Il terzino biancoceleste è uno dei senatori della squadra che ha cominciato la preparazione per la nuova stagione, la nona per il laterale montenegrino, che ora punta deciso la top ten all-time delle presenze
Cambiano le stagioni, cambiano obiettivi e risultati. Si alternano nuovi allenatori sulla panchina della società biancoceleste e quasi sempre, visto quello che è accaduto in questa sessione di calciomercato, arrivano volti nuovi a rinforzare anno dopo anno i vari reparti. Ma Adam Marusic resta il proprietario di una delle maglie che ogni partita vengono assegnate per poi andare in campo. A destra o a sinistra poco cambia, il soldatino montenegrino resta uno dei giocatori più affidabili del campionato e punta deciso con la nuova stagione a infrangere altri record con l’aquila sulla maglia.
La Lazio, per la prima volta dopo oltre sedici anni, non è più al fresco sotto le Tre Cime di Lavaredo ad Auronzo di Cadore, bensì da quest’anno ha scelto di restare all’interno del Training Center di Formello per preparare comunque al meglio la nuova stagione. Stagione che si preannuncia già molto complicata visto il blocco del mercato imposto dalla Federazione, che impedisce di fatto alla società di acquistare nuovi giocatori in questa sessione di calciomercato.
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Una stagione che parte già in salita
Alla chiusura del campionato arriva quel periodo in cui “si stacca un po’ la spina” e si attende con ansia l’inizio del ritiro precampionato per osservare più da vicino i nuovi acquisti che la società ha messo a disposizione dell’allenatore di turno. Questa sarebbe la normalità delle cose, invece per la Lazio e per i suoi tifosi la normalità non esiste e quindi questa verrà ricordata come l’estate del blocco del mercato, un’onta che la società gestita dal presidente Claudio Lotito ha subito, per la prima volta nella storia, per aver sforato alcuni fondamentali parametri economico finanziari.
Quindi nessuna possibilità di nuovi giocatori almeno fino alla prossima sessione di calciomercato, che scatterà il 1 gennaio 2026. Nessun volto nuovo se consideriamo quello dell’allenatore Sarri soltanto un piacevole ritorno sulla panchina biancoceleste. Il mister toscano avrà quindi a disposizione tutta la rosa allenata da Marco Baroni della scorsa stagione. Con o senza blocco del mercato, sicuramente uno dei punti fermi della “nuova” Lazio sarebbe stato ugualmente Adam Marusic, il difensore montenegrino giunto oramai alla nona stagione con l’aquila sul petto.
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Obiettivo la top ten delle presenze
Il titolare della nazionale del Montenegro è arrivato a Roma da perfetto sconosciuto, dal campionato belga nella stagione 2017-18, quando sulla panchina della Lazio c’era già Simone Inzaghi. Proprio l’ex Campione d’Italia ha intuito subito le doti del laterale, abile a giocare su entrambe le fasce, in grado di difendere e attaccare con una certa continuità. Caratteristiche perfette per qualsiasi allenatore e per qualsiasi schema tattico. Da quel giorno dell’esordio con la maglia biancoceleste, da Inzaghi a Sarri, da Tudor a Baroni fino al Sarri bis, nessun tecnico arrivato a Formello ha mai rinunciato a Marusic. Lo scorso anno contro il Napoli in casa ha tagliato le 300 presenze in maglia biancoceleste, un traguardo molto prestigioso premiato anche dalla società per la fedeltà ai colori.
Oggi in totale è arrivato a 316 le presenze con la Lazio, di cui 246 solo in campionato e, alla vigilia della nona stagione a Formello, al soldato Adam mancano una ventina di gettoni per entrare nella top ten all-time in entrambe le graduatorie, al fianco di nomi che hanno fatto la storia di questa società. Questo traguardo non solo consoliderebbe il suo status di simbolo della Lazio, ma rappresenterebbe anche un coronamento della sua costante dedizione che lo scorso anno lo ha visto addirittura stabilire, con 4 segnature, il record personale di gol da quando è a Roma. Il montenegrino ritrova anche Sarri in panchina, un tecnico che lo ha schierato 152 volte nei due anni e mezzo della precedente esperienza a Formello.