Più criticato che osannato, ma intoccabile per i tecnici, Marusic riparte ma con delusione

E’ il terzino più “anziano” della Lazio, quello a cui tutti gli allenatori che si sono succeduti da quando è biancoceleste non rinunciano mai

A breve riparte la stagione. Un avvio particolarmente insidioso e a tratti fastidioso per via della situazione legata al mercato bloccato, per alcuni giocatori poi è un banco di prova importante visto che c’è un allenatore diverso rispetto all’annata appena terminata, per altri sarà sempre la stessa di sempre. Per alcuni in particolar modo, nonostante ci sia una militanza importante, sarà l’ennesima stagione dove, almeno in partenza, saranno più le critiche che le celebrazioni. E tra questi il giocatore più massacrato e poco considerato è Adam Marusic. Per il serbo-montenegrino sarà la nona stagione alla Lazio, ma su di lui la maggior parte dei tifosi lo considerano quasi un peso che un valore aggiunto, quando in realtà il suo rendimento è tra i più alti e costanti rispetto a chi viene esaltato.

Adam Marusic
Più criticato che osannato, ma intoccabile per i tecnici, Marusic riparte ma con delusione (Ansa Foto) Lalazio.com

Su Marusic si è sempre detto di tutto e di più, soprattutto sul fatto che sia poco offensivo e che non sappia fare le diagonali, a causa delle quali spesso la Lazio prenderebbe gol su errori fatali. Eppure questo ragazzo ha indossato la maglia della Lazio per ben 316 volte, realizzando anche 15 reti, non poche per un difensore, 4 solo nell’ultima stagione, eppure non bastano. Prima che venisse ufficializzato il mercato bloccato per l’ennesima volta, tanti, se non tutti, speravano che Marusic, ma anche Lazzari e Hysaj, fosse finalmente cambiati. Ma quello a cui veniva rivolta l’attenzione maggiore era il giocatore serbo-montenegrino.

Per Sarri è il titolare, lui però pensa ancora alla beffa del rinnovo

Tanti criticato dall’ambiente, ma ogni allenatore che c’è stato alla Lazio da Inzaghi, a Sarri, a Tudor e Baroni, nessuno ci ha mai rinunciato anzi era l’unico che trovava sempre posto. Non è Roberto Carlos, ma ha una costanza di rendimento e una duttilità che tra i biancocelesti non hanno in tanti anzi praticamente nessuno. Gioca a destra e sinistra senza alcun problema, ha fatto perfino il quinto e anche il centrale, con scarsi risultati, ma ogni tecnico non ci rinuncia mai.

Maurizio Sarri
Per Sarri è il titolare, lui però pensa ancora alla beffa del rinnovo (Ansa Foto) Lalazio.com

Appena Maurizio Sarri ha ripreso il timone della Lazio ha chiesto che diversi giocatori non fossero ticcati, tra questi c’è anche Marusic, con cui ha un buon rapporto e su cui è pronto a scommetterci a occhi chiusi. Lui, Adam, è contento di questo, ma allo stesso tempo non riesce a nascondere la sua delusione per il mancato rinnovo che si trascina da almeno un anno e mezzo. La scorsa estate fu rimandato alla fine dell’anno e proprio nel momento in cui stava per firmare fino al 2028, un altro blocco, poi le riflessioni, le minacce del suo agente di ricorrere all’articolo 17, altra ripartenza con la firma imminente e ancora un altro blocco.

 

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