Sarri sceglie la difesa: le gerarchie sono destinate a cambiare!

Romagnoli, Gigot, Mario Gila, Provstgaard e Patric. Il tecnico della Lazio Maurizio Sarri è rimasto sorpreso da uno dei centrali. E potrebbe cambiare le gerarchie.

Quale sarà la coppia di centrali titolare del prossimo anno: i cinque calciatori (sei con il giovane Ruggeri) che stanno sudando a Formello agli ordini di Sarri, resteranno tutti nella capitale, o qualcuno partirà? Chi è partito meglio in questa prima fase di ritiro? Dubbi e domande che accompagnano il tecnico biancoceleste in questa prima fase della nuova stagione.

Centrali Sarri
Cinque centrali per Sarri: uno di loro, spinge per cambiare le gerarchie – lalazio.com

Romagnoli, Gila, Patric, Gigot, Provstgaard e Ruggeri hanno iniziato a lavorare con il tecnico biancoceleste e sono stati testati nelle prime prove tattiche. Chi potrebbe lasciare la capitale? Ci saranno delle sorprese o le scelte sembrano scontate? Ecco il punto sui centrali a disposizione del tecnico toscano. E le possibili scelte per il presente e per il futuro.

Romagnoli, la guida senza rinnovo

Alessio Romagnoli rappresenta a tutti gli effetti una vera e propria guida per Maurizio Sarri. E’ il difensore centrale che meglio conosce i suoi schemi e che ha dimostrato di adattarsi alla perfezione alle richieste del tecnico toscano. Arrivò nella capitale l’estate del 2022, fortemente voluto dal Comandante, che lo inserì al posto di Acerbi, trasformandolo nel perno della sua difesa. Romagnoli è reduce da un anno a due facce. In campo è stato tra i migliori: ha guidato la difesa, giocando con continuità e si è tolto anche la soddisfazione di segnare diverse reti. Su tutte, quella che sbloccò il derby contro la Roma.

Romagnoli
Romagnoli, la guida senza rinnovo – lalazio.com

Fuori dal campo, non ha mai nascosto la delusione per il mancato rinnovo e adeguamento del suo contratto (come promesso dal club in sede di accordo). Il centrale di Anzio ha però dimostrato sin dall’inizio del ritiro di aver smaltito la delusione e di essersi gettato a capofitto nella nuova avventura agli ordini di Sarri. Il tecnico lo ha confessato, si è mosso in prima persona con il club per chiederne la conferma e si augura che arrivi presto il rinnovo. Per poter contare con ancora più serenità e attenzione sulle sue prestazioni. In queste prime sedute, Sarri lo ha sempre schierato al fianco di Gigot, per indirizzare nei movimenti il gigante francese.

Gila, i dubbi sul futuro, e le certezze sul presente

Mario Gila rappresenta uno dei calciatori che più sono cresciuti sotto la guida di Sarri. Dopo una stagione in naftalina, il tecnico si oppose alla sua cessione (che avrebbe portato al’ingaggio di Bonucci), convinto delle sue possibilità. A novembre del 2023, sfruttando gli infortuni di Casale e Romagnoli, il centrale spagnolo si è preso la scena, diventando insostituibile. Il suo futuro è tutto da scrivere (era convinto di partire in estate, tanto da non aver mai accettato di incontrare il club per il rinnovo, ma è rimasto spiazzato dal blocco del mercato, che non avrebbe consentito alla Lazio di sostituirlo). Il presente invece è chiaro.

Mario Gila
Gila, i dubbi sul futuro, e le certezze sul presente – lalazio.com – foto sslazio

Sarri ne ha preteso la conferma e lo schiererà titolare al fianco di Romagnoli. Nei primi tre giorni di ritiro è stato sempre utilizzato al fianco di Provstgaard: il tecnico è convinto che il giovane danese possa seguirne l’esempio ed imporsi dopo un periodo di anticamera. Gila è reduce da una stagione difficile da decifrare: si è distinto per ottime prestazioni, ma ha anche provocato gol (spesso decisivi), per errori clamorosi. Spesso frutto di letture sbagliate, figlie della presunzione nei propri mezzi tecnici: a Parma, a Bologna e (soprattutto) nell’ultima gara con il Lecce, ha regalato reti decisive. Errori che Sarri non potrebbe mai concepire.

