Le principali notizie dal mondo biancoceleste di oggi, domenica 22 giugno: tutte le ultime novità che riguardano la Lazio: la rassegna stampa e le news
Il mercato della Lazio è ancora fermo: il club non ha acquistato, nè venduto nessuno. L’unica novità rispetto al passato è il ritorno in panchina di Maurizio Sarri, al quale il club e i tifosi si aggrappano per cercare di migliorare il settimo posto dello scorso anno e rilanciare la rosa di una squadra che lo scorso anno era partita fortissimo, prima di chiudere la stagione con il fiatone.

La strategia sembra evidente: non vendere nessuno, confermare i big e i calciatori arrivati lo scorso anno dal mercato, e provare a fare meglio rispetto a quanto è stato costruito nel corso della scorsa stagione. Tutto sarà in mano all’allenatore Maurizio Sarri.
Sarà Sarri il top player della Lazio

Sarri, come ribadisce il Corriere dello Sport, punterà sulla passione e sul sentimento del popolo laziale. «Bisogna innescare il senso del divertimento e trasmetterlo al pubblico». È l’estremo tentativo dopo quindici mesi di sosta in cui si è dedicato alla famiglia, ha lenito dolori, ritrovato motivazioni. Era svuotato. Torna carico come una molla. Sa benissimo cosa lo aspetta e le possibilità ridotte di intervento sul mercato.
Conosce la concorrenza. È il top player scelto da Lotito per ottenere dallo stesso gruppo risultati migliori rispetto alla gestione Baroni e superare l’ultima estate dell’indice di liquidità, aspramente combattuto e alla fine abrogato (o adeguato) dalla Figc. Dal gennaio 2026 i club di Serie A si misureranno con l’indicatore del costo del lavoro allargato (in rapporto ai ricavi) per comprare. L’equilibrio finanziario della Lazio dovrebbe rivelarsi un vantaggio. Ora c’è da pazientare. Un mese o due di attesa per piazzare solo uno o due colpi. I laziali fremono, anzi contestano.
Il silenzio su Romagnoli

Secondo la ricostruzione de Il Tempo, il rinnovo di Alessio Romagnoli resta avvolto nel silenzio. Il calciatore attende una chiamata per vedere confermate le promesse fatte dalla società in sede di stipula del contratto. E’ uno dei fedelissimi di Maurizio Sarri, ma la situazione non si è ancora sbloccata. La possibilità di restare fino alla scadenza naturale del contratto e di andare via a zero nel 2027 resta dietro l’angolo.
Come sbloccare l’indice di liquidità?

Fabiani deve sfoltire l’organico e alleggerire i costi di gestione per creare un’operatività minima di mercato. Le cessioni di Fares (in Grecia), Cancellieri, Basic, forse Cataldi, uno tra Tchaouna e Noslin dopo l’esame in ritiro di Sarri, dovrebbero creare il tesoretto per garantire almeno l’acquisto di un centrocampista offensivo, considerato la priorità del mercato. I tifosi contestano e si lamentano perché in entrata Lotito è bloccato (come sempre) dall’indice di liquidità. Il presidente della Lazio è in attesa, a microfoni spenti lo definisce un ostacolo risolvibile, non insormontabile.
Non svela l’importo, non dovrebbe essere minimo e neppure apocalittico. Se ravviserà la convenienza o la necessità, ripianerà e interverrà. Lo ha promesso a Sarri. Gestisce con oculatezza. Quello che oggi non può fare, potrebbe essere possibile ad agosto. Passeranno uno o due mesi. Occorre pazienza. C’è un altro aspetto di cui nessuno si era accorto. È l’ultima estate in cui l’indice di liquidità bloccherà gli acquisti della Serie A. Da gennaio 2026 conterà l’indicatore del costo del lavoro allargato in rapporto ai ricavi.
Dele Bashiru da plasmare

C’è una sola casella vuota nell’organico della Lazio e Sarri intende riempirla per tornare stabilmente a giocare con il 4-3-3. Una mezzala di inserimento che garantisca gol e qualità sulla trequarti. Un giovane Hamsik, per intenderci, se ci riferiamo al suo Napoli, durato tre anni. Un centrocampista dinamico, in grado di rompere gli schemi, e di aggiungersi ai tre attaccanti. Se pensiamo alla Lazio del secondo posto, che giocava con due fantasisti poco rapidi e protetti da Cataldi, un nuovo Luis Alberto o un emulo di Sergej Milinkovic.
L’estate scorsa Fabiani tentò la scommessa Castrovilli e puntò su Dele-Bashiru, considerato trequartista da Baroni. Sarri ha chiesto pareri ad altri operatori e dirigenti, non è un caso ne abbia parlato con il ds D’Amico, che avrebbe voluto portare Fisayo all’Atalanta. Il Comandante proverà a educarlo e inquadrarlo da interno, tirandone fuori le potenzialità fisiche, ma è ovvio che Lotito dovrà accontentarlo attraverso un acquisto.
Suggestione dall’Olanda: due i nomi seguiti

Arrivano dall’Olanda le ultime suggestioni. Guus Til del PSV Eindhoven per il ruolo di mezzala, Ruben van Bommel (figlio di Mark, ex Milan) dell’AZ Alkmaar per diventare il vice-Zaccagni. Due opzioni interessanti, due profili che potrebbero fare molto comodo. Ma per entrambi (così come per qualsiasi altra eventuale operazione in entrata) ogni discorso è rinviato a data da destinarsi. Sondaggi che ad oggi non si sono mai concretizzati in offerte reali. Certo, non sono gli unici nomi in lista (la mezzala in prima fila resta Fabbian del Bologna, ieri è uscito anche un presunto interesse per Simon Sohm del Parma), ma il rischio è che qualcun altro arrivi prima della Lazio sia nell’uno che nell’altro caso.
La sfida di Castellanos

Repubblica parla di Castellanos e delle sfide che lo attendono. Il centravanti argentino si giocherà il posto con Dia. Se sarà il senegalese a partire in pole position, il Taty lotterà per il sorpasso e per convincere Sarri che è lui, non Raspadori o Oyarzabal, il centravanti ideale per il suo 4-3-3, Sempre che alla Lazio non arrivi un’offerta da 40 milioni: solo in quel caso Castellanos verrebbe ceduto. Non c’è alcun veto di Sarri, sempre che la società riesca a sostituire il Taty con un centravanti più orte o almeno dello stesso livello.
Tante squadre in Premier e in Liga sono interessate all’argentino, da Volverhampton e Burney al West am, dal Villarreal al Betis, ma a Formello non sono ancora arrivate proposte ufficiali. Altra sfida che aspetta Castellanos è il derby con Dybala per un posto tra i convocati dell’Argentina rel Mondiale della prossima estate. Il ct Scaloni lo stima, ma lo chiamerà solo se il Taty giocherà con regolarità: per questo il primo obiettivo del centravanti argentino è ritagliarsi uno spazio importante come titolare, nella Lazio. O altrove…