L’allenatore della squadra azzurra, come era previsto, è arrivato nel quartier generale biancoceleste per parlare con gli azzurri e qualche papabile
Una visita di cortesia, la prima di Gennaro Gattuso come allenatore dell’Italia. E’ arrivato come previsto a Formello per parlare con i nazionali, per rendere omaggio a Sarri e far capire ancora una volta che la porta della nazionale è aperta a tutti. Per il ct azzurro era importante parlare e conoscere chi in nazionale c’è già come Rovella e Zaccagni, ma avvisare che la porta è aperta a tutti, in particolar modo per giocatori che lui conosce bene e sa quanto possono rendere, tra questi c’è Alessio Romagnoli che, nonostante arrivi da due anni fatti ai massimi livelli, non è mai stato considerato né da Mancini prima ma nemmeno da Spalletti. Una stortura per uno come Gattuso che conosce bene il difensore avendolo avuto al Milan.
E’ stata una visita di cortesia, naturalmente, ma anche per far capire a Zaccagni e Rovella che dovranno meritarsi la conferma e la chiamata come tutti del resto. Loro fanno sicuramente parte del gruppo dell’Italia e nelle prime convocazioni ci saranno, anche perché sono due giocatori che a Gattuso piacciono parecchio. Il centrocampista perché è duttile e può giocare da qualsiasi parte lì in mezzo, mentre l’esterno è uno dei giocatori di qualità che servono a questa nazionale. E questo lo sa bene anche il commissario tecnico.
Zaccagni e Rovella ci sono, occhio a Romagnoli
Una delle sorprese della prossima nazionale, se conferma le sue prestazioni è senza dubbio Alessio Romagnoli, un giocatore che Gattuso conosce bene dai tempi del Milan, tanto che nella sua squadra il difensore biancoceleste era il capitano e giocava sempre, che fosse linea a tre o a quattro. Per il laziale, all’epoca milanista, non faceva differenza tanto che per Gattuso era un perno fondamentale. E gli ha fatto piacere di ritrovarlo nella Lazio anche perché il tecnico azzurro sapeva e sa benissimo quanto Romagnoli sia legato alla Lazio.
Per Alessio Romagnoli poter avere la possibilità di rientrare in nazionale è un sogno. Non ha mai smesso di pensarci e adesso che c’è Gattuso, avrà sicuramente una possibilità in più. Di sicuro rispetto a quando c’erano Mancini e Spalletti.