Tutte le ultime notizie sul mondo biancoceleste di oggi martedì 14 luglio 2025. La rassegna stampa e le ultime novità sulla squadra di Maurizio Sarri
La Lazio è ripartita: Maurizio Sarri ha diretto i primi due allenamenti della squadra biancoceleste, che si è ritrovata nel centro sportivo di Formello per iniziare la nuova stagione. Un allenamento mattutino, uno pomeridiano, per conoscere i nuovi e tornare a lavorare con il gruppo dei suoi “fedelissimi”.
Sarri è l’unico volto nuovo della Lazio rispetto allo scorso anno. Il gruppo (fatta eccezione per Cataldi e Cancellieri, che pure avevano iniziato il ritiro dello scorso anno) è lo stesso che ha chiuso l’ultimo campionato al settimo posto. Starà al tecnico cercare di cambiare la situazione e regalare delle sensazioni nuove in vista della stagione che sta per iniziare.
Comanda Sarri: “Palla avanti…palla indietro”
Primo giorno di lavoro per la Lazio. Il Corriere dello Sport ricostruisce la giornata: Sarri, appena sbucato dagli spogliatoi di Formello, è accanto alla panchina. Si guarda intorno. Romagnoli, uno dei suoi fedelissimi, gli dice qualcosa e sorride. Sono le 17,59. Mau spacca il minuto. Cappellino celeste della Lazio per ripararsi dal sole. Il termometro a Formello segna 33 gradi. Niente occhiali da vista. Ricomincia 488 giorni a distanza dall’ultima volta. Si riparte dal 4-3-3. Sarri sale in cattedra. Guadagna il centro del ring. È in quel momento che ti accorgi del suo godimento. Movimenti codificati della fase difensiva e transizione. Dieci giocatori collegati da un filo invisibile e da un unico pensiero.
Mau si avvicina a Pedro e gli chiede di guidare il pressing. «Salire» e «scappare». I tre attaccanti vanno a caccia del pallone. Parte il lancio lungo e la difesa arretra per coprire il portiere. Pronti e via, i centrali (Gigot e Romagnoli, Gila e Provstgaard a rotazione) ribattono e fanno ripartire l’azione. L’urlo di Sarri penetra e buca la vetrata dell’acquario modernissimo costruito da Lotito. «Palla avanti, palla indietro»
I concetti di Sarri: “Basta alibi, si lavora”
“Non ci sono alibi per nessuno. Siamo questi e tutti dobbiamo far bene per forza. Quindi diamo già tutto in questo ritiro”, questo il concetto espresso in pochi minuti dal tecnico per estraniare i 31 giocatori dal caos esterno, scatenatosi ormai da fine giugno. Guai a perdere altro tempo, è già poco. Secondo il Messaggero, il tecnico della Lazio ha fretta di ripartire e di lavorare con il gruppo. Al Comandante mancava troppo allenare dopo un anno e mezzo di stop, rinchiuso a Castelfranco. Per questo ha deciso di andare avanti e lasciarsi alle spalle tutto. Lo sta facendo per il popolo laziale e il suo staff tecnico, rimasto fedele e fermo al suo fianco.
Taty e Dia, una poltrona per due
Erano compatibili per Baroni, oggi si giocheranno una maglia. Sarri non ha mai allenato Dia e ritrova Castellanos (subito doppietta nella partitella di ieri) due anni dopo la complicata convivenza con Immobile e un inserimento faticoso nel calcio italiano. Mau ne parlò persino con dirigenti e tecnici del Girona, da cui proveniva l’argentino. Non era semplice la gestione di Ciro e Taty all’epoca era un libro bianco da scrivere. A distanza di sedici mesi dalle sue dimissioni, lo ritroverà più rodato, con certezze superiori e un campionato da protagonista alle spalle. Un conto può essere l’idea dall’esterno, come Sarri aveva specificato a Castiglione. Un altro quando conosci e vedi i giocatori sul campo.
Le prime scelte di Sarri
Si riparte dalle posizioni certe. Almeno per loro non è stato un primo giorno: Cataldi subito in regia, Cancellieri ala destra alternativa a Isaksen. Le vecchie conoscenze di Sarri non vengono spostate in nuovi ruoli: Danilo al centro del terzetto in mediana, il classe 2002 sulla stessa fascia in cui era stato utilizzato durante la prima parentesi in biancoceleste, fatta eccezione per l’esordio in ritiro svolto da falso nove, come vice Immobile. Le prime prove tattiche hanno parlato chiaro: per ora nessun esperimento legato ai calciatori già testati dal tecnico nel triennio 2021-2024.
