Vecino e Pedro, fedelissimi senza prove: Sarri riparte dai suoi uomini chiave

Sarri affida la nuova Lazio a chi conosce già tutto: Vecino e Pedro, punti fermi tattici e mentali, pronti a guidare il gruppo senza bisogno di test

Non hanno bisogno di prove. Gli altri vanno testati, loro hanno già la testa focalizzata. L’addestramento – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – serve soprattutto ai “nuovi” di Sarri, meno a Vecino e Pedro, l’usato sicuro della Lazio. Nessun esperimento nei primi 25 giorni di preparazione, e il motivo è chiaro: conoscono alla perfezione le richieste tattiche del Comandante, tornato a Formello a 15 mesi dalle dimissioni di marzo 2024. Il concetto vale anche al contrario: Sarri sa di potersi fidare, in ogni situazione e in ogni ruolo.

Matias Vecino in allenamento a Formello
Vecino e Pedro, fedelissimi senza prove: Sarri riparte dai suoi uomini chiave (SS Lazio) – Lalazio.com

Pedro è pronto a ricoprire tutte le caselle del tridente: a sinistra come vice Zaccagni, a destra in competizione con Isaksen e Cancellieri, anche come falso nove in caso di emergenza. Stesso discorso per Vecino, che resta il miglior interprete degli inserimenti da centrocampo: mezzala d’assalto come alternativa a Guendouzi, oppure suo partner sull’altro lato, fino ad agire da regista come già accaduto durante il primo triennio con Sarri.

Saranno protagonisti appena inizierà il campionato. Sono due dei fedelissimi del tecnico, che oggi è costretto a sperimentare per necessità, visto il blocco del mercato in entrata. Sta facendo di necessità virtù: servono valutazioni approfondite sugli interpreti meno collaudati. La stagione è cominciata in salita e ogni calciatore sarà chiamato a dare il massimo, non essendo possibile rafforzare l’organico con innesti esterni.

Vecino e Pedro, al pari del resto del gruppo, hanno partecipato a tutte le prove di Formello fin da metà luglio, ma nelle amichevoli sono stati utilizzati soprattutto nei secondi tempi. L’uruguaiano è partito dal 1’ solo contro l’Avellino (poi sostituito dopo un’ora), lo spagnolo lo stesso giorno a Frosinone e nella prima uscita al Fersini contro la Primavera di Punzi, segnando anche il primo gol dell’estate biancoceleste.

Le partite in Turchia vissute solo da comprimari per Pedro e Vecino

In Turchia non hanno trovato spazio tra i titolari, né contro il Fenerbahce né contro il Galatasaray. Quei test sono serviti a osservare meglio i nuovi innesti. Su tutti Dele-Bashiru, sempre schierato dall’inizio da mezzala sinistra: il suo percorso di apprendistato è appena cominciato, ogni partita rappresenta un’occasione per acquisire conoscenze.

Pedro mentre si allena nel centro sportivo di Formello
Le partite in Turchia vissute solo da comprimari per Pedro e Vecino (SS Lazio) – Lalazio.com

Le riflessioni restano aperte anche in attacco e a centrocampo: da valutare attentamente i movimenti e il rendimento di Cancellieri e Noslin, in attesa che Isaksen, guarito dalla mononucleosi, torni disponibile. Pedro rappresenta sempre un modello da seguire, a prescindere dal minutaggio: sa adattarsi in ogni ruolo del reparto offensivo. Anche in caso di eventuale cambio modulo, con l’inserimento di un trequartista.

Erano entrambi in scadenza, ma hanno rinnovato a giugno. Il ritorno di Sarri ha rappresentato una rassicurazione e uno stimolo ulteriore a restare. I numeri aiutano a capire quanto conti il legame con il tecnico.

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Pedro ha collezionato 175 presenze con lui (tra Chelsea e Lazio), più che con Guardiola (167) e Conte (91). Vecino ne ha sommate 111 (Empoli e Lazio), staccando nettamente Paulo Sousa (78) e Spalletti (71), gli altri due allenatori con cui ha lavorato di più. Fedeltà certificata. E una fiducia che non si discute.

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