Il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha fatto una richiesta specifica al presidente Lotito. E vuole arrivare fino in fondo sulla vicenda Insigne: ora la palla passa al presidente Lotito
Sarri vuole Insigne; Insigne vuole Sarri. Il quadro è piuttosto chiaro. Il tecnico biancoceleste aveva studiato diversi nomi per la sua “nuova Lazio”, ma il blocco delle operazioni in entrata ha fermato ogni trattativa. “Avevo visto mille profili, studiato mille calciatori, poi è arrivato lo stop”, ha chiarito più volte il tecnico toscano. Che non ha però rinunciato a lavorare seriamente e a cercare di trovare nella rosa attualmente a disposizione, le soluzioni giuste per iniziare la stagione e mettere in campo una Lazio competitiva.
Ma il mister biancoceleste non ha comunque smesso di sperare in nuovi arrivi. Tra le sue richieste c’era una mezzala che si aggiungesse a quelle attualmente in rosa, un terzino e un attaccante esterno. Ruolo che vorrebbe affidare a Lorenzo Insigne. L’ex capitano del Napoli, che negli anni in cui è stato allenato dal Comandante, è letteralmente esploso, diventando un pilastro degli azzurri e della Nazionale, ha chiuso la sua avventura al Toronto ed ha dichiarato ufficialmente di voler tornare in Italia.
Sarri chiede a Lotito uno sforzo su Insigne: la palla passa al patron
Sogna di rientrare in corsa per il Mondiale, ma soprattutto, lo stuzzica l’idea di tornare a lavorare con Sarri. L’allenatore della Lazio lo ha contattato ed ha sondato la sua disponibilità. Senza il blocco del mercato, Insigne sarebbe già a Formello a sudare e a lavorare con il gruppo. Ha voglia di tornare protagonista e di mettersi a disposizione del suo vecchio maestro. “La Lazio ha il blocco del mercato, quindi è inutile fasciarsi la testa, però per me tornare a lavorare con Sarri sarebbe un piacere e un onore. La situazione al momento è complicata come sanno tutti, vedremo. Parlo così perché io apprezzo mister Sarri come persona e come allenatore. Sono stato bene con lui”, ha detto nei giorni scorsi.
Sarri ha accettato di proseguire la sua avventura alla Lazio senza porre veli. Non si è impuntato ed ha detto si, nonostante il blocco delle operazioni in entrata lo abbia deluso (al pari della decisione del club di organizzare una presentazione sui generis, senza la presenza della stampa). Ma sa di poter chiedere un piccolo sforzo a Lotito. Il tecnico, secondo la ricostruzione de Il Messeggaro, vuole Insigne e ha fatto una richiesta specifica al patron. Quella di tesserarlo e di portarlo a Formello, per consentirgli di lavorare con lui.
Il calciatore aspetta la Lazio, ma spera in un segnale da Lotito
Anche se persistesse il blocco e non potesse utilizzarlo in partite amichevoli. Per potersi allenare con il resto del gruppo, l’ex capitano del Napoli dovrebbe sottoscrivere un’assicurazione privata: poi, ancora da svincolato (il club non potrebbe depositare nessun contratto firmato) sarebbe nelle condizioni di allenarsi agli ordini del tecnico. Un modo per farsi trovare pronto e non dover ripartire da zero, quando il club potrà tesserarlo. I tempi sono chiari: ad oggi la Lazio sa di poter acquistare un nuovo calciatore a gennaio. Il club spera che, presentando i conti in regola il trenta settembre, il via libera possa arrivare in anticipo: magari a novembre, con un qualche settimana di vantaggio rispetto alla riapertura del mercato di gennaio.
Ma al momento si tratta di supposizioni e legate a tanti fattori: la Lazio deve prima sistemare i conti (piazzare altri esuberi, abbassare il monte ingaggi o aumentare i ricavi), poi presentare la trimestrale al trenta settembre ed attendere l’ok. Quando arriverà? Insigne ha rifiutato le offerte di Parma e Udinese. Vuole solo la Lazio di Sarri (tecnico con il quale ha segnato quarantasette gol in tre stagioni con la maglia del Napoli) e si è detto pronto ad aspettare anche gennaio. Ma aspetta un segnale: un incontro con Lotito, la firma del contratto e dell’assicurazione che gli consentirebbe di allenarsi a Formello, sarebbero le prime, vere, risposte concrete che il patron potrebbe dare. All’attaccante azzurro (che ha iniziato a lavorare da solo seguendo un piano dettagliato) e al tecnico.
