La stagione dei biancocelesti è partita in salita dopo il blocco del mercato imposto dalla FIGC che impedisce di fatto l’arrivo di nuovi giocatori, ma nonostante tutto tanti tifosi hanno già fatto l’abbonamento
Tre parametri sforati. Tre paletti non rispettati che hanno imposto di prendere una drastica decisione nei confronti del club di Claudio Lotito. La Lazio, per non aver rispettato alcuni criteri economico finanziari, ha il mercato bloccato almeno fino alla prossima sessione disponibile, che corrisponde a quella invernale che scatterà il 1 gennaio 2026. Una decisione che permette alla società di vendere giocatori, ma impedisce di far arrivarne arrivare di nuovi a Formello, con qualsiasi formula.

L’unica operazione che la società è riuscita a portare a termine è stata quella di cambiare allenatore. Infatti, dopo l’esito finale del campionato scorso, che ha lasciato la Lazio dopo 8 partecipazioni consecutive fuori dall’Europa, Lotito ha raggiunto l’accordo per la risoluzione del contratto con l’ex allenatore Marco Baroni e ha potuto così annunciare il ritorno sulla panchina biancoceleste di Maurizio Sarri, dopo quindici mesi dalle sorprendenti dimissioni date a metà del suo terzo mandato. Un gradito ritorno per tutta la tifoseria che ha sempre mostrato di apprezzare le doti dell’ex tecnico di Juventus e Napoli.
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Nonostante tutto la gente ci crede
Possiamo affermarlo con la ragionevole certezza di non essere smentiti, questa nella storia della Lazio mancava! L’ultracentenario racconto dei colori biancocelesti ne ha viste di cose particolari, drammi, avventure, vittorie, sconfitte, delusioni, crisi societari, contestazioni, fallimenti o presunti tali sventati all’ultimo secondo, ma essere puniti con il blocco del mercato per aver sforato alcuni fondamentali parametri economico finanziari non era mai accaduto. E la gente ovviamente è sempre più stanca della gestione del presidente Lotito che adesso sta tirando davvero la corda in un mondo che sta correndo a una velocità forse non più sostenibile.

Il ritorno del Comandante a Formello non è bastato ovviamente a riportare la giusta serenità, è come se la tifoseria fosse rimasta spiazzata da questa ulteriore figuraccia in un campo che sembrava immune. Nessun nuovo acquisto, soltanto possibili cessioni per sfoltire una rosa ora extra large per il solo campionato e con la speranza che sia tutto a posto per gennaio, quando si aprirà la campagna acquisti invernale. In questa situazione così paradossale si è aperta comunque la campagna abbonamenti 2025-26 e il primo dato che emerge dopo neanche una settimana è addirittura sorprendente.
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Il paragone con l’anno passato
Ad oggi sono stati sottoscritti oltre 5000 abbonamenti, tra l’altro siamo nella fase dei rinnovi, quindi quella in cui i tifosi confermano il proprio posto nel settore scelto anche lo scorso anno. Un numero, considerando quello che sta accadendo, davvero interessante e tenendo conto poi che la Lazio, da calendario, giocherà la prima gara in casa contro il Verona soltanto il 31 agosto, quindi tra circa due mesi. Ma il dato è sorprendente se consideriamo quello che era stato raggiunto lo scorso anno nello stesso periodo, infatti a inizio luglio, sempre nella fase dei rinnovi, erano state sottoscritte circa duemila tessere in meno.

Evidentemente è stata più incisiva la contestazione alla gestione del presidente, che aveva portato in strada a marciare per protesta quasi diecimila laziali, che lo scoramento e la delusione per il blocco del mercato abbattutosi quest’anno. Misteri della fede direbbe qualcuno più importante di noi, misteri di una passione che ogni anno porta migliaia di tifosi a rinnovare un atto d’amore verso un ideale, verso dei colori che fanno parte della nostra vita e che, qualunque cosa accada, vedrà la gente laziale sempre lì, pronta a dare il proprio contributo. Nonostante una gestione che oramai ha mostrato di non riuscire più a stare al passo con i tempi.