Il presidente della Lazio si è recato ad Albano Laziale per essere presente alla XVI domenica del Tempo ordinario per la messa di Leone XIV, ma…
Lotito che si addormenta e che ha un momento di stanchezza, ormai non fa quasi più notizia. Quasi, appunto. Già perché le foto del patron laziale che dorme o è in un momento di totale relax, se così si vuol, chiamare, sono praticamente un leitmotiv nelle piattaforme social, perfino in Parlamento, nell’aula del Srnato succede di sovente. Ma questa volta l’occasione era un po’ più solenne del solito visto che si trattava di una messa del Papa. E la foto del patron della Lazio che si addormenta durante la celebrazione del Pontefice è stata immortalata e ripresa da tutti, tanto che i social non hanno perdonato ed è diventata virale in pochissimo tempo.
Da qualche settimana, Papa Leone XIV spesso va ad Albano Laziale, ai Castelli, vicino a Castel Gandolfo, dove c’è la residenza papale, un’abitudine che il Pontefice ha voluto ripresentare ai propri fedeli, ovvero cercare di essere più presente proprio in quel luogo. E in occasione della XVI domenica del Tempo ordinario, il Papa ha celebrato una messa presso la cattedrale di San Pancrazio martire.
I social non perdonano e Lotito che dorme davanti al Papa diventa virale
E tra i tanti personaggi illustri, era presente anche il presidente della Lazio che, inizialmente, è stato ripreso e fotografo mentre arrivava sorridente e stringeva la mano a tutti, ma quando è cominciata la Santa Messa, dopo un po’, e pare anche durante la diretta televisiva, Lotito è stato beccato mentre si addormentava e dormiva beatamente, probabilmente per la tanta stanchezza che ha accumulato in questo periodo, considerato che non c’è un momento del giorno che non è attivo da qualche parte della capitale per questioni inerenti la politica e la Lazio o le sue imprese.
C’è da capirlo e ci vuole pure un minimo di comprensione, un po’ per l’età ma soprattutto per quello che gli è capitato di recente visto che ha avuto un malore ed è stato ricoverato al Gemelli.
