La Lazio blinda Mario Gila: niente cessione per via del blocco mercato. Il rinnovo può arrivare solo nel 2026. Lotito fa muro, Sarri riparte da lui
Altolà di Fabiani su Gila. «Non è in uscita», la risposta secca di Alejandro Camano sul futuro dello spagnolo. «È della Lazio, con altri due anni di contratto», l’aggiunta. Il manager – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – è passato giovedì dagli uffici dell’Inter: gli è stato chiesto se avesse parlato di Gila con Marotta e Ausilio. La risposta si è ancorata a Formello.

Il retroscena è chiaro: Mario non parte perché la Lazio lo ha detto chiaramente a Camano, in un incontro avvenuto la scorsa settimana. Nessuna trattativa, nessuna apertura. Cedere Gila significherebbe non sostituirlo, e con il blocco sul mercato è una possibilità inesistente.
Sarri ha già dovuto digerire diverse amarezze, ma su una cosa è stato irremovibile: i big non si toccano, promessa fatta da Lotito. Ripartirà da Gila e Romagnoli. Non può permettersi di affidarsi a un Patric ancora convalescente, 32 anni e un’annata segnata dagli infortuni. Né a un Gigot subito titolare o a un Provstgaard tutto da formare.
Gila resta un caso aperto a Formello, ma non sarà Sarri a gestirlo. Lo spagnolo si sentiva già con la valigia pronta, e per questo non ha mai spinto per il rinnovo. Scadenza 2027, nessuna fretta. Ha anche rinunciato all’aumento, puntando sulla finestra di mercato estiva. Ma il blocco ha stravolto tutto.
Gli scenari possibili per Mario Gila
Era stato contattato da club di Premier e dal Como. Il Bournemouth si era affacciato, forse solo un sondaggio. Il Brighton aveva valutato un’offerta da 35 milioni. Fabregas lo ha chiamato per portarlo al Como, offrendo il doppio dell’ingaggio attuale (1,1 milioni). L’offerta per la Lazio? Venti milioni. Pochi, secondo il listino di Lotito, che valuta il difensore almeno 40.

Anche perché, in caso di cessione, metà dell’incasso andrebbe al Real Madrid. Gila è ambizioso, ha sempre sperato nella chiamata di una big inglese o, magari, nel ritorno a Madrid. Un sogno, almeno per ora.Il punto non è più il mercato, anche se offerte possono arrivare. Il punto è che la Lazio ha chiuso ogni porta. Il tema vero è il rinnovo. Che però Lotito, oggi, non può concedere: i blocchi valgono anche per i nuovi contratti.
Non si può aumentare un euro. Nuovi accordi rinviati al 2026. Il manager di Gila, preso atto del muro alzato sulla cessione, ha cercato almeno di aprire un tavolo sul rinnovo. La Lazio ha risposto: appena possibile, lo faremo. Forse a gennaio 2026, se i blocchi cadranno. Oppure dal 1° luglio. Ma a quel punto Gila sarà a un anno dalla scadenza.
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Resterà? Firmerebbe? È un rebus. Trattare i rinnovi a 12 mesi dalla fine del contratto è sempre un rischio. E questo è uno dei casi più delicati. In questa emergenza, la Lazio non può permettersi di perdere valore o ritrovarsi un giocatore in scadenza senza certezze. Gila è un assegno in bianco per Lotito. Ma lo resta finché avrà un contratto blindato in cassaforte.