L’ex direttore sportivo biancoceleste e giallorosso parla del momento ed elogia il tecnico toscano e su Tchaouna spiega
Pochi vedono calcio come lui e pochi sono affezionati alla bellezza del calcio e del gesto tecnico come Walter Sabatini che in Maurizio Sarri vede una specie di traguardo bello e affascinante che non è mai riuscito a raggiungere. Eppure hanno una visione del calcio molto simile e tutti e due amano la bellezza del calcio. Non è un momento idilliaco per la Lazio e per il tecnico toscano che è venuto a sapere alcune cose sulla situazione finanziaria biancoceleste che non gli hanno fatto piacere anche perché sul mercato, a meno che non si facciano interventi radicali, non si può fare nulla. E di mercato, chi meglio di Walter Sabatini ne può parlare? “Quando c’è il mercato bloccato, bisogna vedere che tipo di situazione è, io ce l’ho sempre avuto in questo modo, o meglio cercare di vendere più giocatori possibili per acquistare, è stato il mio leitmotiv degli ultimi vent’anni, succedeva alla Lazio e alla Roma, quindi figuriamoci, di sicuro devi fare di necessità virtù….“, le parole dell’ex dirigente.

Sulla situazione legata alla Lazio e anche ad altre squadre non vuole entrare nello specifico, anche perché non si vuole mettere a fare polemica: “Non mi fate parlare perché poi dico sempre quello che penso e adesso voglio stare tranquillo, visto che il calcio ogni anno che passa diventa sempre più isterico, invece di pensare di poter fare uno dei mestieri più belli, se non proprio il più bello, c’è troppa gente stressata e non mi va di dare fiato a questo o a quello“, fatta la premessa, Walter Sabatini dice quello che pensa parlando di tecnica e di campo, che “è quello che mi piace di più” e sulla situazione di Sarri spiega: “Maurizio è un animale da campo, qualcosa d’incredibile, è tosto, uno stoico che davanti a sfide difficile si esalta, lo vedo bene, la Lazio la vedo bene“.
“La Lazio è già una buona squadra adesso. Dia punta nel 4-3-3 di Sarri? Potrebbe fare tanti gol…”
La situazione non era quella che sembrava anzi quella che gli avevano dipinto, ma per Sabatini la cosa importante è il campo, “conta solo quello alla fine e quello che hai dentro e uno come Maurizio ha tanto dentro, tanto da dare ancora, per questo sono convinto che farà bene, nonostante il momento e nonostante tutto quello che si dice in giro“. E ancora: “Avere uno come Maurizio Sarri nel nostro campionato è una ricchezza, una cosa pazzesca, non può stare lontano dalla serie A uno come lui, uno che insegna calcio come lui. E’ un uomo e un allenatore di cultura e di cervello, è un uomo come tutti noi e si può arrabbiare, ma la passione e la voglia di fare bel calcio sovrasta tutto. La Lazio, poi, adesso come adesso è una buona squadra già così com’é, con Sarri farà bene…”.

Riguardo alla possibilità che uno come Dia possa fare il centravanti in un 4-3-3 di Sarri, Sabatini che conosce bene Dia non ha dubbi: “Certo che lo può fare, ha tecnica e soprattutto anche la profondità e sa come muoversi, non so e non credo che possa fare i gol di Mertens, ma segnerà diversi gol“. L’ultima è su Tchaouna e sulla cessione in Premier: “Non mi voglio sbilanciare più su di lui, per me è un ragazzo che ha mezzo tecnici spaventosi, è ancora giovanissimo, ma deve essere seguito, quasi ogni volta in allenamento deve essere anche sgridato, Sarri poteva essere il tecnico ideale, ma va bene così“.