dietro al collo e sui polsi, mentre all’intervallo bevante istoniche, gel e zuccheri a rapido assorbimento, così da preparare nel migliore dei modi il calciatore alle temperature che lo aspettano.
