Luciano Zauri, ex terzino sinistro e capitano della Lazio, punta su Nuno Tavares: “Con Sarri può diventare fortissimo. Ma serve buon senso da ambo le parti”
“Nuno Tavares è un’arma importante per la Lazio e non può assolutamente essere considerato un peso”. Luciano Zauri, ex terzino sinistro e capitano della squadra biancoceleste, spera che il laterale portoghese riesca ad esplodere sotto la guida di Maurizio Sarri. Nuno Tavares è reduce da una stagione a due facce: nella prima parte del campionato è stato protagonista di numeri eccezionali (otto assist nelle prime otto gare), poi si è perso, a causa di qualche infortunio di troppo.
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Sarri, che da oggi lo vedrà al lavoro nel centro Sportivo di Formello, si è espresso così parlando delle sue potenzialità. “E’ la nostra unica incognita in difesa. E’ molto anarchico, ma se riuscissimo ad inquadrarlo tatticamente potrebbe diventare fortissimo”. Zauri, che ha iniziato la sua avventura alla guida del Campobasso, è convinto che “il tecnico toscano sia quello che più di ogni altro può insegnargli qualcosa. E metterlo nelle condizioni di crescere”.
Zauri: “La Lazio è una buona squadra e con Sarri può crescere ancora”
“Per me la Lazio è una buonissima squadra e farà bene il prossimo anno. Ha una buona rosa, molto interessante ed è allenata da un grande tecnico. Se ci si sofferma ad analizzare i nomi, si capisce come Sarri abbia a disposizione una buona squadra. Purtroppo, e dico purtroppo perchè una squadra come la Lazio dovrebbe sempre partecipare alle competizioni europee, non giocherà le coppe, ma la rosa è interessante”.
Cosa potrà dare in più Maurizio Sarri?
“Tanto: la squadra ha un ottimo reparto offensivo, molto ben strutturato. Sicuramente Sarri avrebbe voluto cambiare qualcosa, metterci del suo con qualche rinforzo, ma sono convinto che la rosa sia adatta e ben formata”.
Eppure lo scorso anno ha chiuso al settimo posto il campionato. Poteva fare meglio?
“Assolutamente si, però mi preme dire una cosa”.
Quale?
“Le colpe maggiori per il finale di stagione e per il mancato raggiungimento di una posizione valida per l’Europa, sono dei calciatori. Baroni ha fatto un ottimo lavoro ed è un buon tecnico, che è stato capace di dare un gioco e di fare un buon percorso. Credo che ad un certo punto sia successo qualcosa all’interno della squadra. Fermo restando che nel girone di ritorno ci sono stati parecchi infortuni, che hanno pesato molto. Penso soprattutto a due giocatori che ritengo fondamentali: Mattia Zaccagni, che infatti si è operato di pubalgia, e Nuno Tavares, che da gennaio in poi praticamente non c’è mai stato”.
“Nuno Tavares e Sarri: può nascere qualcosa di molto importante. Ma serve buon senso”
A proposito di Nuno Tavares, da ex terzino sinistro, quanto può essere importante il suo adattamento agli schemi di Sarri? Qualcuno pensa che possa essere troppo anarchico per giocare nella difesa del tecnico toscano…
“Non scherziamo: Nuno Tavares non può essere un problema, anzi dovrebbe essere un’arma per distruggere le difese avversarie. Un’arma che un tecnico come Maurizio Sarri può sfruttare al meglio. Sono convinto che possa fare benissimo, ma credo che debba esserci del buon senso da parte di entrambi”.
In cosa deve migliorare Nuno Tavares?
“Innanzitutto deve stare bene fisicamente, e poi deve essere in grado di sfruttare tutte le sue caratteristiche, mettendosi al servizio della squadra. Non può pensare solo alla fase offensiva. Ma ripeto, io sono convinto che entrambi faranno prevalere il buon senso”.
E Sarri, cosa deve fare?
“Nuno Tavares deve essere considerato un’arma e non un peso, ma sono convinto che se c’è un tecnico che sarà in grado di esaltarne le qualità, quello è Maurizio Sarri. Sarà in grado di fargli capire movimenti e cose sulle quali non ha mai lavorato. Sono convinto che Nuno Tavares, sotto la guida di Maurizio Sarri, crescerà tantissimo e potrà tornare quel giocatore che nella prima parte di stagione aveva stupito tutti e diventato uno dei terzini più ambiti sul mercato”.
Oggi inizia il ritiro. Da tecnico ed ex calciatore, quanto è importante questa fase della stagione?
“E’ fondamentale. So che Sarri non potrà avere rinforzi e questo è sicuramente un aspetto negativo. Ma il poter lavorare sin dai primi giorni con la rosa al completo, per un tecnico come lui può essere un piccolo vantaggio”.