Patric, il pupillo di Sarri

“Adesso basta scherzare”. Con queste poche parole, scritte su un post alla vigilia della partenza del ritiro estivo, Patric Gabarron annunciava a tutti la sua voglia di tornare a recitare un ruolo da protagonista. Il centrale spagnolo è sempre stato uno dei pupilli di Maurizio Sarri. Ha recuperato dall’infortunio, che lo ha costretto ad un lungo stop, e sin dai primi giorni del ritiro si è messo a disposizione del tecnico.

Patric
Patric, il pupillo di Sarri – lalazio.com – foto sslazio

Conosce perfettamente cosa chiede Sarri e sa che la sua esperienza può essere molto importante. Ha voglia di riscatto dopo una stagione complicata e chiusa troppo presto. Non ha mai preso parte alle partitelle di questi primi giorni, seguendo un protocollo che lo riporterà in campo molto presto. Si candida a prima alternativa dei due centrali. Ma attenzione alle sorprese…

Provstgaard, tra presente e futuro: Sarri è rimasto colpito

Oliver Provstgaard può essere una di queste. Sarri lo sta studiando ed è rimasto piacevolmente colpito dalla sua velocità, dalla personalità e dalla bravura nell’uno contro uno. Nelle partitelle in famiglia il tecnico toscano lo ha sempre schierato al fianco di Gila: da capire se si tratta di una scelta dettata dalla voglia di testarli in coppia o se la volontà del tecnico è quella di affiancarlo allo spagnolo per permettergli di capire con anticipo i movimenti richiesti ai difensori centrali.

Provstgaard
Provstgaard, tra presente e futuro: Sarri è rimasto colpito – lalazio.com – Foto sslazio

Provstgaard si candida a sorpresa: è arrivato a gennaio, una volta che il club ha preso coscenza dei problemi di Patric. “Abbiamo anticipato il suo arrivo, ripetendo quanto fatto con Mandas”, ha spiegato il direttore sportivo Fabiani. Il gigante danese è stato schierato due volte da Baroni: a Bergamo e ad Empoli è entrato in campo nei momenti più complicati, dimostrando personalità. Parte da quarto centrale, ma si tratta di una gerarchia da aggiornare in corso d’opera. La Lazio ci crede, Sarri sta imparanado a conoscerlo. Il ritiro allontanerà i dubbi e regalerà maggiori certezze sul suo futuro.

Gigot in bilico: anche se Sarri…

Discorso simile per Samuel Gigot. Il gigante francese al momento sembra partire indietro nelle gerarchie del tecnico: è reduce da una buona stagione (difficile trovare una gara nella quale è stato chiamato in campo ed ha fallito) ed ha voglia di lasciare ancora il segno, ma rischia di essere bloccato dalla concorrenza. L’ex capitano del Marsiglia è partito forte è Sarri è rimasto piacevolmente colpito dalla sua personalità e dalla capacità di giocare d’anticipo.

Gigot ritiro
Gigot in bilico: anche se Sarri… – lalazio.com

Le sue caratteristiche potrebbero però penalizzarlo: Gigot ricorda molto Acerbi, per fisico e modo di stare in campo. Uno dei difensori centrali che fece più fatica a capire i movimenti richiesti da Sarri. In questi primi giorni di ritiro il tecnico lo ha sempre schierato al fianco di Romagnoli. Tutto lascia pensare che prima dell’inizio della stagione possa essere ceduto, ma il modo in cui Sarri ha lavorato con lui e l’attenzione evidenziata in questi primi giorni, potrebbero anche portare a scelte diverse. Il suo futuro è tutto da scrivere.

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