Nell conferenza stampa di presentazione, il tecnico laziale ha avuto belle parole nei confronti del franco-marocchino e chissà che…
L’anno scorso è arrivato quasi in silenzio e quasi di nascosto. Non attraverso Lotito che, col Verona, dopo aver perso Fazzini e Casadei, ha fatto tutto in fretta e furia per cercare di prendere Reda Belahyane e così è successo. Doveva essere il centrocampista che poteva dare una mano a Baroni, ma quest’ultimo non sembrava molto soddisfatto dell’arrivo. Non aveva nulla nei confronti del ragazzo anzi, con lui il rapporto è stato sempre buono e anche fin troppo sincero, ma il suo impiego in campo è stato piuttosto deficitario. Pochi minuti e poco spazio per uno che aveva fatto vedere di essere capace a stare non solo in gruppo e nella squadra, ma anche in mezzo al campo. Ma per il tecnico non c’era verso, non gli sembrava utile.

Ostinato e forse orgoglioso, non l’ha mai voluto testare insieme a Rovella e Guendouzi, anche se il tempo era poco per provare, la qualità c’era, e neanche poca. E così, il buon Belahyane ha passato i suoi primi sei mesi a fare una bella figura a Bergamo da titolare, per poi sparire come se niente fosse. Ora, la situazione è d’emergenza, col mercato bloccato e il tecnico deve cercare di inventarsi qualcosa.
Sarri aveva puntato Reda prima del ritiro
E già prima di arrivare si era messo a studiare la squadra e i giocatori, soprattutto con alcuni del suo staff e tra le mezzali che si potevano provare, sono spuntati due nomi uno è Belahyane e l’altro, non è tanto e solo Dele Bashiru, ma Rovella. Ma andiamo con ordine, anche perché la possibilità che il regista si possa mettere a fare la mezzala è remota, ma per caratteristiche e forza, lo staff ci ha pensato. Uno è senza dubbio Dele Bashiru, ma con la tecnica e con la fantasia siamo un po’ fuori strada se non distanti anni luce, forza, struttura ci sono ma sul fraseggio e sul tocco di palla un po’ meno.

C’è però chi ha queste caratteristiche e, in qualche modo, nonostante la statura e la poca considerazione, ecco che nella testa di un collaboratore di Sarri spunta il nome di Reda Belahyane che, da quanto riportano gli allenamenti e i piccoli report interni dello staff, è il giocatore che ha non solo stupito nei test, ma anche nel suo modo di stare in campo. A Sarri e al suo tattico di fiducia sono apparsi come evidenti, già da prima che la Lazio iniziasse ad allenarsi. Già perché il vero retroscena è che il franco-marocchino era già stato precettato dagli uomini di Sarri come possibile mezzala da adattare e da poter costruire. Poi il campo ha dato le conferme che il tecnico e i suoi collaboratori stavano cercando.