L’attaccante napoletano torna in Italia e apre all’ipotesi Lazio. Anche se il blocco del mercato impone una riflessione più ampia: “Prima di scegliere bisogna sedersi intorno ad un tavolino”
Lorenzo Insigne apre alla Lazio. L’attaccante napoletano, che ha appena chiuso la sua avventura con il Toronto in MLS, è entrato nel mirino del club biancoceleste. Sarri, il tecnico con il quale ha ottenuto i risultati migliori nel corso della sua carriera, lo ha cercato, testandone la disponibilità. Insigne ha preso tempo, ma l’idea di tornare a lavorare con il suo vecchio mentore, lo stuzzica.

Il problema è capire quando e come. Il blocco del mercato impone alla Lazio lo stop: il club non può tesserare nessun calciatore nel corso della finestra estiva. Se Insigne volesse vestire la maglia biancoceleste ha due possibilità: aspettare la riapertura della finestra di gennaio, o sperare che la situazione si sblocchi prima. Forse ad ottobre, dopo che il club avrà consegnato il 30 settembre la trimestrale che dovrà confermare di essere rientrata nei due parametri che aveva sforato: il costo del lavoro allargato e l’indebitamento generale.
Insigne sulla Lazio e Sarri: “Sarebbe un piacere e un onore, ma…”
Insigne sarebbe pronto ad attendere la Lazio? “Di mercato dico la verità non so nulla”, riporta il Messaggero, che lo ha intervistato ieri all’aeroporto di Fiumicino, appena sbarcato dal Canada. “Se ne occupa il mio agente e lui, fin quando non ha qualcosa di concreto in mano, non mi fa mai sapere. E per ora non mi ha detto proprio niente. Per adesso aspettiamo. Ma la priorità è rimanere qui: ho una voglia matta di tornare a giocare in Europa”. Nella Lazio ritroverebbe Maurizio Sarri, tecnico che lo ha esaltato a Napoli. L’attaccante campano ha giocato 139 partite sotto la guida del mister toscano, segnando 47 gol e fornendo 34 assist.

Insigne conosce perfettamente la situazione del club biancoceleste: “La Lazio ha il blocco del mercato, quindi è inutile fasciarsi la testa Sono dinamiche sulle quali non spetta ovviamente a me decidere. Però per me tornare a lavorare con Sarri sarebbe un piacere e un onore. La situazione al momento è complicata come sanno tutti, vedremo“. Per poter tornare a lavorare con il suo vecvhio mentore, Insigne dovrebbe quindi aspettare pazientemente la Lazio. Sarebbe disposto a farlo? “Parlo così perché io apprezzo il mister come persona e come allenatore. Sono stato bene con lui. E nella vita bisogna sempre sedersi a tavolino prima di decidere. La scelta migliore solamente in questo modo la puoi fare”.
Insigne, i tempi e le modalità di un possibile approdo e il sogno azzurro
Parole che suonano come una conferma. Insigne si siederà intorno ad un tavolino con i suoi manager e valuterà la situazione. E’ chiaro che, una prospettiva diversa rispetto al tesseramento a gennaio (ottobre o novembre) potrebbe favorire una scelta positiva. Qualora decidesse di aspettare la Lazio, potrebbe lavorare a Formello con Sarri, attraverso un’assicurazione speciale. Sogna di giocare una stagione da protagonista, per riprendersi la scena (dopo tre anni in MLS) e provare a tornare in Nazonale.

L’arrivo di Gattuso, tecnico con il quale ha lavorato a Napoli, rappresenta una possibilità in più. Insigne vorrebbe tornare in Italia per provare a convincerlo a tornare in azzurro, ripetendo la scelta fatta dal suo amico Immobile, che ha deciso di intraprendere la stessa strada al Bologna. “Con Gattuso ho un grandissimo rapporto, mi sono trovato benissimo quando è stato il mio allenatore al Napoli e anche dopo siamo rimasti in contatto. L’ho chiamato per fargli i miei complimenti nel momento in cui è stato nominato commissario tecnico. È una persona squisita. Vedremo sicuramente un ottimo lavoro perché è uno che dà tutto. E comunque la maglia azzurra l’ho sempre sognata da bambino. Spero di tornare a indossarla presto perché è da molto tempo che non lo faccio. Però per essere chiamato mi devo concentrare al massimo sulla mia nuova avventura e fare bene. Il resto poi verrà da solo”.