Sarri tentato da una pazza idea in mezzo al campo

Come giocherà a centrocampo la Lazio di Maurizio Sarri? Il tecnico è tentato dall’idea di rivoluzionare il reparto e modificare alcune gerarchie

Tra certezze, incognite, curiosità e tentativi di uperare l’emergenza, inventandosi posizioni alternative in campo, Maurizio Sarri sta provando a testare la validità della sua linea mediana. Il reparto dove avrebbe voluto intervenire con maggiore forza. Il tecnico chiedeva una mezzala, ma il blocco del mercato ha fermato le sue aspirazioni. Ora inizierà la stagione con sei centrocampisti (Basic, che si sta allenando con il gruppo, verrà ceduto), poi a gennaio valuterà con il club la situazione.

Sarri certezze dubbi
Sarri tentato da una pazza idea in mezzo al campo – lalazio.com –

Rovella e Guendouzi rappresentano le certezze, Cataldi tornerà a muoversi da regista e si alternerà con il mediano della Nazionale: il grande dubbio riguarda la mezzala sinistra. Ad oggi ci sono tre calciatori in ballottaggio: Belahyane, Dele Bashiru e Vecino. Ecco le scelte del tecnico e i dubbi e le speranze, che si trascinano i componenti della linea mediana.

Rovella, il porto sicuro

“Sono stato io a schierarlo per la prima volta davanti alla difesa e avevo detto che dopo una cinquantina di gare giocate in quella posizione, sarebbe stato un perfetto interprete di quel ruolo”. Un mese fa, quando ancora era all’oscuro del blocco del mercato che avrebbe attanagliato il club, Maurizio Sarri parlava in questi termini di Nicolò Rovella. L’estate del 2023, dopo aver incassato il no per Ricci, il tecnico toscano consigliò l’acquisto del centrale della Juventus, reduce da una stagione al Monza. Negli otto mesi in cui hanno lavorato insieme, Sarri lo ha alternato a Cataldi: quando aveva bisogno di maggior copertura e di una protezione più attenta, si affidava a lui: quando cercava una maggior velocità di manovra, puntava sul regista romano.

Rovella e Sarri
Rovella, il porto sicuro – lalazio.com – Foto sslazio

Oggi la situazione potrebbe ripetersi. Rovella è però cresciuto in modo esponenziale: è diventato un titolare fisso della Lazio e un pilastro della Nazionale. In questi primi giorni di ritiro, si è spesso fermato a parlare con Sarri: discussioni serrate su movimenti, schemi e posizioni. Il tecnico punterà su di lui. Ne ha chiesto a viva voce la conferma ed ha atteso con ansia la scadenza della clausola rescissoria, che avrebbe potuto portarlo lontano da Roma. In questi primi giorni di ritiro, ha lavorato molto anche sulle palle inattive: corner e punizioni.

Cataldi, il figliol prodigo

Si è presentato a Formello con tanta voglia ed un look particolare: un biondo ossigenato, che a molti ha ricordato la capigliatura sfoggiata lo scorso anno da Dele Bashiru: il ritorno in panchina di Maurizio Sarri ha giocato a suo favore ed oggi Danilo Cataldi può riprendersi un posto importante nello scacchiere biancoceleste. Dodici mesi fa si consuma l’addio: a distanza di un anno, il regista romano può essere una delle sorprese della prossima stagione. Ad oggi è il centrocampista che Sarri ha utilizzato di più davanti alla difesa.

Cataldi
Cataldi, il figliol prodigo – lalazio.com –

Il blocco del mercato, sembrava riportarlo al ruolo di mezzala: in quel reparto Sarri si è ritrovato solo con Guendouzi, Dele Bashiru e Vecino. Cataldi ha giocato da interno ad inizio carriera, prima di trasformarsi (con Inzaghi, Sarri, Tudor e Palladino) in un regista. Il tecnico toscano non ha nessuna intenzione di spostarlo dalla cabina di regia: Cataldi è l’unico in grado di giocare di prima e di accelerare la manovra. Si giocherà il posto con Rovella e può rappresentare anche una valida alternativa in corso: soprattutto nelle gare in cui c’è necessità di accelerare la manovra e attaccare le difese avversarie.

