Il presidente della Lazio Lotito fa l’elenco delle offerte rifiutate e poi assicura: “Se servirà fare mercato, ricapitalizzerò. Ma non avrebbe senso”
Il patron della Lazio Claudio Lotito ha incassato il si di Maurizio Sarri e rilancia la sua idea: “La Lazio non ha bisogno di cedere nessuno e infatti terremo tutti i big”, ha detto a Il Messaggero, per poi rilanciare: “Se servirà prendere qualcuno, allora ricapitalizzerò, ma non avrebbe senso”. Un discorso chiaro, ma difficile da interpretare: e soprattutto da accettare. Dal punto di vista prettamente teorico, Lotito ha ragione: la Lazio non ha i conti in deficit e possiede un patrimonio immobiliare stimato intorno ai trecento milioni di euro (che il patron sta provando in tutti i modi a far abbassare l’indice di liquidità). Pensare di ricapitalizzare con questi numeri, potrebbe non avere senso.

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Ma se la Lazio ha il mercato bloccato per aver sforato tre indicatori fondamentali (indice di liquidità, indebitamento e costo allargato della rosa) e sono stati quindi commessi evidenti errori (da chi?), l’unica soluzione per effettuare degli acquisti in questa finestra di mercato, sarebbe quella di ricapitalizzare: fare un investimento che permetta di sbloccare la situazione e regalare a Sarri dei calciatori. Ma la cifra (rispetto a quella versata dal patron nel 2020 e nel 2021 quando si trovò di fronte ad una situazione simile) è decisamente alta.
Lotito e il mercato: “Se serve, ricapitalizzo, ma non avrebbe senso”
Lotito ribadisce che la Lazio potrebbe muoversi: “Se decido di fare acquisti, ricapitalizzo. Ma non avrebbe senso, perchè la Lazio non ha necessità di capitali, nè problemi di giocatori. Al massimo aggiustiamo a gennaio, non è questo il problema”. Provando a tradurre il concetto espresso da Lotito, la risposta è piuttosto scontata: per fare mercato ora servirebbe immettere all’interno delle casse della società, circa una novantina di milioni. E’ molto più pratico e conveniente aspettare gennaio, rifiutando tutte le offerte e poi provare ad accontentare Sarri.

Il primo obiettivo sarà ora quello di vendere: di sfoltire la rosa. Si tratta di una richiesta specifica del tecnico (che non ha voglia di lavorare con una rosa extralarge, dovendo preparare solo il campionato e la Coppa Italia) ed una necessità: vendendo gli esuberi si potrà più facilmente rientrare nei due parametri (indebitamento e costo del lavoro), lasciando da parte l’indice di liquidità. “Dobbiamo sfoltire la rosa, perchè abbiamo trenta giocatori per una competizione”, ha ribadito ancora Lotito, che poi passa a ricordare le offerte che ha rifiutato nei giorni scorsi.
Lotito su Sarri: “E’ una persona per bene ed è carico”
“Per Castellanos mi hanno offerto quaranta milioni, idem per Rovella, Gila e Zaccagni. Poi trentacinque per Tavares , venticinque per Isaksen e quindici per Romagnoli. Tchaouna l’ho venduto per quindici milioni di euro. Ma non voglio smantellare la squadra”. Che sarà affidata a Maurizio Sarri. Il tecnico ha confermato la disponibilità a guidare la squadra.

Sarri è rimasto deluso per il blocco del mercato. Come ha confermato il club attraverso una nota ufficiale, solo due giorni fa è venuto a conoscenza della situazione reale e dell’impossibilità di muoversi sul mercato. Eppure, nonostante tutto, ha deciso di non tirarsi indietro: “E’ carico, è una persona per bene e di qualità. Siamo entrambi abituati ad onorare gli impegni presi. Tra l’altro venendo dal mondo bancario, sa che la Lazio è una società sana e solida”.