Lazio, basta cross a vuoto: Sarri cambia spartito sulle fasce

La Lazio vuole voltare pagina: con Sarri si punta meno sui traversoni e più su triangolazioni, scambi rapidi e scelte intelligenti. Inizia la rivoluzione sulle fasce

C’erano una volta i cross. Tanti, forse troppi. Un’abitudine, come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, diventata ossessione, più che una soluzione. La Lazio dello scorso anno ha finito per trasformare il traversone in un gesto automatico, spesso sterile, ripetuto fino allo sfinimento. Un dato spiega tutto: 858 cross totali, più di chiunque altro in Serie A.

Marusic
Lazio, basta cross a vuoto: Sarri cambia spartito sulle fasce (SS Lazio) -. Lalazio.com

Ma a fronte di questa mole, appena 193 sono arrivati a destinazione. Tradotto: 22,49% di precisione, terzultimi in campionato, peggio hanno fatto solo Empoli e Monza. Un numero che fotografa con crudezza le difficoltà offensive della gestione Baroni.

Il problema, però, non è mai stato soltanto quantitativo. È stato soprattutto concettuale. Crossare in serie senza avere né l’uomo adatto in mezzo né i tempi giusti né i movimenti a supporto, ha finito per rendere la manovra prevedibile, scollegata, inefficace. Oggi l’obiettivo è cambiare. Con il ritorno di Sarri e del suo 4-3-3, si punta a ridurre il numero dei traversoni, sostituendoli con trame più logiche, scambi stretti, rotazioni sui lati, e soprattutto con più lucidità nella scelta.

Le idee del Comandante restano il punto di ripartenza, l’ancora a cui aggrapparsi in un contesto tecnico che, almeno sugli esterni, è rimasto identico. I terzini sono ancora Lazzari, Marusic, Hysaj, Pellegrini e Tavares. Davanti ci sono sempre Zaccagni, Isaksen, Pedro, con l’innesto di Noslin e il rientro di Cancellieri. Una base invariata che ora va indirizzata.

Modulo e trasformazioni per superare il problema dei cross sbagliati

E i primi segnali si sono già visti. Nell’amichevole contro la Primavera, i gol di Pedro e Cancellieri sono nati da combinazioni veloci, inserimenti intelligenti, e non da palloni buttati in area alla cieca. Sarri sta lavorando esattamente su questo: rendere le catene laterali uno strumento per generare superiorità, non solo un corridoio da attaccare meccanicamente.

Pellegrini
Modulo e trasformazioni per superare il problema dei cross sbagliati (SS Lazio) – Lalazio.com

Scambi rapidi, triangolazioni, sincronismi. È una questione di tempi, di scelta, non solo di presenza. Anche perché il traversone resta un’arma utile – il colpo di testa di Castellanos su cross di Pedro ne è un esempio – ma deve essere una delle opzioni, non l’unico schema.

I numeri, da soli, non bastano. Pellegrini ha firmato 4 assist, Tavares addirittura 8. Ma il contesto li svuota di significato. La Lazio ha spinto tanto, questo è vero, ma spesso nel modo sbagliato. Baroni ha costruito una squadra volitiva, generosa, ma poco efficace nel rifinire. Sarri vuole esattamente il contrario: un’identità forte, razionale, riconoscibile. Il lavoro sulle fasce in ritiro sta andando proprio in questa direzione.

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Non si tratta di rinunciare ai cross, ma di selezionarli con intelligenza, di affondare solo quando serve. Di accompagnare l’azione con ordine, tempismo e qualità. Mau ha sempre voluto piede mancino a sinistra e destro a destra, per avere soluzioni in uscita e in rifinitura. Ma adesso più che mai, tutto ruota attorno a una nuova priorità: scegliere il momento giusto. Perché se il passato era fatto di traversoni a vuoto, il futuro dovrà essere fatto di precisione. E di idee.

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