Guendouzi, il tuttocampista

“Guendouzi è un animale contagioso per chi gli gioca accanto, ha bisogno del guinzaglio perché non riesce a fermarsi al 100%, deve andare oltre”: così Maurizio Sarri ha provato a spiegare le caratteristiche di Matteo Guendouzi, centrocampista che lui stesso ha lanciato nella capitale l’estate del 2023. Il francese è un punto fermo della squadra biancoceleste: lo scorso anno ha saltato una sola gara (a Bergamo, a causa di una squalifica) ed è stato un vero e proprio imprescindibile. Un tuttocampista in grado di abbinare corsa, agonismo, cuore e tecnica.

Guendouzi
Guendouzi, il tuttocampista- lalazio.com

Non ci sono dubbi sulla sua presenza in campo: nel 4-3-3 di Sarri ricoprirà il ruolo di mezzala destra. Qualora il tecnico dovesse mai cambiare modulo (anche a gara in corsa), saprebbe adattarsi perfettamente a più posizioni: interno, mediano, regista o trequartista. Un tuttocampista dai mille polmoni. Sarri sta provando a lavorare anche sulle sue qualità offensive: lo scorso anno, in una Lazio che Baroni studiò con quattro attaccanti (Dia e Castellanos, più due esterni) più Tavares, fu costretto necessariamente a rimanere bloccato. E a limitare le sue giocate offensive. In questa stagione Sarri gli chiederà di accompagnare il gioco offensivo.

Belhayane, sorpresa o esubero?

E’ stato uno dei motivi della rottura tra Baroni e la dirigenza biancoceleste. Il tecnico chiedeva un centrocampista con caratteristiche diverse (Folorunsho, Fazzini o Casadei) e si è ritrovato con il marocchino; che già aveva bocciato a Verona. Baroni gli ha concesso le briciole: ha giocato titolare a Bergamo, sfoderando una prestazione super: nelle restanti sette gare di campionato ha collezionato solo sedici minuti. Sarri lo sta testando da mezzala.

Belahyane visite mediche
Belhayane, sorpresa o esubero? – lalazio.com – Foto sslazio

Nei primi quattro giorni lo ha sempre schierato alla destra o alla sinistra del regista. Un ruolo inedito, ma che attualmente nella Lazio è ancora senza padrone: Belahyane se lo giocherà con Vecino e Dele Bashiru. Ha palleggio, abilità in copertura e ritmo. Con un pizzico di fantasia, potrebbe ricordare il primo Allan che Sarri plasmò da mezzala destra. Sa di giocarsi molto e potrebbe davvero far cambiare le strategie iniziali.

Dele Bashiru, rilancio o addio

“Gli ho visto fare il trequartista, ma tutti mi dicono che non è un trequartista. Ho parlato con diversi direttori sportivi, non della Lazio, e molti mi hanno fatto delle analisi molto positive. Evidentemente delle qualità ce l’ha”. Questo diceva Maurizio Sarri di Dele Bashiru un mese fa: nei primi giorni di ritiro si è spesso fermato a spiegargli movimenti e a catechizzarlo sui tempi di inserimento. Ha deciso la partitella in famiglia giocata mercoledì, sfruttando le sue doti di incursore.

Dele Bashiru
Dele Bashiru, rilancio o addio – lalazio.com – Foto sslazio

Ha fisico, potenza, velocità e un discreto tiro: pecca nel palleggio (un particolare sul quale Sarri punta invece con forza). Si giocherà la maglia da titolare con Belahyane e Vecino. La Lazio crede in lui e il diesse Fabiani è convinto che sotto la guida di Sarri possa migliorare in modo evidente. Se non fosse così, la sua avventura biancoceleste potrebbe essere arrivata all’epilogo.

Vecino, la garanzia e l’esperienza

E se tra i due litiganti (Dele Bashiru e Belahyane) alla fine fosse proprio il terzo incomodo a godere? Vecino sembrava destinato a lasciare la capitale: ma il blocco del mercato imposto alla Lazio e l’impossibilità di effettuare colpi in entrata, hanno portato i biancocelesti a rivedere la sua posizione. Il rinnovo (concesso al club) è stata la naturale conseguenza di una situazione difficile: se non fosse rimasto nella capitale, Sarri non avrebbe potuto lavorare con un altro centrocampista.

Vecino
Vecino, la garanzia e l’esperienza – lalazio.com – La Presse foto

Vecino conosce alla perfezione gli schemi e le richieste del tecnico toscano: è un suo pupillo e si candida ad un ruolo da protagonista. Qualora Dele Bashiru e Belahyane non regalassero garanzie in mediana, toccherebbe ancora a lui. Sarri lo stima e in passato lo ha anche schierato davanti alla difesa. E’ un jolly importantissimo per lui.

Gestione cookie