Tutte le ultime notizie sul mondo biancoceleste di oggi venerdì 25 luglio 2025. La rassegna stampa e le ultime novità sulla squadra di Maurizio Sarri
Maurizio Sarri ha parlato chiaro. Nonostante l’ingombrante presenza del presidente Lotito, che ha catalizzato l’attenzione e si è preso minuti e minuti per rispondere alle domande dei cronisti (tanto da portare il tecnico a fare anche una battuta: “Fategli domande dove deve rispondere con un si o un no”), il tecnico ha espresso i suoi pensieri e le aspettative in vista della prossima stagione. Ha scherzato sul blocco del mercato: “Il presidente mi ha fregato” ed ha lanciato un messaggio chiaro: “Nessun alibi, trasformiamo il problema in qualcosa di diverso”.
Anche Lotito ha risposto senza giri di parole: “Non vendo la Lazio e non devo chiedere scusa a nessuno”. Poi sul blocco del mercato: “Conta l’indice di solidità di un club, non quello di stupidità e la Lazio è solida. E’ stato commesso un errore, mettendo a bilancio una somma che poteva essere destinata ad un esercizio successivo”. Ma la sostanza non cambia.
Sarri: Umiltà e nessun alibi
Tutti i quotidiani in edicola danno grande spazio alle parole di Maurizio Sarri: “Non potevo tornare indietro, ma il presidente m’ha fregato… Andarsene sarebbe stato brutto per società, squadra e tifosi. Lasciai per motivi personali. Obiettivi? Dare il 100%, punto”. Il messaggio è chiaro: “Non lascio la Lazio nei guai”. Dopo l’esperienza interrotta un anno fa, l’allenatore ha scelto di tornare: “Avevo quattro proposte in A, in Sudamerica e in Arabia”. Ora la necessità è di costruire un nuovo ciclo: “Dobbiamo seminare”, per riportare la squadra in Europa: “ci mancherà”. Sui calciatori: ” Nuno ha forza e non è come pemnsavo. Dele va costruito. Fascia a Zaccagni se la squadra vuole”.
Lotito sulla normativa: “Indice di stupidità”
I quotidiani di oggi rilanciano le parole di Lotito: “La Lazio ogni anno parte da -27 milioni per i 6 del Fisco, i 15 della legge che ha salvato lo sport sotto Covid e i 6 per la squadra femminile, che non tutti hanno. Eppure non abbiamo mai ritardato un pagamento. La Lazio è stata arricchita con investimenti patrimoniali utilizzando le casse societarie, senza chiedere mutui. La punizione del blocco non fa onore al calcio italiano. Ci sono squadre che hanno 500, 600 o 700 milioni di debiti. Conta l’indice di solidità, non di liquidità, che io chiamo indice di stupidità. Mi ha creato un grossissimo danno, manco uno della Primavera posso comprare. Che ha fatto negli anni la Federazione per tutelare la regolarità del campionato?”
Lotito: “Non vendo la Lazio”
Il patron sulle offerte per vendere il club: “Totalmente falso. La Lazio è una società quotata in borsa, è reato. Sono fantasie di qualche soggetto che ha interesse a creare problemi soprattutto al sottoscritto. Nel momento in cui si mettono in atto azioni contro di me, ognuno se ne assume le responsabilità”. Ma se dovesse presentarsi qualcuno? “Penso non si presenterà nessuno per un motivo. Abbiamo un patrimonio di oltre 300 milioni e un gruppo squadra di altri 300 milioni. Non la voglio alienare, non ci sono le condizioni. Ricordo a chi spende soldi per aerei o manifestazioni: non mi ha messo la politica, ho messo i soldi per comprare la Lazio quando nessuno l’avrebbe fatto. Era una società disastrata, ora è risanata. Anche Cragnotti si è compiaciuto. Una sparuta minoranza non sopporta la mia presenza, se ne facesse una ragione. Il Nasdaq gradirebbe di averci nella borsa di New York. Opero in maniera disinteressata, forse devo rallentare perché fisicamente sto accusando qualcosa. Ho introdotto anche mio figlio, ha una passione sfrenata”.
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