Nelle difficoltà estreme imposte dal blocco del mercato, che impedirà alla Lazio di acquistare giocatori in questa sessione estiva, il tecnico toscano potrò però ancora contare sui due veterani con tanta voglia di stupire
Oramai ci siamo. Le tante polemiche che hanno travolto l’estate biancoceleste, causate dal clamoroso quanto inedito provvedimento preso dalla FIGC di impedire al club presieduto da Claudio Lotito di effettuare acquisti in questa sessione estiva di calciomercato, per aver sforato tre fondamentali parametri economico-finanziari, tra qualche giorno lasceranno spazio al raduno dei giocatori biancocelesti. Per poi iniziare le visite mediche e, il 14 luglio, il ritiro presso il centro sportivo di Formello.

Uno stop forzato alla possibilità di acquistare volti nuovi che complica non poco il ritorno sulla panchina della Lazio di Maurizio Sarri, soltanto 15 mesi dopo aver rimesso il suo mandato nelle mani del presidente Lotito, prima della scadenza naturale del suo mandato triennale. Un Sarri bis che comincia quindi tra mille problemi, tra una contestazione forte da parte dei tifosi, tra una piazza rimasta mai come questa volta sconcertata dalla punizione subita dalla società. Ecco perchè i provvidenziali rinnovi di due giocatori di lunga militanza ed esperienza come Pedro e Vecino potrebbero risultare comunque fondamentali non soltanto dal punto di vista tecnico, ma anche all’interno dello stesso spogliatoio.
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L’annata sarà già complicata in partenza
Il mercato della Lazio è stato bloccato a causa del mancato rispetto di tre parametri utili per capire l’andamento della gestione economico finanziaria di una società. La Covisoc verifica questi paletti sul bilancio intermedio al 31 marzo per le sessioni estive e al 30 settembre per quelle invernali, il primo sforato è stato il “solito” indicatore di liquidità, ossia il rapporto tra attività correnti e passività correnti, ossia tra crediti e debiti che un club deve rispettivamente incassare e pagare entro 12 mesi. Stabilito lo sforamento di questo parametro vengono analizzati i due successivi, quello dell’indebitamento e quello del costo del lavoro allargato.

Avendo superato i limiti anche di questi due parametri, la Lazio ha subito lo stop al mercato in entrata almeno fino alla prossima sessione prevista a gennaio 2026. Una mannaia che si abbattuta come uno tzunami nell’ambiente biancoceleste che chiamerà Maurizio Sarri, tornato a Formello dopo poco più di un anno, a un lavoro ancora più difficile. La rosa quindi resterà per forza di cose la stessa dello scorso anno, rosa che con Baroni, al termine comunque di una buona stagione, è arrivata settima e fuori dalle competizioni europee, ecco perchè per l’ex tecnico di Juventus e Chelsea sarà fondamentale ripartire da quei giocatori che lui conosce molto bene.
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Due veterani fedelissimi del Comandante
Probabilmente ne sarebbe rimasto soltanto uno a Formello, ma lo stop al mercato ha imposto alla società rimedi urgenti e immediati ecco perchè si è affrettata comunque a rinnovare i contratti di due giocatori, come Pedro e Vecino che, seppur oramai avanti con gli anni, rappresentano una garanzia assoluta per il tecnico toscano e potranno dare una grande mano sia in campo sia fuori. Pensiamo all’attaccante spagnolo, assoluto protagonista lo scorso anno di una stagione pazzesca, forse tra le migliori di una carriera che gli ha permesso di vincere 25 trofei. A posteriori, stando al blocco di mercato, il suo rinnovo vale come un acquisto vero. In caso di addio, Lotito non avrebbe potuto sostituire lo spagnolo e Sarri sarebbe rimasto senza jolly, con un attaccante in meno, senza un leader come lui. Pedro a fine luglio compirà 38 anni, ma motivazioni, sacrificio e professionalità hanno già dimostrato che possono andare oltre la carta d’identità e i 14 gol, tutti praticamente decisivi, sono lì a testimoniarlo.

Vecino invece aveva praticamente già svuotato l’armadietto del centro sportivo, la società però è stata costretta a fare marcia indietro anche su input dello stesso Sarri e Matías Vecino, 34 anni il 24 agosto prossimo, ha firmato il rinnovo e si è ripreso la Lazio. Una svolta silenziosa, arrivata a metà giugno che ha riportato equilibrio in un centrocampo numericamente non all’altezza delle esigenze del tecnico e minacciato anche dalla Coppa d’Africa tra dicembre e gennaio. Il suo prolungamento di contratto ha evitato l’emergenza totale in mezzo al campo, regalando a Sarri un’arma duttile e già collaudata. L’uruguaiano è un jolly perfetto per Il Comandante, mezzala ma anche regista all’occorrenza, dopo averlo già fatto in passato proprio con l’ex tecnico di Napoli e Juventus. Il Sarri bis ripartirà tra mille difficoltà e poche certezze, due di queste sono proprio l’attaccante spagnolo e il centrocampista uruguaiano, classe, esperienza e voglia di stupire al servizio della maglia biancoceleste.