Il ritiro della Lazio è cominciato da tre giorni e servirà al tecnico toscano per testare l’intera rosa, fare le scelte giuste per la lista campionato e trovare la giusta collocazione a tutti, ruolo per ruolo
Nessun volto nuovo, un paio di ritorni dai prestiti e il ritorno di Mister Sarri in panchina. Questa è la fotografia dell’estate biancoceleste caratterizzata da infinite polemiche per la clamorosa quanto sorprendente decisione della Federazione di bloccare l’intera sessione estiva del mercato biancoceleste in entrata, per aver sforato alcuni parametri fondamentali economico finanziari. Ecco perchè il ritiro, diverso dal solito visto che dopo 16 anni non saranno più i boschi e le montagne delle Dolomiti intorno ad Auronzo di Cadore a ospitare la truppa biancoceleste, ma si è deciso di restare direttamente nel quartier generale di Formello, servirà al tecnico toscano per inquadrare al meglio la rosa a disposizione.

Maurizio Sarri aveva deciso di tornare alla Lazio ancor prima che la mannaia della Covisoc si abbattesse sulle velleità di calciomercato della società gestita dal presidente Lotito. Un vero e proprio atto d’amore quello dell’ex tecnico di Juventus e Milan che ha, nonostante l’addio traumatico prima della conclusione del suo primo mandato, sempre avuto parole di elogio e ammirazione per la gente laziale e per tutto l’ambiente biancoceleste.
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Ottimizzare la rosa dello scorso anno
Pensare a grandi risultati senza poter rinforzare una rosa che lo scorso anno è arrivata settima in campionato, fallendo per la prima volta, dopo otto partecipazioni consecutive, la qualificazione alle coppe europee, è di per se una missione molto complicata, che potrebbe diventare quasi impossibile se si parte tra mugugni e polemiche. Ecco perchè il Comandante, appena ripreso possesso di Formello, ha cominciato a spremere sul campo i giocatori per cercare di prepararli al massimo dal punto di vista fisico, ma anche per lavorare sulla loro testa e per cercare di stimolare lo spirito di rivalsa, vista la conclusione della scorsa annata.

La rosa a disposizione del tecnico toscano rimarrà quindi per forza di cose la stessa, unici volti “nuovi” Cataldi e Cancellieri, rientrati dai rispettivi prestiti, già uscito Tchaouna, ceduto in Premier League, Sarri ha così a disposizione questi primi 15 giorni di ritiro per decidere chi confermare e chi invece mettere sul mercato per sfoltire un organico che anche se in alcuni ruoli come quello di centrocampo sembra numericamente “corto“, in altri invece ha fin troppa abbondanza. Difesa ed esterni d’attacco sono indubbiamente i reparti più sotto osservazione e che saranno interessati da qualche taglio doloroso.
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Il gioco delle coppie
Gli indiziati principali a rimanere fuori dalla lista di Sarri potrebbero essere Hysaj tra i laterali di difesa e uno tra Gigot e Prostvgaard, mentre sicuramente Basic non resterà fuori lista, come uno tra Noslin e Cancellieri nel reparto offensivo. Fatte queste scelte poi l’ex tecnico del Chelsea avrà due giocatori per ruolo da ruotare o per ottimizzarne l’impiego per le sole 38 giornate di campionato più la gara contro il Milan in Coppa Italia. Un vero e proprio gioco delle coppie che Sarri cercherà di far funzionare per una partenza lanciata, che possa riportare il giusto entusiasmo in un ambiente rimasto spiazzato dalla punizione inflitta dalla Federazione. Il mister sarà chiamato a prendere una decisione già a partire dal portiere, chi tra il veterano Provedel o il giovane Mandas alla fine giocherà la partita inaugurale a Como. Nel 433 sarriano fondamentale è la difesa chiamata a proteggere al meglio la porta, a destra, se davvero sarà Hysaj a rimanere fuori dalla lista, si alterneranno Lazzari e Marusic, entrambi già titolari nella prima esperienza con il tecnico toscano, mentre a sinistra si giocheranno il posto Pellegrini e Nuno Tavares, con il terzino portoghese vero ago della bilancia del ritiro biancoceleste.

Al centro Gila e Patric, rientrato in tempo dall’operazione subita a inizio anno, con Romagnoli e Gigot che sembrerebbe avere le quotazioni in crescita per essere confermato. A centrocampo i titolari saranno Rovella, Vecino e Guendouzi con Cataldi, Belayhane e Dele Bashiru subito dietro. Il mister si sta applicando soprattutto sul centrale marocchino, per trasformarlo in una mezzala vista l’impossibilità di comprarne una sul mercato. In attacco si andrà sul sicuro con uno tra Dia a Castellanos come centravanti, mentre Isaksen e Zaccagni partiranno titolari sugli esterni, poi Pedro sarà il jolly, libero di prendere il posto di chiunque nei tre ruoli offensivi, mentre a sinistra si giocano la permanenza in lista Noslin e Cancellieri, con l’italiano che sembra quello con la valigia in mano, ma solo perchè ha più mercato, soprattutto in Italia. Saranno scelte decisive, ma che se azzeccate permetteranno al Comandante di gestire la rosa, con una partita soltanto a settimana, di mettere in piedi, nonostante tutto, una stagione importante.