Il patron della Lazio decide di spiegare la situazione legata al futuro del club sotto la sua gestione ma non solo dice altro
Un modo di spiegare le cose come solo lui sa fare, anche se spesso e volentieri questa sua maniera di esporre gli argomenti fa arrabbiare e infastidire i tifosi della Lazio. Ma Claudio Lotito è fatto così, ha le sue idee e il suo atteggiamento, a volte un po’ troppo saccente, di parlare alle persone come se non sapessero le cose perché solo lui, il presidente, è l’unico al mondo che può illuminare le menti. Ed è uno dei motivi per cui a tanti sostenitori di fede laziale non è mai stato simpatico, ma lui va avanti e durante un’intervista telefonica al quotidiano Domani, di proprietà di Carlo De Benedetti ed espressione di sinistra senza alcun dubbio, il senatore di Forza Italia spiega che “se qualcuno all’interno del partito nei suoi confronti ha qualche problema o mal di pancia, se lo fa passare…“.

Non è mai stato un gran periodo quello che Lotito ha vissuto alla Lazio dal 19 luglio del 2004, ovvero da quando è diventato presidente. Forse i primi due mesi sono stati di autentica gioia da parte del popolo biancoceleste, poi Lotito ha cominciato a parlare e a spiegare quello che voleva fare, cominciando a dire almeno venti volte al giorno “società dal coma irreversibile” più mandando via i campioni che erano rimasti, con la frase e l’atteggiamento di chi ha voluto “cacciare i mercanti dal tempio“, più tanto altro. Ecco, dopo i primi sei mesi la stragrande maggioranza l’ha cominciato a detestare e lui, sinceramente, non ha fatto nulla per non fa accadere il contrario, nonostante abbia sviluppato una gestione sana, coerente ed equilibrata della società. A tratti forse troppo.
“Contestazione? Finche non va oltre le regole…”
Sulle proposte d’acquisto, il patron non fa sconti: “Sono tutte boutade di persone che si inventano fantomatiche offerte”. E così Lotito va avanti per la sua strada e sulla contestazione, che si è acuita, non sembra averlo colpito più di tanto anche se, all’interno del suo stesso partita, qualcosa è cambiata, nonostante dica il contrario. Un minimo ma qualcosa si è scalfito nel rapporto totale che aveva all’interno di Forza Italia: “Finché il dissenso non travalica il rispetto delle regole, va bene. Io vado avanti, indosso l’impermeabile estate e inverno, sono un combattente e mai un reduce. Probabilmente do fastidio a qualcuno. Non sono io che stabilisco chi, ma faccio le mie considerazioni”.

Lotito poi vede ombre dappertutto e l’unica cosa che gli dà fastidio è capire chi c’è dietro a questa contestazione che ha coinvolto anche striscioni esposti davanti al Parlamento. Ecco questa è una cosa che gli ha dato enormemente fastidio: “Sicuramente dietro c’è qualcuno che spende soldi, va in giro, affitta un aereo per fare degli striscioni in cielo. Chi paga questa roba?”. Ma pure se ci fosse cosa importa? Fino a quando non si va oltre il consentito, ogni cosa è lecita e si può fare.