Il tecnico biancoceleste sta per dare il via al ritiro pre campionato, che da domani prenderà il via a Formello. Sarri ha scelto la formazione titolare, le prime alternative e i calciatori che non prenderà in considerazione
Tutto pronto per il Sarri bis. Il tecnico biancoceleste sta per iniziare la sua quarta stagione alla guida della Lazio. La prima dopo l’addio alla panchina biancoceleste del marzo 2024 ed il grande ritorno maturato a giugno scorso. Mai come stavolta il tecnico avrà l’opportunità di lavorare sin dal primo giorno di ritiro con la rosa che allenerà nel corso della stagione. Purtroppo non si tratta di una scelta voluta, ma di una necessità imposta dal blocco del mercato imposto dalla Covisoc alla squadra biancoceleste.
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Nessun colpo in entrata (gli unici volti nuovi sono rapprresentati da Danilo Cataldi e Matteo Cancellieri, di ritorno a Formello dopo le esperienze in prestito alla Fiorentina e al Parma) e nessuna cessione (l’unica è stata quella di Tchaouna, venduto a circa quindici milioni di euro al Burnley in Premier League). Sarri avrebbe voluto una mezzala in più e cambiare qualcosa in attacco, ma dovrà fare di necessità virtù. E mai come stavolta, le scelte sembrano scontate. Il tecnico si trascina solo qualche dubbio, su calciatori che non ha mai visto dal vivo.
La Lazio di Sarri: il portiere
Provedel o Mandas? Questo è il primo, grande dubbio che il tecnico sarà chiamato a sciogliere. Il portiere italiano è stato il numero uno di Sarri dall’agosto del 2022, fino al marzo del 2024: ha vinto il premio come miglior numero uno del campionato al termine della stagione 2022-23, quando collezionò un numero incredibile di cleansheet. E’ stato il portiere del gol all’Atletico Madrid e quello che più di altri era in grado di iniziare l’azione dal basso con il palleggio. La sensazione è che parta favorito.

Ma Mandas (che Sarri ha fatto esordire nel derby valevole per i quarti di finale di Coppa Italia a gennaio del 2024) è cresciuto in maniera esponenziale nel corso dell’ultima stagione: ha strappato il posto da titolare a Provedel con Baroni in panchina ed è stato protagonista lo scorso anno di un ottimo finale di stagione. Ha inoltre rinnovato da poco il suo contratto ed è considerato dal club come il portiere del futuro. Provedel parte favorito, ma non si possono escludere novità.
Difesa, c’è solo un dubbio
La linea difensiva sarà a quattro: l’unico dubbio riguarda il terzino sinistro. Nuno Tavares infatti verrà valutato sul campo. “E’ l’unica incognita della difesa – aveva detto Sarri un mese fa – è anarchico, ma se riusciamo ad inquadrarlo diventerà fortissimo”. Il ritiro sarà decisivo: qualora non convincesse, la Lazio potrebbe addirittura prendere in considerazione l’idea di cederlo, per fare cassa e ripianare il bilancio. Il suo posto verrebbe preso da Pellegrini o da Hysaj, che si appresta a vivere la decima stagione con Sarri in panchina.

Per il resto, non ci saranno sorprese. A destra si ripartirà da Adam Marusic, una vera e propria garanzia per il tecnico toscano. Alle sue spalle ci sarà Manuel Lazzari. Al centro i titolari saranno Mario Gila e Alessio Romagnoli, i due calciatori più scontenti a causa dei mancati rinnovi, ma pronti a guidare la difesa. Alle loro spalle Patric (che sta recuperando dopo il lungo stop) e Provstgaard. Mario Gila parte indietro e potrebbe essere ceduto.
Centrocampo, certezze e curiosità
La linea mediana a tre avrà due certezze. Anzi, una e mezza. Guendouzi sarà il titolare inamovibile. “E’ un animale contagioso per chi gli gioca accanto, ha bisogno del guinzaglio perché non riesce a fermarsi al 100%, deve andare oltre”, ha detto il tecnico parlando della mezzala francese. In mezzo Rovella parte favorito, ma attenzione a Belahyane, che ha tutte le caratteristiche del mediano perfetto per il tecnico: ha velocità di azione, è bravo nel palleggio e abile a strappare i palloni agli avversari. Può guadagnare posizioni. Occhio anche a Cataldi, il titolare della stagione 2022-23, quando la Lazio di Sarri chiuse al secondo posto. Partirà indietro e almeno in partenza potrà dare una mano anche come mezzala. Ma il tecnico lo conosce e lo apprezza e potrebbe dargli spazio.

