Sarri decisivo: che cosa potrebbe accadere in caso di addio?

La più che concreta possibilità di vedere bloccata l’intera sessione estiva di calciomercato, che impedirebbe così alla Lazio di operare in entrata, potrebbe portare l’allenatore toscano a prendere una clamorosa decisone

Il ritorno di Maurizio Sarri a Formello era stato salutato dai tifosi biancocelesti come un segnale di ripartenza dopo il clamoroso finale di campionato che aveva visto la Lazio perdere anche la qualificazione europea dopo l’incredibile sconfitta casalinga contro il Lecce nell’ultima giornata. Un Sarri bis per cercare di tornare a vivere quei momenti magici che con il Comandante avevano portato la Lazio ad acciuffare un quinto e un inaspettato secondo posto in classifica, con conseguente qualificazione alla Champions League.

Sarri decisivo: che cosa potrebbe accadere in caso di addio? – LaLazio.com – Ansa foto

La FIGC ha bloccato le operazioni in entrata della Lazio a causa del mancato rispetto di tre parametri finanziari fondamentali: l’indice di liquidità, il livello di indebitamento e il cosiddetto “costo del lavoro allargato”. In parole semplici, la società non rientra nei requisiti minimi per poter registrare nuovi tesseramenti. La Covisoc, l’organismo di vigilanza finanziaria della Federcalcio, ha imposto lo stop dopo l’analisi dei conti al 31 marzo. La Lazio potrà comunque effettuare cessioni, ma non potrà procedere con acquisti fino, in pratica, alla prossima sessione utile di mercato che si aprirà il prossimo 1 gennaio 2026.

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Il parametro della discordia

E’ caduto anche l’ultimo velo su una gestione che ha sempre fatto discutere in città tra la tifoseria biancoceleste, quello scudetto del bilancio, tante volte sbandierato dal presidente Claudio Lotito, ora si è dissolto sotto la mannaia della Covisoc che ha chiuso il mercato in entrata per l’intera sessione estiva del club. Una penalizzazione che potrebbe essere risolta a fronte di enormi sacrifici sia economici che tecnici, in termini di cessione di calciatori, che non può che preoccupare l’intera piazza per una squadra arrivata settima per la seconda volta consecutiva e per di più questa volta anche rimanendo fuori dalle competizioni europee.

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Il parametro della discordia  – LaLazio.com – Ansa foto

Tre parametri non rispettati, tra cui il famigerato indice di liquidità vero incubo di ogni tifoso laziale, che di fatto congelano non soltanto le operazioni possibili in entrata, ma anche, se fossero ancora possibili, tutti i sogni di vedere arrivare qualche nuovo calciatore. In tutto questo si intreccia la figura di Maurizio Sarri, che ha accettato di tornare sulla panchina biancoceleste 15 mesi dopo aver rimesso il mandato all’indomani della sconfitta casalinga contro l’Udinese, ma non pensava certo di ritrovare uno scenario del genere. Aveva detto di nuovo si alle lusinghe del patron biancoceleste perchè molto attaccato all’ambiente laziale e perchè sapeva in cuor suo che aveva indubbiamente lasciato il lavoro a metà.

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La decisione di Sarri

Ma ora lo scenario è mutato del tutto. Il mister, quando ha accettato di tornare a Formello, non è stato informato della reale situazione, è stato diciamo pure ingannato e a nulla sembra valgano adesso le solite rassicurazioni telefoniche fornite dallo stesso Lotito. Un film già visto se pensiamo quale era stato l’assunto di partenza di tutti i problemi del terzo anno sarriano a Roma, che poi hanno portato alle dimissioni, e adesso la gente ha paura che crolli definitivamente tutto se il tecnico toscano dovesse rinunciare all’incarico. Sarri è ancora in vacanza, anche se già stava preparando la prossima stagione insieme ai suoi collaboratori, si trova a Castelfranco, inquieto e deluso e sta riflettendo sull’evolversi di una realtà a cui non era preparato. Se dovesse dire di no potrebbero aprirsi scenari apocalittici per il futuro della società fuori dal campo e per la squadra in campo. La situazione si farebbe davvero esplosiva e a cascata i problemi potrebbero moltiplicarsi.

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La decisione di Sarri – LaLazio.com – Ansa foto

Quanti giocatori capendo la situazione potrebbero arrivare a chiedere di essere ceduti? Quanti giocatori in odore di rinnovo o adeguamento di contratto si rifiuterebbero di firmarlo? Pedro e Vecino, unici due “nuovi” acquisti, che prospettive potrebbero avere a quel punto senza il loro condottiero in panchina? E chi potrebbe avere il coraggio di sedersi su una panchina così in bilico, chiamato a salvare il salvabile dalla società? Un nome giovane, tipo Palladino? Resisterebbero a quello che sarebbe un tritacarne giornaliero in preda a una contestazione a quel punto davvero fortissima? Se la questione del mercato bloccato resterà un nodo insormontabile fino a gennaio prossimo, allora per i tifosi della Lazio resta solo la speranza che Sarri accetti una “missione impossibile”, perchè “la Lazio ti entra dentro, e ti regala un senso di appartenenza che da fuori non riesci a notare”.

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