L’esterno della Lazio effettua una buona prestazione contro il Galatasary, era la risposta che il tecnico si aspettava
Un segnale stava aspettando e un segnale è arrivato. Bello, deciso e anche un po’ dirompente. Nella gara più dura del quartetto di amichevoli che ha sostenuto la Lazio fino a questo momento nel suo ritiro, Matteo Cancellieri ha sfoderato la prestazione che doveva fare contro il Galatasaray. Niente di clamoroso o eccezionale, sia ben chiaro, ma dal lato del carattere e della gara che doveva fare, il ragazzo che negli ultimi due anni ha giocato con Empoli e Parma, dopo aver passato un anno in grigio con la Lazio proprio di Sarri, ha finalmente tirato fuori le unghie e i denti per far vedere che c’è anche lui. E che in questa squadra ci può stare, eccome.
C’è stato un dato importante e piuttosto significativo che non può che far crescere ancora di più l’autostima e la consapevolezza da parte di questo giovane calciatore, ovvero che Maurizio Sarri l’ha tenuto in campo più di tutti. Ben settantacinque minuti dove Cancellieri ha dimostrato di avere gamba, personalità e carattere. Non era scontato e non era facile, anche perché era reduce da una prestazione opaca contro il Fenerbahce e quella col Galatasaray era un’occasione che non poteva perdere. Andare male significava aver buttato tutto via e lasciare la Lazio senza alcun dubbio. Adesso no, ora è tutto di nuovo in discussione e con una leggera preferenza per l’ex Parma.
Sarri soddisfatto da Cancellieri: due gol al Gala di Osimhen e Sané propiziati da lui
Pensare che a Sarri non piaceva tanto, o meglio ci avrebbe puntato volentieri il primo anno quando arrivò dal Verona, ma lui non rispose come desiderava anzi era piuttosto arrogantello e spocchioso, tanto che non si impegnava come voleva e chiedeva il tecnico durante gli allenamenti. Adesso dopo due anni di Empoli prima e Parma poi, forse la lezione l’ha capita, tanto che da quando è cominciato il ritiro, Cancellieri è uno di quelli che si sta impegnando tantissimo. Il tecnico e lui hanno parlato e Sarri, da buon allenatore navigato, gli ha detto che se si sacrificava e si impegnava e gli faceva vedere di cosa fosse capace, lui l’avrebbe tenuto in considerazione. E così è stato.
I due gol che ha messo a segno la Lazio portano comunque la sua firma, la sua primogenitura. La prima rete è arrivata su un autogol di Sanchez, ma il colpo di testa che ha sbattuto sul corpo del difensore del Galatasaray era di Cancellieri che ha ribattuto da un angolo di Rovella. La seconda rete è arrivata per un assist perfetto dello stesso esterno che ha servito Zaccagni dopo una bella discesa sulla fascia destra. Tanto che il capitano quando ha segnato ha abbracciato Guendouzi, ma ha subito indicato il giovane Cancellieri per l’assist al bacio. Insomma, ci sono tutti i presupposti affinché l’ex Verona possa restare e ritagliarsi il suo spazio, per ora alle spalle di Isaksen o Pedro, ma è ambizioso e desideroso di arrivare. Si impegna e vuole far vedere il suo valore. E Maurizio Sarri lo sa bene. D’altronde col mercato bloccato se non ci sono questi guizzi e queste novità, come si farebbe?