La grande incertezza è a sinistra. Il tecnico è incuriosito da Dele Bashiru: Baroni lo ha utilizzato trequartista o mediano davanti alla difesa; ma come mezzala potrebbe imporsi. Ha fisico, abilità di inserimento, freddezza sotto porta e velocità. Difetta nel palleggio e potrebbe soffrire il gioco a due tocchi che Sarri chiede ai suoi centrocampisti. Verrà valutato in ritiro: “Addetti ai lavori e direttori sportivi, che non lavorano nella Lazio, me ne hanno parlato bene. Vuol dire che ha delle qualità“, ha detto Sarri. Se non dovesse regalare certezze, il tecnico si affiderà a Vecino: l’usato sicuro, che conosce alla perfezione suoi schemi e le sue richieste.
In attacco c’è un solo ballottaggio
In attacco si ripartirà da due certezze: Isaksen e Zaccagni saranno i titolari sulle corsie esterne. Il danese ritroverà Sarri dopo un anno e mezzo. Con Baroni si è imposto, pur non riuscendo a brillare in modo continuo. Il capitano (che sta rientrando dopo l’intervento chirurgico) sarà il titolare sulla corsia sinistra: con il tecnico toscano in panchina, arrivò in doppia cifra. Pedro rappresenterà l’arma da giocare in corso d’opera: potrà muoversi sia a destra che a sinistra. Alle loro spalle verrà confermato solo uno tra Cancellieri e Noslin. L’olandese ha poco mercato, al contrario dell’italiano, reduce da una buona stagione al Parma. Sarri lo ha allenato giovanissimo ed oggi potrebbe rilanciarlo.

Il dubbio è davanti: “Castellanos lavora per la squadra e segna gol difficili e belli, Dia, visto dall’esterno sa segnare con maggiore continuità”. Chi partirà avanti nelle gerarchie del tecnico? La sensazione è che Dia possa guadagnare terreno. Ma sarà necessario attendere i primi allenamenti a Formello per capire le gerarchie. Alle loro spalle potrebbe essere confermato anche Noslin. Non va dimenticato infatti che Dia salterà almeno un mese a gennaio per la Coppa d’Africa. L’olandese potrebbe essere la terza scelta in mezzo.
La probabile formazione della “nuova” Lazio di Maurizio Sarri
La formazione è quindi delineata: anche se al momento persiste almeno un dubbio per reparto. Il portiere titolare, il terzino sinistro, la mezzala sinistra e la punta di riferimento. Provedel, Nuno Tavares, Dele Bashiru e Dia partono leggermente favoriti rispetto ai concorrenti, ma sbilanciarsi in previsioni è altamente complicato.

In più bisogna anche attendere lo sviluppo della situazione legata a Insigne: qualora la Lazio riuscisse ad avere garanzie sul suo tesseramento, l’attaccante del Napoli diventerebbe una delle risorse da giocare nel reparto offensivo. A quel punto, la Lazio potrebbe sacrificare sia Noslin che Cancellieri, lasciando Pedro e l’ex capitano del Napoli, come carte da giocarsi in corso d’opera. Una situazione che però al momento resta una semplice ipotesi. La Lazio di Sarri si inizia a delineare.