Maurizio Sarri torna a Formello tra mercato bloccato, conferenze chiuse e una rosa da rifondare. La Lazio si prepara al ritiro casalingo: 31 convocati, campo nuovo e tanti interrogativi
Sarri è tornato ieri a Formello, inghiottito in un vortice di casi e tensioni. Il marasma di questi giorni ha un colore grigio e stanco: prima il blocco sul mercato, poi la conferenza a porte chiuse. Contraddizioni, nervi tesi e troppa incertezza. Maurizio mastica amaro e si irrita. Vorrebbe pensare solo al campo, al pallone. Da oggi, come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, si comincia: dalle 8 scattano le visite mediche nel Lazio Lab. Passeranno in trentuno, uno dopo l’altro.

Ci sarà la rosa dello scorso anno, almeno per adesso. Provedel, Mandas e Furlanetto in porta. In difesa Romagnoli, Gila, Patric, Gigot e Provstgaard. Sugli esterni Marusic, Lazzari, Hysaj, Tavares, Pellegrini. A centrocampo Rovella, Guendouzi, Vecino, il giovane Belahyane, Dele-Bashiru. Davanti Castellanos, Dia, Zaccagni, Pedro, Isaksen, Noslin.
Più Basic, il quarto portiere Renzetti, e i rientri dai prestiti: Cataldi, Cancellieri, Floriani Mussolini, Saná Fernandes e Ruggeri. Fuori lista – fino a ieri – restano Fares e Kamenovic. Per tutti sono previsti controlli classici e test cardio-polmonari, oggi e domani. Venerdì toccherà a Sarri e allo staff tecnico. Sabato i test all’Isokinetic, domenica libera.
Entro sabato verrà definita la lista dei convocati: da lunedì scatterà il ritiro vero e proprio, il primo tutto “in casa” a Formello. Sarri vuole lavorare su un gruppo definito: venti giocatori di movimento più tre portieri (all’inizio saranno quattro). Il numero complessivo sarà più alto almeno fino alla scrematura finale.
Le scelte di Sarri sulla lista
Cataldi resterà, Cancellieri può giocarsi le sue carte se Noslin dovesse partire. Floriani Mussolini rientra da un’ottima stagione alla Juve Stabia, ma la corsia destra è affollata: Marusic, Lazzari, Hysaj. E allora partirà di nuovo, si muovono Cremonese, Udinese e Watford. Basic è in uscita, come Fares e Kamenovic, entrambi in scadenza nel 2026.

La Lazio lavorerà su due campi: il Fersini e quello appena sistemato davanti alla foresteria. Il manto erboso è stato completamente rifatto tra maggio e giugno. Tappeti nuovi per una Lazio che cerca stabilità e concentrazione nel caos. Durante la stagione sarà pronto anche un terzo campo: l’alternanza sarà indispensabile per tenere tutti e tre in perfette condizioni, specie nei mesi più duri.
Il meteo, almeno per ora, ha dato tregua. Ma da lunedì tornerà il caldo vero, con punte fino a 35 gradi. Gli allenamenti sono fissati alle 9 e alle 18.30, per evitare le ore più torride. I giocatori dormiranno a Formello: le stanze sono già pronte, l’isolamento sarà totale. Il ritiro finirà il 26 luglio, giorno dell’amichevole contro l’Avellino, a Frosinone. Poi ci saranno le sfide di prestigio: Fenerbahçe il 30 luglio, Galatasaray il 2 agosto, Burnley il 9 in Inghilterra, Olympiakos il 16 a Rieti. Il 18, il campionato a Como.
LEGGI ANCHE… Formello, ritiro vero: amichevoli, tournée e prove d’Europa
Sarri parlerà al gruppo fin dal primo giorno. Proverà a scuotere l’ambiente, a infondere senso di appartenenza, di battaglia. I rinforzi – lo sa – non arriveranno. Ma chi resta dovrà dimostrare di essere all’altezza del fuoco. Perché nel caos, serve più forza. E più fede.