Nuno Tavares racconta i progressi con Sarri: dal lavoro tattico al sogno del primo gol in biancoceleste, tra luci, ombre e voglia di migliorarsi
Nuno sta crescendo. Non con lo sprint travolgente che aveva conquistato la Lazio nei primi mesi in Italia, ma con un passo più misurato e consapevole. Sta lavorando, ascoltando con attenzione le indicazioni di Sarri, che per lui rappresenta un’occasione unica di maturazione.
Se riuscirà a incanalare nel modo giusto gli insegnamenti di un maestro di calcio come il Comandante, le potenzialità fisiche e tecniche di Tavares potrebbero esplodere definitivamente. Il bagaglio della “scuola Benfica” – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – ha già saputo incuriosire Mau, ma adesso serve un ulteriore salto di qualità.
Al Turf Moor, ieri, si sono visti segnali incoraggianti: un’ottima diagonale difensiva nei primi minuti ha neutralizzato una potenziale occasione per i Clarets. Allo stesso tempo, però, ha sofferto le avanzate di Sonne sulla sua corsia, tanto da richiedere più volte la copertura di Romagnoli.
Un bilancio tra luci e ombre, ma con una tendenza positiva, come ha confermato lo stesso portoghese a fine partita: «È stato un buon test per noi, e abbiamo portato a casa una vittoria contro un avversario, a mio avviso, molto forte. Al di là del risultato, ciò che conta è che continuiamo a migliorare nel gioco, seguendo le indicazioni dell’allenatore».
Nuno Tavares e la crescita continua con Sarri
È un concetto che Nuno ribadisce più volte: «Dobbiamo restare focalizzati sul migliorare noi stessi, tutti. Se ciascuno di noi riesce a esprimere il suo livello più alto, allora potremo fare bene. Stiamo costruendo una squadra solida, con buone idee di gioco introdotte dal nuovo allenatore».
E ancora: «E ciò che mi piace è che, partita dopo partita, cresciamo sempre di più. In difesa, mantenere la linea a quattro è fondamentale e lavoriamo su questo ogni giorno. Arriverà il punto in cui potremo muoverci a memoria».
E quando parla di Sarri, il lusitano non lesina elogi: «Un ottimo tecnico, che ha preso in mano il gruppo. Oltre al lavoro tattico, si vede che sa gestire la squadra. Credo sia la componente più importante per noi in questa stagione».
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Tavares è consapevole del vantaggio di poter lavorare con il Comandante, e chissà che non arrivi anche il primo gol in maglia biancoceleste: «Spero di sì, sto lavorando anche per quello. Non tanto per una gioia personale, ma perché significherebbe aiutare la squadra. Mi sento bene e spero di restare sempre in condizione. Giocare una volta a settimana sarà positivo: ci permetterà di recuperare e preparare al meglio ogni sfida. Siamo tutti concentrati sul migliorare, per arrivare al nostro obiettivo».
