Nuno Tavares in crescita: spinta continua e segnali positivi. Con Sarri lavora per diventare un fattore anche dal punto di vista tattico
La benzina nelle gambe non è ancora al massimo. I movimenti – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – restano da sincronizzare con il resto della linea. Eppure Nuno Tavares ha già dato segnali incoraggianti: tattica da affinare, turbo già acceso. Sul primo aspetto si continuerà a lavorare nel corso della tournée in Turchia, sul secondo non ci sono dubbi.
Contro l’Avellino è stato tra i più vivaci: ha spinto con continuità sulla fascia sinistra, sfruttando i corridoi lasciati da Zaccagni che spesso si è accentrato. Ha attaccato lo spazio con costanza, arrivando più volte sul fondo. Nuno offre una soluzione alternativa per creare pericoli: se non si passa dalla qualità, si può sempre contare sulla sua forza esplosiva. Una risorsa importante. E potenzialmente devastante.
L’addestramento entra nel vivo e proseguirà anche nei prossimi giorni. Ma già adesso, dal terzino portoghese sono arrivati segnali confortanti, soprattutto sotto il profilo fisico. Fin qui non si è mai fermato. Ha lavorato con continuità, salvo qualche piccola gestione nei primissimi giorni di ritiro.
Nulla a che vedere con quanto accaduto la scorsa estate ad Auronzo, quando si era aggregato da poco e aveva impressionato nel test contro il Trapani. Sembrava inarrestabile, ma dopo soli 22 minuti fu costretto a fermarsi per un infortunio muscolare. Quell’incidente fu l’inizio di una stagione tormentata: ben otto stop complessivi, molti dei quali arrivati nel momento clou tra campionato ed Europa League.
Sarri è rimasto stupito da Nuno Tavares
Sarri, valutandolo nelle prime settimane di lavoro a Formello, si è detto piacevolmente colpito: «Non è quello che mi aspettavo a livello tattico, secondo me l’esperienza al Benfica gli ha lasciato tanto». Un riconoscimento che pesa, considerando l’attenzione maniacale del tecnico per le fasi difensive.
Già un mese fa, quando il blocco del mercato non era ancora realtà, aveva espresso fiducia nell’ex Arsenal: «Nuno è l’unica incognita della difesa che troverò. È forte ma anarchico, se riusciamo a inquadrarlo diventa fortissimo». Il contributo offensivo non è mai stato in discussione, come dimostrato anche a Frosinone: spinta continua, ritmo alto, energia nelle gambe.
Sarri, nel post-partita, si è soffermato su alcune criticità emerse sulla fascia destra, chiedendo più spinta a Vecino e Pedro. Dietro di loro c’era Hysaj, la squadra si è fatta schiacciare troppo da quel lato. Diverso l’atteggiamento sulla sinistra, dove le posizioni sono state occupate meglio, almeno nei 45 minuti in cui Tavares è rimasto in campo.
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Nuno si sta applicando, sta studiando. Il percorso di apprendimento continuerà nelle prossime tre settimane, quelle che separano dalla sfida d’esordio contro il Como. L’obiettivo è arrivarci in crescendo, sfruttando progressione e potenza fisica. Sarri ha il compito di esaltarne le doti. Tavares quello di non perdersi sul più bello, confermando – e migliorando – un avvio che promette bene.
