L’International Football Association Board nell’ultima riunione ha introdotto alcune proposte che, se approvate, potrebbero finire per modificare ancora di più alcuni dei capisaldi del gioco più popolare al mondo
Il calcio come la vita non si ferma mai e non soltanto dal punto di vista pratico, visto che si è appena conclusa la prima edizione del Mondiale per Club, vinto a sorpresa dal Chelsea di Maresca, con la partecipazione di 24 squadre di ogni continente, mentre tutte le altre cominciavano già la preparazione per la prossima stagione, ma anche dal punto di vista delle regole o dell’aggiornamento di alcune di esse. E l’introduzione oramai definitiva dell’utilizzo del VAR ha in pratica sdoganato la moviola in campo, abbattendo anche l’ultimo caposaldo, quello che l’ultima decisione spetta sempre all’arbitro.
Una nuova regola, che ha visto la prima applicazione proprio durante il nuovo torneo della FIFA, è quella dei portiere che una volta preso possesso del pallone con le mani dopo una parata ha tempo non più di 8 secondi per rilanciarla e liberarsene, con lo stesso direttore di gara a scandire il countdown con inequivocabili gesti delle mani. Un modo per abbassare ancora di più le perdite di tempo e quindi per rimettere più velocemente possibile il pallone in movimento tagliando più punti morti possibili.
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Il calcio verso una nuova rivoluzione
Tutto cambia, tutto si modifica. Una regola di vita che, purtroppo per i puristi delle regole base, sta anno dopo anno cambiando profondamente anche il calcio che per oltre 100 anni ha visto modifiche sostanziali alle proprie regole che si possono contare sulle dita di una sola mano. Ma negli ultimi anni l’accelerazione verso quello che viene spacciato per modernità è stata davvero decisa, regole a volte stravolte anche per esigenze televisive messe in pratica grazie all’avvento della tecnologia. E’ chiaro che quando si è deciso di testare l’utilizzo del VAR, il Video Assistant Referee, si sapeva che non si sarebbe più potuti tornare indietro. Forse però nessuno ha pensato quanto potere avrebbe preso in così poco tempo, quanto così decisivo sarebbe diventato nell’esito finale delle partite e di come avrebbe cambiato anche lo stesso comportamento dei calciatori in campo.
L’IFAB sta così pensando di ampliare ancora di più la sfera d’influenza della tecnologia televisiva a disposizione degli arbitri. Per adesso serve per vedere se un gol è stato segnato senza commettere regolarità, tra fuorigioco possibile, un fallo fatto nello sviluppo del gioco, l’assegnazione o meno di un calcio di rigore, per analizzare se quello assegnato in campo dall’arbitro era davvero un fallo da meritare la massima punizione e punire la condotta violenta nei confronti di un avversario in caso fosse sfuggita all’arbitro in campo. Adesso l’ultima proposta, che dovrà essere ratificata nella prossima assemblea ed eventualmente entrare in vigore in tempo per i prossimi mondiali di calcio nel continente americano, è quella sui calci d’angolo e sui secondi cartellini gialli.
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Stravolto il calcio di rigore
Al momento, infatti, il VAR non può intervenire in queste due situazioni di gioco. E guardando solo all’ultima Serie A, si sono verificate diverse polemiche proprio in queste situazioni in apparenza particolari. L’idea di permettere al VAR di intervenire su decisioni oggettive, come l’assegnazione di un calcio d’angolo in base a chi ha toccato per ultimo il pallone, è un’idea che piace a tutti, anche agli stessi addetti ai lavori. E piace anche molto, anche perché eviterebbe di mettersi in condizioni scomode. Una situazione molto diffusa nel basket che permette agli arbitri, con ragionevole certezza, di stabilire chi ha toccato per ultimo il pallone.
Sui cartellini è invece materia delicata, ma dare la possibilità di intervenire su un eventuale secondo giallo, che porterebbe così alla conseguente espulsione, sembra un modo per evitare tutti i dubbi su una decisione che potrebbe incidere moltissimo sull’esito di un match. Poi c’è la proposta più clamorosa, quella sui calci di rigori. L’ipotesi di modificare la regola dei rigori sarebbe infatti ancora più radicale. In pratica, se approvata, il battitore o i suoi compagni non avrebbero una seconda occasione se il portiere parasse il penalty, esattamente come succede nelle lotterie dopo i tempi supplementari. Forse per la prima volta una modifica regolamentare che andrebbe a dare una mano ai portieri, fino ad ora sempre molto vessati da cambiamenti che hanno snaturato un ruolo così affascinante e particolare.