Il tecnico toscano sta portando avanti il suo lavoro, sta scoprendo cose nuove ma da alcuni non si transige affatto
Dal ritorno in campo alle uniche e poche certezze. Prima che la Lazio ricominciasse il lavoro sul campo per iniziare la preparazione a tutti gli effetti, Maurizio Sarri aveva dettato linea e strategia su pochi giocatori, quelli che lui non voleva che venissero ceduti, tanto che alla fine sono rimasti anche e soprattutto per via del mercato bloccato e per richieste che la società non ha ritenuto opportuno portare avanti e ascoltare. Per molti i giocatori che Sarri non voleva che venissero toccati sono cinque bene o male, ma di questi giocatori solo tre, probabilmente quattro sono imprescindibili non tanto nell’organico, quanto nella formazione titolare. Da questi si parte per la Lazio che sarà di Maurizio Sarri.

Da questi giocatori si riprende in tutto e per tutto. O meglio se la prima partita fosse già a ridosso, il tecnico non avrebbe problemi a dare già quattro magliette. Il primo e unico intoccabile per antonomasia è Mateo Guendouzi. Per Sarri il francese è il giocatore che abbina una importante sostanza e una buona tecnica che serve per il centrocampo. Su di lui e per lui non si discute. Se si dovesse giocare adesso o domani, il mediano è il primo a cui l’allenatore lancerebbe la maglietta senza alcun dubbio.
Guendouzi il vero intoccabile, ma anche Gila e Romagnoli, più Zaccagni: è la colonna vertebrale
Dal francese si parte per arrivare al resto. Per il momento è l’unico a cui Sarri non rinuncerebbe mai, così anche era per Baroni. La sua duttilità in mezzo al campo, il suo dinamismo in fase difensiva e anche offensiva all’interno della Lazio non ce l’ha nessuno, quindi Mateo è il primo vero giocatore da cui si riparte. In mezzo al campo ci sono anche altri come Rovella, di cui ha chiesto la permanenza, ma anche Cataldi, tanto che i due si alterneranno probabilmente. Stesso discorso per Vecino che potrebbe alternarsi con Belahyane e Dele Bashiru. Ma Guendouzi non si alternerà con nessuno, lui giocherà sempre.

Il francese ha già adesso la maglia da titolare cucita addosso. Come lui non c’è nessuno, probabilmente anche se hanno quel tipo di situazione i due centrali difensivi da cui Sarri non si discosterà, come Gila e Romagnoli. Una coppia di centrali che ha funzionato alla grande al suo secondo anno e quella perfezione, per sua stessa ammissione, non l’ha raggiunta nemmeno quando era a Napoli che ha sfiorato lo scudetto. Ma loro possono anche girare, volendo, non come Cataldi e Rovella, ma quasi. L’altro imprescindibile, quasi ai livelli di Guendouzi, è Zaccagni, forse più degli altri, anche perché il ruolo del capitano laziale è fondamentale e quel lavoro non lo fa nessuno, a meno che più avanti non venga inserito Lorenzo Insigne…