Rovella blindato, la Lazio alza il muro: un aspetto è stato decisivo

Nessuna cessione in vista per Rovella: Lotito e Fabiani lo blindano, Sarri lo considera intoccabile almeno fino alla sessione invernale

Solo Lazio per Rovella. Nessuno spazio alle fantasie. La clausola di rescissione – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – è scaduta il 31 luglio, e in agosto non esiste margine per ipotizzare la partenza del regista milanese. Lotito e Fabiani hanno alzato un muro, blindandolo. I rumours filtrati nei giorni scorsi sono stati spenti sul nascere, se possibile addirittura sepolti.

Rovella in allenamento
Rovella blindato, la Lazio alza il muro: un aspetto è stato decisivo (SS Lazio) – Lalazio.com

E anche se sul filo del primo settembre dovesse materializzarsi una proposta fuori mercato, la risposta sarebbe comunque un secco no. A Formello lo garantiscono. È un patto d’onore, siglato idealmente con Sarri, che ha accettato di rimettersi in panchina senza rinforzi.

Un segnale di rispetto verso i tifosi – quasi 30.000 abbonati – già provati da un’estate anomala, senza colpi di mercato e senza sogni da inseguire. Cedere ora uno dei migliori centrocampisti italiani, appena riscattato per 17 milioni e già promosso in Nazionale dall’ex ct Spalletti, sarebbe impensabile.

In avvio d’estate il nome di Rovella era stato accostato all’Inter, ma Marotta in persona ha spento ogni suggestione: i nerazzurri andranno avanti con Calhanoglu. Anche se dovessero bussare club di Premier League, la Lazio resisterebbe almeno fino a gennaio.

Un elemento è stato decisivo per la permanenza di Rovella

E c’è un altro elemento decisivo: la volontà del giocatore. Fino a pochi giorni fa, avrebbe potuto esercitare la clausola da 50 milioni in caso di offerte, ma le condizioni non si sono mai verificate. Un mese fa, qualche ragionamento era stato fatto, ma oggi la linea è chiara: muro altissimo e nessuna deroga.

Sarri dirige l'allenamento
Un elemento è stato decisivo per la permanenza di Rovella (SS Lazio) – Lalazio.com

È plausibile che Beppe Riso, il suo agente, abbia sondato la situazione. Rovella, come Guendouzi, Romagnoli o Gila, attende un adeguamento o un prolungamento. Fabiani nega contatti ufficiali, e la versione regge: la Lazio oggi non può alzare gli stipendi, al massimo “spalmare” gli attuali, ma è difficile immaginare giocatori e procuratori disposti a ridurre le cifre.

Probabile che il club preferisca rimandare ogni discorso, evitando speculazioni e code davanti all’ufficio del ds. L’idea è rinegoziare a partire dal 1° luglio 2026, quando scadranno molti contratti e si potrà ridisegnare la struttura salariale.

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Diciassette giocatori in scadenza tra il 2026 e il 2027 apriranno margini per un nuovo tesoretto da reinvestire sui big o per riequilibrare il rapporto tra costo del lavoro e ricavi, oggi fissato dall’Uefa all’80% e destinato a scendere al 70% dalla prossima stagione. Per Lotito, senza aumenti di capitale e senza cessioni eccellenti, sarà decisivo centrare il ritorno in Europa e trovare almeno un nuovo sponsor di peso.

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