Il presidente della Lazio Lotito ha ribadito che, “se al tecnico non piacerà qualcuno, verrà venduto e sostituito”. Sarri ha già fatto un nome per il centrocampo
“L’allenatore valuterà tutta la rosa in ritiro. Se poi non gli piacerà qualcuno, verrà venduto e preso il sostituto”. Nell’intervista rilasciata oggi sulle colonne de Il Messaggero, il presidente Claudio Lotito smentisce la possibilità di una Lazio inoperosa sul mercato. Secondo le parole rilasciate dal numero uno del club, i biancocelesti non avranno nessun problema a soddisfare le eventuali richieste del tecnico. Nessun paletto, nessun limite...se non autoimposto da valutazioni sulla rosa.
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“Non c’è nessun bisogno di comprare”, ha ribadito il patron, che poi ha specificato: “Abbiamo grandi giocatori e lo dimostra il fatto che tutti ce li chiedano. Ho detto no a offerte importanti per Rovella, Tavares, Isaksen, Guendouzi e Castellanos”. Da una parte Lotito annuncia la voglia di non concludere acquisti, dall’altra ribadisce che, in caso di richiesta dell’allenatore, ci si muoverà in entrata. A patto di cedere chi non rientra nei piani di Sarri. “Se non gli piacerà qualcuno, verrà venduto e preso il sostituto“.
Sarri, il reparto dove ha chiesto a Lotito di muoversi
Starà quindi a Sarri valutare eventuali migliorie ad una squadra che, sotto la guida di Marco Baroni, ha chiuso la scorsa stagione al settimo posto e ai quarti di finale di Europa League. Il tecnico ha già fatto una scelta: nei colloqui con il direttore sportivo Angelo Fabiani ha ribadito le sue priorità, che ha poi specificato anche nell’intervista rilasciata al termine del meeting di Castiglion della Pescaia: “Mi sembra che se vogliamo giocare a 3 in mezzo, siamo corti a centrocampo. Vediamo se ci sono margini di miglioramento o meno”. Il tecnico vuole una mezzala: al momento si ritrova con soli tre interni di centrocampo.

Guendouzi, Vecino e Dele Bashiru. Il francese è un inamovibile, l’uruguaiano (che ha da poco rinnovato il suo contratto con la Lazio), dovrebbe rappresentare una delle prime alternative. Il nigeriano invece rappresenta una grande incognita: ha fisico, inserimento e fiuto del gol (nei pochi minuti disputati lo scorso anno ne ha segnati cinque), ma ha palesato lacune tecniche e problemi nel palleggio. Il tecnico lo valuterà per capire se ci sono i margini per trasformarlo in una mezzala adatta al suo gioco: “Non conosco il suo palleggio – ha ribadito Sarri – l’ho visto giocare sulla trequarti e tutti dicono che non sia un trequartista. Vediamo di riportarlo a centrocampo e capiamo quale evoluzione possa avere. Dagli addetti ai lavori sento giudizi positivi, parlo di direttori sportivi di altre società. Qualche qualità, evidentemente, ce l’ha”.
Sarri ha scelto Fabbian, ma c’è l’incognita tempo: l’esempio di Fazzini…
Sarri vuole un centrocampista. Ha capito che non lo potrà avere a breve, ma continuerà a spingere per convincere Lotito ad accontentarlo. Ha tre interni con caratteristiche precise: Guendouzi è un moto perpetuo, capace di aggredire gli avversari e regalare dinamismo: Vecino è abile ad inserirsi e trovare spazi in area di rigore, mentre Dele Bashiru ha fisico e tiro. Gli manca il classico elemento in grado di accendersi e regalre spunti nel corso delle gare. Un numero dieci di qualità. Per questo, ha deciso di non forzare la mano su Loftus Cheek, considerato simile (almeno per caratteristiche) ai giocatori che già fanno parte della rosa.

Per la sua Lazio vuole qualcosa di diverso: un trequartista, adattabile nel ruolo di mezzala: un giocatore in grado di abbinare tecnica e palleggio, con qualche gol e assist in canna. L’identikit porta a Giovanni Fabbian del Bologna. Sarri lo voleva già nel corso della sua prima esperienza alla Lazio e ne apprezza le qualità tecniche. E’ convinto che possa muoversi perfettamente alla sinistra del regista e regalare spunti e iniziative nei match più delicati. La Lazio può affondare il colpo, ma è chiaro che l’attesa e l’attuale immobilismo, rappresentano un freno. Lotito è stato chiaro: se Sarri glielo chiederà, si muoverà sul mercato: ma se la Lazio confermerà la volontà di assumere un atteggiamento di attesa (dando al tecnico la possibilità di valutare i calciatori in ritiro), il rischio di essere sorpassati da altri club è molto alto.
L’esempio è quello di Fazzini: la Lazio lo segue da gennaio. Se avesse sferrato il colpo ora, avrebbe avuto chance di portarlo a casa. Ma l’attesa ha portato la Fiorentina a gettarsi sul calciatore e a chiudere (a cifre non elevate) il suo acquisto. Lotito ha preso tempo, ma ha voluto ribadire che la Lazio (in caso di richieste), non rimarrà ferma. Sarri attende con ansia…