Lazio, Nuno Tavares ad un bivio: il doppio motivo per cui è sacrificabile

Il terzino portoghese non è certo della sua permanenza nella capitale: il dubbio nasce da ragioni tattiche ed economiche. Ecco la situazione

“Strano il mio destino, che mi porta quì, ad un passo dal tuo cuore, senza entrarci mai”. Il testo di una delle canzoni più iconiche e belle di Giorgia (cantante tifosissima biancoceleste) potrebbe tranquillamente essere accostato a Nuno Tavares. Un calciatore dal destino laziale molto strano: sempre ad un passo dal cuore dei tifosi e dei tecnici, senza entrarci mai pienamente. Un elemento sul quale esiste più di un dubbio in ottica futura. Andiamo a vedere perchè.

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Nuno Tavares
Lazio, Nuno Tavares ad un bivio: il doppio motivo per cui è sacrificabile – lalazio.com – La Presse foto

Il rapporto che lega Nuno Tavares e la Lazio risulta essere particolare. Arrivato lo scorso anno nel corso del ritiro di Auronzo Di Cadore, venne accolto con scetticismo: a pesare era l’ultima stagione (nella quale era rimasto quasi sempre in panchina) e i tanti dubbi che lo accompagnavano dal punto di vista fisico. Perplessità accentuate al termine della prima amichevole contro una selezione del Cadore: Tavares si infortunò dopo venti minuti, rimanendo ai box per più di un mese. Saltò la prima e la seconda gara di campionato. Poi, dopo la sosta, Pioli lo inserì nel blocco dei titolari.

Nuno Tavares, i numeri della sua esperienza alla Lazio

L’impatto di Nuno Tavares con il mondo biancoceleste fu devastante: il portoghese esordì collezionando due assist con il Milan, ripetendosi poi con Fiorentina, Torino, Empoli, Genoa (doppio assist) e Como: otto nelle prime otto gare disputate. Dalla decima giornata in poi però tutto è cambiato: Nuno Tavares non è più riuscito a ripetersi: ha messo a referto solo un assist per Castellanos in una gara di Europa League, poi il vuoto. Tra difensori che hanno imparato a conoscerlo (e a prevenirne le giocate), infortuni ed errori sotto porta dei suoi compagni (che avrebbero potuto far aumentare i suoi numeri), il portoghese si è spento.

Nuno Tavares
Nuno Tavares, i numeri della sua esperienza alla Lazio – lalazio.com – La Presse foto

A febbraio poi, la gestione di Baroni fu sconsiderata: il tecnico, dopo aver saputo dell’infortunio di Hysaj (un mese di stop), decise di escludere anche Luca Pellegrini dalla lista campionato, rimanendo con i terzini contati. Nuno Tavares, che fino a quel momento era stato gestito con parsimonia, evitando impegni ravvicinati, disputò sette gare nel giro di un mese, costringendo le sue fibre muscolari ad uno sforzo esagerato. Che ha pagato con una serie di infortuni ravvicinati.

Nuno Tavares e il futuro incerto: potrebbe essere sacrificato per due motivi

Il portoghese è finito nel mirino del pubblico e della critica. Il suo futuro sembrava segnato: tanto che la Lazio, ad inizio mercato, ha pagato il riscatto (cinque milioni di euro) per essere a tutti gli effetti padrona del suo destino. Il club era pronto a valutare offerte: ha rifiutato (per bocca del presidente Lotito, proposte di circa trenta milioni di euro), convinto che il suo cartellino avesse una valutazione più alta. Il blocco imposto dalla Covisoc al mercato ha cambiato le carte in tavola. Il club ora è di fronte ad una scelta, che dipenderà da una doppia valutazione: tecnica ed economica.

Nuno Tavares a terra
Nuno Tavares e il futuro incerto: potrebbe essere sacrificato per due motivi – lalazio.com – La Presse foto

Sarri non stravede per lui: “Nuno Tavares è l’unica incognita della difesa che troverò, è forte ma anarchico, se riusciamo a inquadrarlo diventa fortissimo”, ha detto a Castiglion della Pescaia un mesetto fa. Non è un segreto che il tecnico preferirebbe lavorare con giocatori più attenti alla fase difensiva e maggiormente disciplinati. Proverà a valutarne l’ adattabilità nel corso del ritiro, ma in caso di segnali negativi non avrebbe problemi a lavorare con i quattro terzini che attualmente ha in rosa: Marusic, Lazzari, Pellegrini e Hysaj. Elementi che ha già allenato e che conoscono i movimenti richiesti per la linea arretrata.

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Se poi dovessero arrivare offerte allettanti, il club non ci penserebbe su due volte. La Lazio infatti, per poter sbloccare i due indici che hanno portato al blocco del mercato (indebitamento generale e costo del lavoro allargato), ha bisogno di vendere: per fare cassa e per ridurre il monte ingaggi. Una cessione ad una cifra elevata, permetterebbe al club di fare un bel passo in avanti. Sarri vuole lavorare con venti giocatori di movimento. Al momento ci sono alcuni doppioni: un terzino è destinato a partire, come un centrale (uno tra Patric, Gigot e Provstgaard) e un attaccante esterno (o Noslin o Cancellieri). Nuno Tavares potrebbe quindi essere sacrificato per due ragioni: la prima tattica, la seconda economica. Il suo futuro è ancora tutto da scrivere.

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