L’ex biancoceleste ha salutato definitivamente la Fiorentina e a luglio tornerà a Formello agli ordini del tecnico toscano
Ancora lui, ancora Lazio. E stavolta il suo è probabilmente il ritorno più strano e meno atteso, soprattutto scontato. E’ la quarta volta che Danilo Cataldi torna in biancoceleste dopo le esperienze di Crotone, Genoa, Benevento e l’ultima con la Fiorentina. Strano ritorno perché la sua cessione in prestito alla squadra toscana era sembrata più che altro una punizione che una cessione vera e propria. E chi dice che non è così, allora è stato senza dubbio un gravissimo errore tecnico visto quello che è successo alla Lazio in mezzo al campo nell’ultima stagione, soprattutto in un momento ben preciso quando, tra infortuni lunghi, squalifiche e giocatori che non si sono rilevati azzeccati, un centrocampista esperto e bravo in più, avrebbe fatto sicuramente comodo. Ma quelle mezze uscite sulla fascia e sullo spogliatoio non sono state perdonate.
E così la società decise di cederlo perché non era funzionale e al suo posto sono state presi giocatori che non sono andati bene, ora però ritorna e probabilmente lo farà col sorriso ma non certo a testa bassa. Della Lazio è stato il capitano ed è l’unico e ultimo prodotto di un vivaio che invece di funzionare fa acqua da tutte le parti, soprattutto se si pensa che sia Cataldi il giocatore che ha fatto una bella carriera in serie A e ha vinto con la Lazio. La verità è che la sua cessione ancora nessuno l’ha ampiamente capita e di questi tempi, il suo ritorno è oro. E, naturalmente, mette a nudo una strategia sul mercato da azzecca-garbugli.
Sarri riabbraccia Cataldi e gli chiederà di fare la mezzala
Danilo Cataldi è contento di rientrare alla base e lo farà a testa alta anche perché è reduce da una stagione di tutto rispetto. Se fosse rimasto Palladino e non se ne fosse andato dalla Fiorentima, Danilo sarebbe ancora lì. Non solo. Pare che anche Pioli avesse chiesto il suo riscatto, ma la dirigenza viola stava su altri giocatori e voleva tentare di fare prima i nuovi acquisti e poi verificare, tanto che alla Lazio aveva chiesto ancora altro tempo, ma non ce ne era più.
In questa situazione così particolare e delicata, Maurizio Sarri uno come Danilo Cataldi lo accoglie a braccia non aperte, apertissime e anche con un bel sorriso a trentadue denti. Si fida del centrocampista, talmente tanto che potrebbe (e lo farà ndr) anche chiedergli di studiare da mezzala anche perché qualità e mezzi tecnici, nonché passo e gamba, non gli mancano affatto. E lui, Danilo, lo farà senza problemi. In verità l’aveva cominciato a fare con Pioli, ma l’insegnante e l’insegnamento è di un altro livello.
