Basic, Fares e le zavorre del mercato in uscita della Lazio

La Lazio ferma sul mercato: Tchaouna l’unico ceduto, le uscite sono zavorrate da ingaggi pesanti. Nessun acquisto all’orizzonte, solo tagli per rientrare nei parametri

L’umiliante Quaresima di mercato vissuta dai tifosi della Lazio, come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, è una lunga Via Crucis di sogni infranti. Nessuna operazione in entrata, uscite al rallentatore. Tutto bloccato, tutto fermo. Solo attraverso l’alleggerimento della rosa la società potrà ridurre il monte ingaggi e rientrare sotto la soglia dell’80% tra costo allargato del lavoro e ricavi.

Toma Basic
Basic, Fares e le zavorre del mercato in uscita della Lazio (Ansa Foto) – Lalazio.com

Finora, l’unico a fare le valigie è stato Tchaouna, ceduto al Burnley per 15 milioni. Giovane, 21 anni, under 21 francese, con potenziale ancora da esprimere: vendibile.

Cancellieri è l’altro nome caldo: 23 anni, cercato da diverse squadre di Serie A in lotta per la salvezza, con il Cagliari in pole. Vorrebbe provare a convincere Sarri, stavolta da esterno puro, dopo i tentativi (non riusciti) da vice Immobile. Ma dovrà superare Noslin, ancora sospeso tra l’appello e l’addio. In quel ruolo c’è posto solo per uno.

Cataldi, salvo sorprese, resterà. Potrebbe essere il cambio di Guendouzi. Floriani Mussolini ha diversi estimatori: Watford, Udinese e Cremonese. I primi due club vorrebbero acquistarlo a titolo definitivo, ma la Lazio vuole mantenere il controllo con una clausola di recompra. La Cremonese invece propone un prestito con riscatto e controriscatto. Il suo entourage punta a definire il futuro entro metà luglio.

Le zavorre del mercato in uscita della Lazio

Il mercato in uscita è zavorrato da tre contratti pesanti: Basic, Fares e Kamenovic, tutti in scadenza nel 2026. Il croato, reinserito in lista da Baroni, è tornato rapidamente un esubero. Aveva pianificato di andare in ritiro, ma il taglio potrebbe essere imminente. Fares non è stato riscattato dal Panserraikos.

Fares
Le zavorre del mercato in uscita della Lazio (Ansa Foto) – Lalazio.com

Kamenovic è rientrato dall’esperienza in Svizzera, all’Yverdon. Nessuno dei tre ha intenzione di rinunciare a un solo euro, e non prenderanno in considerazione la risoluzione se la Lazio non garantirà ogni centesimo fino a giugno. Un’ipotesi che Lotito non ha mai voluto prendere in considerazione. Ma ora l’urgenza impone scelte nette. Si taglia ovunque, anche con il bilancino.

L’obiettivo resta cederli. Se andranno via in prestito, il contratto scadrà naturalmente nel 2026. Ma per risparmiare davvero sugli ingaggi, la Lazio deve trovare club disposti a pagare gli stessi stipendi: un milione netto per Fares, 1,6 milioni per Basic, 600 mila euro per Kamenovic. Impresa complicata.

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Gli altri. Marcos Antonio verrà riscattato dal San Paolo nel 2026. Diego Gonzalez resterà in prestito all’Atlas fino a dicembre. Artistico è diviso tra Spezia e Salernitana. Saná Fernandes è rientrato dal NAC Breda. Bertini e Ruggeri sono alla ricerca di una nuova sistemazione, come fatto da Crespi e Milani, già accasatisi all’Avellino. Filipe Bordon, difensore, andrà al Sudtirol in prestito con diritto di riscatto a 1 milione e controriscatto in favore della Lazio.

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