Andrea Balzanetti è un fiume in piena: “Gestione dilattentesca della situazione”. Poi su Sarri: “Se accetta, deve farlo fino in fondo. Non vorrei che dopo due o tre partite….”
“Mercato bloccato? Per la Lazio è un ancora di salvezza, visto quello che è stato fatto negli ultimi due anni”. Andrea Balzanetti, ai microfoni di Radio Olympia, parla delle problematiche attuali della Lazio, bloccata dall’indice di liquidità e dagli altri due indicatori. “Io sono stupito dal dilettantismo che è emerso. Ed è una cosa della quale sono molto rammaricato e che non mi aspettavo. La Lazio meritava un altro scenario”.
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La Lazio ha il mercato bloccato per aver superato l’indice di liquidità, l’indebitamento generale e il costo del lavoro allargato. Fino a gennaio non potrà muoversi, a meno di clamorose novità: “Io leggo i comunicato della società, leggo i bilanci e non capisco dove sia il problema. Il bilancio della Lazio è a posto: allora come ha fatto a trovarsi in una situazione del genere? Ho capito che si tratta di indicatori ai quali tu ti devi attenere. Ma è chiaro che si tratta di una situazione paradossale, visto che ci sono squadre che stanno peggio, dal punto di vista generale e che fanno mercato “. Le altre società riescono in qualche modo a risolvere il problema: “Ci sono presidenti che ad un certo punto staccano assegni e ripianano: la Lazio non lo farà mai, purtroppo”.
Lazio, mercato bloccato: “Ma tanto chi avrebbe preso?” Poi su Sarri…
La Lazio avrà il mercato bloccato e non potrà muoversi. “Quello che dicevo prima era una battuta, ma fino ad un certo punto, visti gli errori che sono stati commessi negli ultimi anni. Avevate la certezza che la Lazio avrebbe preso dei giocatori fenomenali? La Lazio avrebbe potuto fare affari alla Kean, o prendere uno come Thomas Muller? Ecco perchè dico che le cose, paradossalmente, le cose cambieranno poco. Ora bisognerà affidarsi a Sarri”. Che è rimasto deluso dalla situazione. “Io ho letto il comunicato della Lazio che fa riferimento al fatto che Sarri per la prima volta ha saputo della situazione. E’ chiaro che quella postilla l’ha voluta mettere Sarri per far capire che lui non era stato avvisato. Ma è possibile che il tecnico, che è una persona intelligente, si sia fatto fregare un’altra volta?”.

Sempre su Sarri: “Io ho paura solo di una cosa: due anni fa Sarri, alle prime difficoltà iniziò a lamentarsi e a dire, magari giustamente eh, che il mercato non lo aveva soddisfatto. Io spero solo che, se il tecnico ha accettato la situazione, lo faccia fino in fondo. Quello che non voglio vedere, è un tecnico che dopo due o tre gare, inizia a lamentarsi delle difficoltà. Lui non è il responsabile di questa situazione: l’hanno creata altri. Ma se tu l’accetti, allora vai fino in fondo. Io non ho mai sentito Baroni lamentarsi che a gennaio non gli hanno preso Provstgaard, Belhayane e Ibrahimovic. Ho paura che Sarri invece non sia dello stesso parere”.
Le differenze tra Sarri e Baroni
La Lazio ripartirà con la rosa dello scorso anno, ma con Sarri al posto di Baroni: “Io vi dico la verità, non sono mai stato così entusiasta del fatto che Sarri sia tornato. Meglio lui di Baroni? Io ho l’impressione che si dimentichi quello che ha fatto Baroni: uno dei percorsi migliori in Europa, in campionato siamo arrivati all’ultima giornata ancora in corsa per la Champions. Cosa cambia? Sicuramente ci sono delle condizioni migliori: giocherà meno partite, non giocherà l’Europa League. Quindi per me si farà meglio, ma non perchè Sarri sia meglio di Baroni. Soprattutto perchè fari meno gare e avrai dei giocatori che Baroni ha rivitalizzato. La cosa che mi fa stare tranquillo è che il 4-3-3 è il modulo migliore per questa Lazio. Io non sono pessimista, ma va gestita bene la situazione”.

Di parere diverso è Armando Fioretti, cronista del Tg 56: “Sarri è l’unico che ti può far superare queste difficoltà: è lui lo stellone al quale affidarsi oggi. Sarri non avrà il mercato, ma ha due grandi opportunità: una rosa senza prime donne (rispetto al primo Sarri) e quindi più disposte a seguirlo. E una rosa che si adatta perfettamente al 4-3-3. Nella sua prima Lazio non aveva un terzino sinistro, oggi ne ha due. Ha un uragano a sinistra come Tavares, che però deve inquadrare”.
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Il dubbio è nella mezzala sinistra: “Vecino è un giocatore che Sarri conosce bene: così come lui stesso conosce bene Sarri. Bisogna vedere anche Dele Bashiru, che per me con Sarri può esplodere. A centrocampo bisogna vedere anche Cataldi, che lo scorso anno a Firenze ha fatto molto bene. Ci sono calciatori che secondo me si adattano bene alle caratteristiche di Sarri. Posso essere fiducioso”.